Quando fanno coppia, Michele Boscacci e Matteo Eydallin sono difficilmente battibili. Anzi (e più precisamente) sono letteralmente imbattibili, con una percentuale partecipazioni/vittorie del cento per cento! Così è avvenuto anche alla Transcavallo, una delle grandi classiche a squadre dello scialpinismo internazionale, andata in scena su tre tappe in tre giorni sulle montagne al confine tra Piancavallo e Tambre.
Dopo avere faticato più del previsto nelle prime tappe, i due azzurri del Centro Sportivo Esercito hanno allungato il passo nella terza e decisiva giornata in Alpago, alle pendici della Val Salatis. L’assenza di neve alle quote più basse, che aveva già penalizzato le prime due tappe, ha costretto gli organizzatori a fare i salti mortali anche nella giornata-clou della Transcavallo, alzando la partenza a millequattrocento metri di quota. In programma sei salite per un totale di duemilacento metri di dislivello positivo con tratti da affrontare a piedi: ramponi calzati e sci caricati sulle spalle.
Pronostico rispettato fino in fondo nella gara femminile. Assenti le annunciate Katia Tomatis e Laetitia Roux, strada spianata verso il successo per le azzure Alba De Silvestro e Ilaria Veronese che dominano la trentasettesima edizione della Transcavallo. Seconda piazza finale per la squadra formata dall’austriaca Johanna Hiemmer e dalla norvegese Malene Blikken Haukoy. A competare il podio Valentine Fabre (Francia) e Sierra Anderson (USA).
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