Il romagnolo quest'anno non è ancora riuscito ad entrare nella top five dell'ordine d'arrivo
di Stefano Gatti© Getty Images
Un settimo posto ad Austin quale miglior risultato nei primi otto GP: anche solo per appartenenza tricolore, Enea Bastianini è il primo della lista dei piloti che al Mugello chiedono un'occasione di riscatto. La suddetta lista è piuttosto lunga ma per necessità di sintesi la limiteremo - oltre che al pilota della KTM Tech3, al suo compagno di squadra Maverick Vinales, a quello di marca Pedro Acosta e a Fabio Quartararo. Gradazioni diverse di delusione e di crescita, ovviamente, ma appunto la stessa necessità di... battere un colpo in Italia.
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Secondo un anno fa dietro a Bagnaia per una doppietta in livrea speciale azzurra, Bastianini ha fin qui raccolto punti con una certa regolarità ma non è mai andato oltre piazzamenti che lo hanno lasciato fuori dal cono di luce delle posizioni che contano e nel formato Sprint non ha mai raggiunto la zona-punti, se vogliamo indice di una top performance che ancora manca. Enea sconta tuttora un passo indietro al quale lo hanno costretto le vicende del mercato piloti 2024, con la corsa al "suo" sellino" vinta da Marc Marquez su Jorge Martin(e i risultati danno ragione al management di Borgo Panigale).
Lampi di Jerez e Le Mans a parte, ha fatto poco meglio per la verità il suo compagno di squadra Maverick Vinales: 48 punti a 35 punti, l'undicesima casella della generale "contro" la quindicesima. Cambiando il manico insomma il prodotto non cambia. La conferma viene dalla performance del team ufficiale KTM Red Bull, il che ci porta a Pedro Acosta che - pur occupando l'ottava piazza della generale con 76 punti - non può dirsi soddisfatto del suo rendimento (e di quello della moto austriaca) nelle prime otto tappe stagionali.
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Certo, occorre tenere in "buon" conto il perdurante stato di crisi della Casa di Mattighofen e le incertezze sul futuro. Di sicuro l'ex rookie fenomeno (come spesso succede) dopo l'effetto sorpresa iniziale paga il rapido innalzamento delle attese di critica, pubblico e in generale ambiente nei suoi riguardi. Pedro non è (fin qui almeno) riuscito ad agganciare il treno dei migliori, mentre alle sue spalle (nel vero senso della parola) scalpita il connazionale Fermin Aldeguer, che lo segue in classifica a tre soli punti ma sempre più spesso lo precede al traguardo. In Italia Acosta ha una bella occasione di rilanciarsi. La strada (anzi, la pista) la conosce: non fosse altro che per avervi vinto due volte con la Moto2 (nel 2022 e nel 2023).
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Come detto all'inizio, c'è delusione e delusione, ma la shortlist degli "esaminandi" del Mugello si completa con Fabio Quartararo. Dopo un avvio così così, il Diablo e la Yamaha hanno cambiato passo tra Austin e Jerez ma Silverstone e Aragon hanno rappresentato altrettante battute d'arresto, soprattutto la seconda tappa stagionale in Spagna (in Inghilterra era pur sempre scattato dalla pole). E anche se Fabio (beato lui) è ancora troppo giovane per guardarsi indietro con nostalgia, vale la pena ricordargli che è stato lui - quattro anni fa con la Yamaha stessa - l'ultimo pilota capace di battere le Ducati ufficiali al Mugello negli ultimi otto anni!