Se ci fosse stato il Var (o meglio, la goal line technology) in quel Serbia-Portogallo 2-2 del marzo scorso, Cristiano Ronaldo non avrebbe dovuto soffrire così tanto per strappare il pass Mondiale. Al 94esimo e ultimo minuto di recupero della gara di andata, infatti, l’ex Juve aveva segnato il gol della vittoria, ma nessuno della terna arbitrale aveva visto il pallone superare interamente la linea di porta. L'assenza della tecnologia, introdotta solo da settembre, non cancellò la svista dell'arbitro olandese Makkelie (che poi si scusò, ndr) e Serbia-Portogallo finì 2-2 anzichè 2-3.
Un risultato che, alla luce dell’harakiri portoghese di ieri sera, è risultato piuttosto decisivo per la qualificazione della Serbia ai Mondiali e soprattutto per i playoff del Portogallo. Il cinque volte Pallone d’Oro, che a marzo uscì dal campo letteralmente furioso gettando a terra la fascia di capitano, però non si arrende e sprona i compagni. "Il calcio ci ha dimostrato più e più volte che, a volte, sono i percorsi più tortuosi che portano ai risultati più desiderati - ha scritto su Instagram -. Il risultato di ieri è stato duro, ma non abbastanza per abbatterci. L'obiettivo di essere presenti ai Mondiali del 2022 è ancora molto vivo e sappiamo cosa dobbiamo fare per arrivarci. Niente scuse. Il Portogallo andrà in Qatar".
CR7, al triplice fischio, non ha nascosto la propria delusione al ct Fernando Santos, ma il giorno dopo, a mente fredda, è arrivato il post per scuotere i compagni e mandare un avvertimento alle rivali: in Qatar, il fenomeno portoghese non vuole assolutamente mancare...
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