PROVE LIBERE 1

Libere 1 Giappone: Miller apre Motegi, è già lotta serrata tra i big del Mondiale

È del pilota australiano il miglior tempo nell'unico turno di prove della giornata d'apertura del weekend che apre la lunga trasferta overseas

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Jack Miller affonda subito i colpi e si mette dietro i tre piloti in lizza per il titolo all'alba del weekend di Motegi: l'australiano gira in un minuto, 44 secondi e 509 millesimi, battendo di 28 millesimi il proprio compagno di squadra Francesco Bagnaia, di 49 il leader della classifica generale Fabio Quartararo e di 68 Aleix Espargarò con la sua Aprilia. Il quinto tempo è di Luca Marini (+0.136) che conferma il suo ottimo stato di forma davanti a Marc Marquez, il cui ritardo dalla vetta è di soli 147 millesimi.

Maxiturno da un'ora e quindici minuti per il ritorno della MotoGP in Giappone a tre anni dall'ultima edizione della prova. Un turno anomalo e fondamentale (oltre che l'unico del venerdì giapponese) per il prosieguo del fine settimana, per via delle previsioni meteo in peggioramento per le giornate di sabato e domenica. L'urgenza era quindi quella di mettere subito sotto chiave un tempo buono per garantirsi l'accesso diretto alla fase calda della qualifica, visto appunto il rischio-pioggia ed il programma del weekend decurtato di un turno di prove. L'esercizio riesce particolarmente bene a Miller che - doti naturali a parte - affronta questo finale di campionato in modalità particolarmente serene e tiene dietro proprio il terzetto di piloti che nel poker di Gran Premi overseas al via in Giappone si giocano una buona fetta delle rispettive chances iridate, prima del gran finale di Valencia ai primi di novembre.

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Pecco Bagnaia, il Diablo Quartararo e la punta di Aprilia Espargarò chiudono alle spalle di Miller e con distacchi molto contenuti. Manca all'appello (delle posizioni di vertice) il solo Enea Bastianini che scivola a terra nel finale del turno, immediatamente seguito da Johann Zarco e da Darry Binder. Enea chiude le prove in quattordicesima posizione, staccato di 469 millesimi dal vertice ed appena alle spalle di Alex Rins che inizia... così così un weekend nel quale - magari approfittando di condizioni particolari - provare a regalare alla Suzuki un'ultima vittoria nella premier class (e nel GP di casa!) prima dell'uscita di scena della Casa giapponese.

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Alle spalle dei big, Luca Marini offre un nuova conferma e stacca il quinto tempo a 136 millesimi dalla vetta (unico "satellite" Ducati nella top ten) su di un tracciato a lui particolarmente gradito o comunque dai buoni ricordi, visto che a Motegi il pilota della Ducati VR46 ha vinto in Moto2 tre anni fa, in occasione della più "recente" visita del Motomondiale alla pista di casa Honda.

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A proposito, il fattore... campo lancia Marc Marquez ma anche Pol Espargarò verso le posizioni che contano. L'otto volte iridato (vincitore a Motegi in tutte e tre le classi e tre volte in MotoGP nelle ultime quattro edizioni) prova ad alzare il livello della sfida - la sua personale, prima di tutto - ed occupa la quinta casella davanti al "quasi" ex compagno di squadra Espargarò, settimo a 169 millesimi. A chiudere la top ten un'altra coppia di "ufficiali": i due piloti KTM factory Brad Binder e Miguel Oliveira, autori dell'ottavo e del nono tempo davanti a Maverick Vinales (Aprilia), il cui ritardo da Miller è di 288 millesimi.

Parte sottotono il weekend del già citato Zarco e di Jorge Martin con le Ducati Pramac: il francese è undicesimo (attualmente primo... escluso dall'accesso diretto al Q2 delle prove ufficiali), lo spagnolo quindicesimo a mezzo secondo tondo tondo da Miller: un dato piuttosto significativo su di un tracciato da quattro chilometri ed ottocento metri (un minuto e 44 secondi per il leader). Alle spalle di Martin troviamo Franco Morbidelli. Per l'italiano del team Yamaha Monster un turno di prove terminato (ancora una volta) nella parte bassa della classifica ma illuminato da qualche sprazzo di competitività, mentre non va oltre la diciannovesima casella Marco Bezzecchi (Ducati VR46), staccato di (soli!) 917 millesimi daL tempo di riferimento di Miller.

Al netto del "regular" Takaaki Nakagami (dodicesimo nonostante il fresco intervento alla mano infortunata ad Aragon), non vanno oltre il ventiduesimo ed il venticinquesimo (ed ultimo) tempo gli altri due beniamini di casa Tetsuya Nagashima (wild card Honda con una RC213V in livrea vintage) e Takuya Tsuda che sostituisce Joan Mir sulla Suzuki. Davanti a quest'ultimo (in tutti i sensi) chiude il turno Fabio Di Giannantonio con la seconda Ducati Gresini.

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