MotoGP, Valentino Rossi: "In Ducati pensai al ritiro, ora siamo in crescita"

A Silverstone torna anche Jorge Lorenzo: "Resto in Honda, ma ho riflettuto sulla mia vita e la mia carriera"

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La MotoGP riparte da Silverstone, e Marc Marquez vede positivo: "Siamo migliorati a livello di motore, puntiamo al podio". "Pista stupenda e con asfalto nuovo, qui mi sono sempre trovato bene", risponde Andrea Dovizioso.  Valentino Rossi ammette: "Ai tempi della Ducati avevo pensato al ritiro. Ora con la Yamaha siamo in crescita".

Ritorna Jorge Lorenzo: "Non sono ancora al meglio, rimarrò in Honda ma ho riflettuto sulla mia vita e la carriera".  

Silverstone rappresenta il ritorno in pista della MotoGP dopo il fenomenale duello dell'Austria tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez, ma in conferenza stampa chi cattura l'attenzione della platea sono i due antichi rivali Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con alcune dichiarazioni interessantissime sul filo del passato, del presente e del futuro, di carriere in bilico e di rilanci inattesi, sperati e poi ottenuti quando forse qualche certezza si era incrinata.

Il Dottore ha infatti voluto analizzare l'addio di Johann Zarco e la Ktm, raccontando di aver pensato addirittura al ritiro negli anni in cui era alla Ducati: "A quei tempi mi sentivo in maniera simile alla sua, c'erano tante aspettative dall'esterno, ma ero anche io che ne avevo tante verso me stesso. Purtroppo non avevo feeling con la moto, specie sull'anteriore. Credo che per Zarco sia stato simile, per esperienza so che quando sei in quella situazione è molto difficile. Perdi la motivazione e anche la gioia di andare in gara, pensare positivo e fare bene. Già in partenza hai sensazioni negative e questo rende le cose ancora più difficili, specie se non ti diverti quando sei in moto. Diventa tutto più complesso da gestire, dalle trasferte ai rapporti con l'esterno, anche con i giornalisti. Quando ero in Ducati avevo anche pensato di smettere, ma sono contento di non averlo fatto. Quando ti fermi, se non hai la moto per girare, è molto facile uscire dal giro. Per questo restare è stata la decisione giusta".

Ad aver messo in discussione tutto c'è anche Jorge Lorenzo, che torna in pista proprio per il Gran Premio di Gran Bretagna dopo aver saltato tre gare per l'infortunio riportato a Assen: "Sono felice di essere tornato finalmente dopo tanto tempo, davvero tantissimo, non avevo mai passato così tanto tempo lontano dalle gare in 17 anni trascorsi nel Motomondiale. Le prime due settimane è stato molto difficile, perché il mio recupero è stato molto lento. Per fortuna poi ho accelerato, ho potuto ricominciare gli allenamenti, ma la notte stavo ancora male. Quando il dolore è diminuito ho deciso di tornare, perché se stai troppo tempo fermo rischi di perdere velocità in pista. Col mio infortunio c'è bisogno di tre mesi per recuperare pienamente, ne sono passati due e sento ancora un po di dolore, l'edema su schena e vertebre c'è ancora, ma sento di poter essere in grado di correre. Ci proverò e vedrò se riuscirò a durare tutto il weekend, appena salirò in moto potrò mettermi finalmente alle spalle Assen. Posso dire che questa sia stata la caduta più brutta della mia carriera, tanto da farmi venire dubbi sulla mia vita e la mia carriera stessa. Quando ho cominciato a sentirmi meglio e a recuperare, allora questi pensieri si sono affievoliti. Voglio essere competitivo con la Honda e vincere qualcosa con tre moto diverse, un'impresa mai riuscita da nessuno e un obiettivo che mi entusiasma. Perciò ho comunicato alla Honda che intendo proseguire il mio impegno con loro. Le voci riguardo a un contatto con la Ducati? Le ho sentite, ma non ho mai detto nulla. Proprio per questo, visto che la situazione stava diventando strana, ho contattato Alberto Puig per confermare il mio impegno con la Honda".

Riguardo al presente, invece, Valentino Rossi vede positivo: "Da Brno c'è stata una ripartenza molto migliore e in Austria abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti. Considerando che sulla carta era una delle piste peggiori per noi è stato un ottimo risultato, qui speriamo di continuare sulla stessa strada. Questa pista è fantastica, larga, veloce, lunga e tecnica. Tutti aspettiamo di vedere questo nuovo asfalto, se hanno fatto un buon lavoro sarà molto divertente guidare qui. In passato qui sono spesso andato bene e spesso ho ottenuto il podio, e questo è il nostro obiettivo".

Opinione analoga da parte di Marc Marquez: "Non vedevo l'ora che arrivassimo a Silverstone. Qui non sempre ho avuto fortuna, ma il circuito mi piace. I nostri punti deboli erano le buche, ma con il nuovo asfalto non dovrebbero più esserci. Quest'anno mi aspetto più velocità e tempi migliori rispetto al passato. Qui l'anno scorso la Yamaha era più veloce di noi, ma tutto è diverso e anche il nostro motore è molto migliorato. Puntiamo quindi a fare bene, ma vogliamo punti per il campionato e perciò basta un podio".

Positivo Andrea Dovizioso, vincitore qui nel 2017: "Questa pista è stupenda di per sé, spero che senza buche sarà ancora migliore. In questo Paese ho sempre avuto una certa fortuna, sono andato quasi sempre molto veloce e a Donington ho ottenuto la mia prima vittoria, che è un ricordo davvero speciale. L'Austria? Gara fantastica, con una battaglia dal primo giro al traguardo, me la sono rivista più di cinque volte. Prima della gara Marc era più veloce di noi, ma sono riuscito a restargli vicino e forse le temperature hanno condizionato la sua gomma posteriore. La strategia vincente è stata andare forte come lui senza strapazzare le gomme, così negli ultimi giri avevo più grip di lui. Se può succedere in altre piste? Lo credo e lo spero".
 

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