La numero uno dello sport mondiale ha parlato anche dei possibili effetti del contesto geopolitico: "Stiamo dialogando con Israele e Palestina"
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L'entusiasmo di Kirsty Coventry è forte visto che per la presidente del CIO si tratta della prima volta a Milano. Una visita che non mostra tanto le bellezze della città, quanto piuttosto l'efficacia dei lavori in preparazione delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, al via il prossimo 6 febbraio.
Giunta in Lombardia per la riunione del Comitato Esecutivo del CIO, la numero uno dello sport mondiale ha avuto modo di visitare alcuni dei siti che verranno interessati dai Giochi ed esprimere tutta la propria soddisfazione: "Sì, è la prima volta che vengo a Milano, quindi sono molto emozionata. Abbiamo avuto ottimi incontri e siamo molto contenti. Milano-Cortina saranno davvero i primi Giochi sostenibili. Gli atleti saranno felicissimi per le sedi, soprattutto in montagna con neve naturale. I tifosi saranno entusiasti di essere immersi in paesaggi meravigliosi, e stiamo lavorando a stretto contatto - ha spiegato Coventry in un'intervista a La Presse -. Sono molto felice che sia l'Italia. Sono molto emozionata. Come atleta, quando venivo a competere a Roma ho avuto l'opportunità di sentire la passione e l'amore che gli italiani hanno per lo sport. Sono dei fantastici tifosi, sono davvero emozionata che gli atleti possano sentire lo stesso calore. L'Italia è un posto bellissimo, con paesaggi meravigliosi nelle montagne e bellissime regioni che saranno presentate. E poi Milano, non posso dire altro".
A confermare la soddisfazione per l'impegno svolto dall'Italia nella preparazione alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 c'è sicuramente il caso dello Sliding Center "Eugenio Monti" nell'Ampezzano che ha saputo scacciare i numerosi dubbi che si affollavano sulla pista da bob. "Non è un segreto, il nostro consiglio non era costruire un nuovo sliding center perché eravamo un po' preoccupati, ma ci sono stati ottimi risultati. È stato fatto davvero bene e ha superato le nostre aspettative. Penso che sarà un grande evento".
Fra gli aspetti che Coventry dovrà governare c'è anche lo scenario internazionale che potrebbe scatenare delle proteste che impattano sui Giochi. In primis la situazione israeliana-palestinese che la presidente del CIO si dice convinta di poter governare senza troppe difficoltà: "Con Israele e Palestina, entrambi i Comitati Olimpici Nazionali stanno lavorando bene, stanno dialogando tra loro e con noi. Domani inizia il Comitato esecutivo, ogni volta discutiamo di diverse questioni, dei comitati olimpici nazionali, di geopolitica e tutto questo verrà discusso nei prossimi giorni quando analizzeremo tutto. Voglio prima avere la possibilità di parlare con il mio consiglio e di analizzare una serie di cose che sono accadute nelle ultime settimane, ed essere aggiornata - ha spiegato la leader dello sport mondiale -. La decisione che abbiamo preso con la Russia è stata molto utile per quanto riguarda il Comitato Olimpico Nazionale, perché hanno modificato i loro statuti. Ma c'è differenza con la situazione (di Israele e Palestina, ndr). Penso che sia necessario firmare la Tregua Olimpica. Il nostro movimento è sopravvissuto così a lungo perché è stata una piattaforma dove gli atleti si vedono come atleti, non come colore, come religione o come paese. Questo è il messaggio più forte che possiamo dare al mondo oggi".
Fra le criticità che Coventry vorrebbe superare prima dell'inizio dei Giochi c'è anche la questione degli atleti trans, che spesso ha creato divisioni all'interno del mondo sportivo. Una situazione spinosa, ma che presto potrebbe avere una soluzione: "Abbiamo creato un gruppo di lavoro sulla categoria della protezione femminile composto da esperti, che sta lavorando con le federazioni mondiali. Si è incontrato per la prima volta una o due settimane fa. Quello che ho chiesto è che si crei un consenso intorno al movimento olimpico. Per ora ho avuto feedback molto positivi, anche dalle federazioni mondiali. È importante che il Cio prenda un ruolo di leadership e stia cercando di creare un consenso. Questo è ciò che dobbiamo fare. Sappiamo che in alcuni sport, come l'equitazione, uomini e donne competono già tra loro. Ma in molti altri sport è un argomento molto sentito e dobbiamo prendere noi la leadership, perché questa è una decisione importante".