GP PORTOGALLO

MotoGP, Dovizioso: “Pronto per l’ultima in Ducati”. Mir: “Vogliamo la tripla corona”

A Portimao ultima gara del 2020, la prima da campione del mondo per il pilota Suzuki. Emozionati il forlivese e Crutchlow, entrambi ai saluti (per ora)

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Volti distesi tra i piloti MotoGP alla vigilia del Gran Premio del Portogallo, anche se il neo campione del mondo Joan Mir ha ancora un ultimo obiettivo: “Vogliamo la tripla corona con il titolo costruttori”. A Portimao sarà l’ultima di Andrea Dovizioso prima dell’anno sabbatico: “Voglio chiudere bene – dice il forlivese –. In Ducati ho trascorso anni speciali”. Al passo d’addio (sarà collaudatore) anche Crutchlow: “Non ho rimpianti”.

Volge al termine una stagione MotoGp ‘sui generis’ per diversi motivi, dal calendario stravolto a causa della pandemia all’infortunio di Marc Marquez, con la lotta per la successione al titolo di campione del mondo vinta con una gara d’anticipo da Joan Mir. Nella conferenza stampa di presentazione del Gp del Portogallo, il pilota della Suzuki conferma però di non voler abbassare la tensione: “Abbiamo festeggiato con la mia famiglia domenica, siamo andati a cena, ma non abbiamo fatto granché perché mi sono concentrato su questa gara. Sono felice, adesso vogliamo conquistare il tirolo costruttori per la tripla corona". Per Mir è ancora presto per decidere se fare come Valentino Rossi o Marc Marquez, e conservare il numero di gara sulla carena anche da campione del mondo, o se adottare il numero 1: "Non ho ancora deciso se cambiare numero nel 2021, il 36 mi ha portato fortuna quest'anno".

Ampio spazio, durante la conferenza stampa, è stato dato ad Andrea Dovizioso, alla sua ultima gara in Ducati prima del preannunciato anno sabbatico: “Vogliamo chiudere in modo positivo questa stagione, con un bel risultato, siamo ancora in lotta per delle buone posizioni in campionato – spiega il forlivese –. Sono felice di poter gareggiare in una pista nuova per la mia ultima gara in Ducati, spero di godermela”. Diverse le domande riguardanti la carriera del ‘Dovi’, che però è indeciso su quale possa essere definito il suo momento più bello: "Per fortuna ci sono stati tanti bei momenti. Molte battaglie fino all'ultima curva. L'ultima grande emozione la ricordo l'anno scorso in Austria, era un momento importante, stavamo soffrendo ma alla fine riuscimmo a vincere all'ultima curva. Rimpianti per la mia carriera? Tutti possono fare meglio, gareggio da tanto tempo e ho diversi rimpianti, ma sono contento della mia carriera in MotoGp. Gli ultimi tre anni in Ducati sono stati speciali. Il Mondiale? Non sento di averlo perso, avevamo contro Marquez e la Honda, era difficile batterli. Questa stagione è stata molto dura, ma sono contento di aver vinto una gara, in Austria”.

In conferenza stampa interviene anche un altro alfiere azzurro, Franco Morbidelli, che in sella alla sua Yamaha del team Petronas vuole chiudere alla grande dopo la vittoria al Gp della Comunità Valenciana: “Sono molto emozionato e curioso di capire come sarà questa pista in sella a una MotoGp – afferma il romano –. Nel 2013 ho gareggiato qui e ho fatto dei test qualche mese fa, ricordo che è una pista ad alta adrenalina, sarà interessante. La stagione? È stata grandiosa, sono riuscito a scoprire una parte di me che non conoscevo, la parte seria, da duro lavoratore. È una parte di me che mi piace, mi fa sentire meglio in moto, mi fa lavorare meglio con il team ed essere più aggressivo in gara: direi che è stata una stagione meravigliosa”.

Significativa, tra i piloti intervenuti, anche la presenza di Cal Crutchlow, che correrà il suo ultimo Gp prima di intraprendere l’attività di collaudatore nel 2021: “Mi sento bene, sono felice e soddisfatto per la mia carriera – dice il pilota della Honda Lcr –. Per me è fantastico pensare di correre la mia ultima gara in una pista come Portimao. Il momento più bello? La vittoria a Brno 2016: ero partito molto lontano, ricordo di aver fatto una grande rimonta. Rimpianti? Non ne ho, nella mia carriera ho dato sempre il massimo, credo che tutto questo mi abbia reso ciò che sono, seguo le mie emozioni e sono sempre onesto, sono felice di aver fatto parte di questo sport”.

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