GRAN PREMIO AUSTRALIA MOTOGP

Zarco: "Meglio tardi che mai, che liberazione". Bagnaia: "Sapevo che saremmo andati forti alla fine"

Il campione in carica allunga in vetta al Mondiale e punzecchia il rivale nella corsa al titolo

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"Meglio tardi che mai, mi ha portato fortuna la gara lunga al sabato! È andata bene fin da subito. Anche la mescola media aveva un consum oalto. Sono contento di essere riuscito a mettere tutto insieme. Ero sicuro che Bagnaia non avrebbe mollato la corsa per le posizioni del podio, quindi ho preferito stare con lui e controllare, in modo da tenermi qualcosa in tasca per il finale. A cinque giri dalla fine ho capito che avremmo preso Martin e allora ho superato Pecco e Di Giannantonio per essere nella posizione migliore per sfruttare la possibilità di vincere. A chi dedico questa vittoria? AL momento non so... So solo che al traguardo ho avvertito una grande calma dentro il casco, come un senso di liberazione. Ringrazio Paolo Campinoti e il mio team. Questo sì, certo. Ultimamente non capivo perché non riuscivo a sfruttare la Ducati come tutti i miei colleghi che ne guidano una, ma adesso... tutti questi dubbi sono alle spalle". Quasi si commuove, Johann Zarco, nelle dichiarazioni dopo la sua prima vittoria nella MotoGP. Il pilota di Nizza non manca nemmeno di togliersi qualche sassolino... dagli stivali.

Lucido, razionale ma soprattutto molto sereno è invece Francesco Bagnaia, che produce a Phillip Island un nuovo "strappo" in testa alla classifica generale: potenzialmente quello decisivo.

"Sono partito da subito in gestione, perché sapevo che il degrado sarebbe stato alto e la media dietro sarebbe stata la scelta più logica. Sono stato calmo e tranquillo, sapevo che alla fine saremmo stati veloci. Le gomme denunciavano il venti per cento in più di consumo rispetto allo scorso anno. Siamo andati fortissimo quest'anno. Essere a posto qui è... astrale, molto difficile! Non si può spingere praticamente mai, se vuoi tenerti qualche possibilità nel finale di gara. Così sono stato lì ad aspettare... Però ho fatto un paio di sorpassi proprio belli li ho fatti. Sapevo che Martin avrebbe azzardato la soft ma sapevo anche che ventisette giri così non li fai. Certo, subito dopo il via qualche dubbio mi è venuto... Poi ho visto che Jorge non andava via più di tanto e ho avuto la conferma che avevamo fatto la scelta giusta. Ho cercato di stare vicino a Binder e Di Giannantonio, perché sapevo che nel finale saremmo arrivati su Martin. Mi sono leggermente staccato da loro nella fase centrale del GP per dare un po' di tregua alle mie gomme".

Da parte sua, Fabio Di Giannantonio festeggia il suo primo podio tra i grandi:

"Ora che iniziato a divertirmi, mi tolgono il giocattolo...! Oggi andavo forte ma Zarco aveva una trazione pazzesca, da paura... Anche noi però ce la siamo cavata bene.  Ho fatto una gran partenza, anzi forse la migliore della mia carriera. Dopo, è venuto tutto più facile. Ho cercato di rimanere costante e concentrato per tutta la gara. Mi hanno messo il cartello "respira" perché è una cosa che facciamo sempre tra di noi. Però in effetti quando sei davanti e ti giochi il podio... si va in apnea! Oggi tutto il nostro lavoro ha pagato. Il mio primo podio nella premier class lo dedico prima di tutto alla mia famiglia e subito dopo alla mia squadra. Per passare Binder sono stato un po' aggressivo e ho mangiato la gomma: conveniva stare in scia, quindi ho fatto così e gli sono rimasto dietro ancora un po'. Il passo era simile per tutti. Alla fine ho gestito ma... eravamo tutti lì al limite. La moto è a posto e qui andiamo bene con ogni mescola di pneumatici: possiamo fare bene anche nella Sprint". 

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