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Martin snobba Bagnaia: "Se batterò Marquez a parità di moto entrerò nella storia"

Il vicecampione del mondo punta il "Cannibale" neoducatista nelle buone intenzioni di inizio anno

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Martin snobba Bagnaia: "Se batterò Marquez a parità di moto entrerò nella storia" - foto 1
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"L'obiettivo quest'anno è arrivare a Valencia non con quattordici punti di ritardo dalla vetta ma con un margine sufficiente per potermela godere. Penso che sarà una stagione molto lunga, non dovremo commettere errori, ma è chiaro che abbiamo un incentivo in più, che è Marquez con la Ducati. Sarà molto interessante. Per me penso che sia un'ottima opportunità di confrontarmi con uno dei migliori dei più grandi di sempre (o il più grande) e di batterlo. Se ci riuscirò, potrò a mia volta considerarmi uno dei migliori piloti della storia". Parlando alla premiere di "Martinator", documentario che racconta la sua carriera, Jorge Martin ha affrontato lo "spinoso" tema della sua rivalità - nel 2024 ad armi pari - con il connazionale otto volte iridato, ricca di episodi (e incidenti) controversi e ripetuti nelle tre scorse stagioni: da Silverstone e Phillip Island, da Portimao a Valencia (in occasione dell'ultimo GP del Mondiale 2023) passando per Le Mans. È in gioco la popolarità in Spagna e forse la stessa... eredità del "Cannibale" che ha però voltato pagina (e le spalle a Honda) proprio per rinverdire con la Ducati (quella del team Gresini) i successi di un passato ancora recente.

Martin snobba Bagnaia: "Se batterò Marquez a parità di moto entrerò nella storia" - foto 2
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Il pilota di punta di Prima Pramac Racing (che nella stagione al via il secondo weekend di marzo in Qatar sarà affiancato dal neoacquisto Franco Morbidelli) ha poi rivelato un piccolo aneddoto relativo ai test precampionato che hanno seguito la resa dei conti valenciana per il titolo, persa da Jorge vantaggio di Francesco Bagnaia e relativa al passaggio nel team ufficiale Ducati, che sarebbe scattato automaticamente in caso di conquista del titolo della premier class.

"Non so se posso dirlo, ma a Valencia avevo già due tute nere pronte nel caso in cui lunedì fossi salito su un'altra moto. Ma beh, non è successo e non è più così importante. Ho lottato per il titolo, ero molto vicino a Pecco e l'ho fatto per Pramac. Sono orgoglioso di continuare e orgoglioso di loro, perché alla fine, se mi fossi trasferito, non sarei tornato con la mia squadra. Penso che meritino di lottare per un altro campionato del mondo e meritano di ottenerlo".

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