GIGANTE CDM

Sci, Gigante donne Sölden: sorpresa Robinson, la 17enne vince e beffa Mikaela Shiffrin

Neozelandese, classe 2001, prevale sulla campionessa del Colorado di 6 centesimi. Quinta Federica Brignone

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Alice Robinson riscrive la storia dello sci aggiudicandosi il Gigante femminile di Sölden, battendo di appena 6 centesimi un mostro sacro come Mikaela Shiffrin. Neozelandese, classe 2001, è appena alla terza gara e al secondo podio in Coppa del Mondo. Terza a 36 centesimi dopo un'ottima prova la francese Tessa Worley. Quinta una fantastica Federica Brignone, preceduta da un'altra emergente come la norvegese Mina Fürst Holtmann.

Non poteva cominciare meglio la Coppa del Mondo femminile di sci, ospitata a Sölden che per l'occasione presenta una giornata di sole splendido e una pista preparata alla perfezione, che però forse anche a causa del caldo presenta qualche insidia di troppo nella seconda manche. E la prima signora delle nevi dell'anno è in realtà una ragazza nata il 1° dicembre 2001. Si tratta di Alice Robinson, che con il tempo di 2:16.77 si aggiudica il Gigante alla sua terza partecipazione assoluta in Coppa del Mondo, battendo nientemeno che Mikaela Shiffrin: per la dominatrice delle ultime stagioni i veri problemi arrivano appunto nella seconda manche, dove si ritrova a dover inseguire la giovanissima, nuova rivale che invece si rivela per un giorno ancora più perfetta di lei.

La prima manche era andata infatti alla statunitense grazie al tempo di 1:07.89, ma a solo 14 centesimi dalla sorprendente Alice Robinson, comunque già più veloce di lei nel tratto finale. A completare il podio Tessa Worley, che interpreta nel modo migliore la manche dell'una del pomeriggio, in particolare su un muro che ha messo in difficoltà colleghe ben più celebrate di lei, e che da sesta si ritrova sul podio. Quinta è invece Federica Brignone, che aveva chiuso la prima manche in terza posizione a 86 centesimi dalla vetta, e davanti a fuoriclasse del calibro di Meta Hrovat, Petra Vlhova e Wendy Holdener. Anche per lei è fatale il muro, affrontato abbassando troppo le curve. Peccato invece per Francesca Marsaglia, partita con il pettorale 26 e giunta proprio ventiseiesima ma dopo aver chiuso la prima manche al nono posto. Le altre azzurre sono Marta Bassino (dodicesima), Irene Curtoni (ventunesima) e la brava Roberta Melesi (ventiquattresima).

Estromessa dalla seconda manche, invece, Sofia Goggia. Per lei solo il 32° tempo e una puntuale autocritica: "Ho sentito un po' la prima gara. Non ci sono scuse, si poteva fare. La pista era bellissima, ho sbagliato io l'approccio. La gara è gara, si affronta in maniera diversa rispetto all'allenamento. Forse non sono riuscita a rispettare la sciata che avevo nel training. Non ho fretta di risalire in Gigante, ma non mi fermerò in questa specialità".

Paura infine per Bernadette Schild, caduta rovinosamente nel corso della seconda manche: per lei si teme un infortunio anche pesante a un ginocchio.
 

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