Beggio, il sognatore che fece volare l'Aprilia

Da Reggiani a Jorge Lorenzo passando per Biaggi e Rossi, tutti i successi di un uomo unico

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Con Ivano Beggio ci ha lasciato un sognatore, prima ancora che un grande industriale. Solo così si spiega la trasformazione dell'Aprilia da fabbrica artigianale di biciclette con sede a Noale a quella che in pochi anni diventò una solida realtà del panorama motociclistico internazionale, sia nella produzione di serie che in pista. Già perché Ivano Beggio – come ogni imprenditore - voleva ovviamente vendere i suoi gioielli, ma allo stesso tempo l'idea fissa era quella di vederli correre e possibilmente vincere.

Aprilia debutta a metà degli anni '70 nel cross, ma la svolta arriva con la decisione di puntare al motomondiale. Il 30 agosto del 1987 Loris Reggiani porta per la prima volta al successo l'Aprilia, Gran Premio di San Marino, classe 250. 5 anni più tardi si festeggia il primo dei 19 titoli mondiali, l'autografo è di Alex Gramigni, classe125.

E' la chiave di volta che fa decollare la creatura di Ivano Beggio. Con Aprilia corrono e vincono quasi tutti i grandi campioni del motociclismo moderno. Max Biaggi, Valentino Rossi, Loris Capirossi, Marco Melandri e Jorge Lorenzo.

Parallelamente il marchio domina anche nel fuoristrada. La favola di Ivano Beggio si chiude nel 2004, quando la società passa nelle mani del gruppo Piaggio. Il fondatore resta ancora due anni legato ad Aprilia nel ruolo di presidente onorario, poi la separazione diventa definitiva, vicenda che umanamente segna Ivano Beggio, industriale di una volta, capace di trasformare in realtà i suoi sogni e le sue intuizioni.

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