MOTOGP

Marquez e Bastianini "puntano" Jerez, Aprilia e Yamaha oggetti misteriosi

La prova texana chiude un primo scorcio di stagione apparentemente interlocutorio

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Marquez e Bastianini "puntano" Jerez, Aprilia e Yamaha oggetti misteriosi - foto 1
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È il Mondiale delle sfide... mancate, almeno per ora. Circostanza che si riflette in una classifica generale che - senza nulla togliere al leader Marco Bezzecchi - largamente inattesa, con il campione in carica Francesco Bagnaia nel ruolo di inseguitore del vincitore del Gp D'Argentina e diversi piloti di punta al margine basso della top ten... e oltre. Incidenti e infortuni hanno fin qui fatto la differenza, quanto e forse più dell'ottimo avvio stagionale di un paio di outsiders e delle prestazioni altalenanti di squadre come Aprilia e Yamaha. Austin potrebbe mettere un po' di ordine prima della lunghissima stagione in Europa che - con la sola eccezione della new entry asiatica Kazakistan - si protrarrà ben oltre la pausa estiva e fino all'appuntamento di Misano Adriatico. 

Marquez e Bastianini "puntano" Jerez, Aprilia e Yamaha oggetti misteriosi - foto 4
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Entrando nel vivo della questione, le prime sfide mancate o meglio fin qui mancanti sono quelle di Enea Bastianini al compagno di squadra Bagnaia e quella di Marc Marquez... al resto del mondo. Entrambi costretti dagli incidenti di Portimao a dare forfait tanto a Termas de Rio Hondo quanto ad Austin, il neoacquisto Ducati Lenovo e l'otto volte iridato puntano ora sul GP di Spagna di fine mese per rimediare alla loro partenza falsa: il Mondiale è ancora giovane ma il tempo è dalla parte del solo Enea (rimpiazzato negli USA dal collaudatore di lungo corso Michele Pirro) che conosce già la moto ma deve provare a rimontare un gap da Pecco che - al termine del weekend texano - sarà facilmente più ampio degli attuali quarantuno punti.  Quanto al Cannibale spagnolo (il fido Stefan Bradl al suo posto al COTA), l'ennesima ripartenza potrebbe avvenire proprio a Jerez de la Frontera, dove la sua carriera ha imboccato al primo GP del Mondiale 2020 (a luglio) un tunnel buio rischiarato solo da tre vittorie, tutte però risalenti ormai al 2021. 

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Mancano all'appello anche le squadre ufficiali Aprilia e Yamaha. La Casa veneta paga un avvio tanto promettente quanto contraddittorio: il secondo posto di Maverick Vinales nel GP "regular" di Portimao brilla di luce propria ma non ha poi illuminato il weekend argentino del pilota spagnolo e il GP che l'anno scorso era stato vinto dal suo compagno di squadra Aleix Espargarò, fin qui "missing" a tutti gli effetti.

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A restituire le proporzioni dell'avvio alla cieca di Yamaha Monster è invece la classifica generale che vede Fabio Quartararo solo decimo con diciotto punti ma preceduto di tre da Franco Morbidelli: non ce ne voglia il pilota italiano, buon protagonista in Argentina ma si tratta di un'anomalia: bella e buona solo per Franco, al quale auguriamo di continuare su questa... pista!

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A proposito di piloti di casa nostra, sfida fin qui mancata anche in casa VR46 tra Marco Bezzecchi e Luca Marini. Quest'ultimo ha sì seguito il compagno di squadra e leader del ranking sul terzo gradino della Sprint di Rio Hondo ma la classifica generale parla di una forbice di trentacinque punti (50 a 15) piuttosto significativa. Da provare a ridurre subito, nel GP delle Americhe: perché il Mondiale è giovane ma non aspetta nessuno e i sei GP che seguiranno (prima della pausa estiva), esaurite le scosse di assestamento alle quali abbiamo fin qui assistito, costruiranno uno spartiacque molto alto tra sogni e realtà.

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