MOTOGP

La svolta di Maverick: a Spielberg per la vittoria e per la storia

Il pilota spagnolo affronta una pista che ha segnato il suo passato recente nella premier class

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Terzo al Gran Premio d'Olanda, ultimo giorno di... scuola prima della pausa estiva, secondo in quello d'Inghilterra del ritorno sui banchi, anzi in sella: il ruolino di marcia di Maverick Vinales nelle due ultime tappe del Mondiale in corso sembra condurre "inevitabilmente" al gradino più alto del podio nel GP d'Austria in programma nel weekend a Spielberg. Purtroppo per il pilota spagnolo dell'Aprilia però la MotoGP è tutt'altro che una scienza esatta! A complicare ulteriormente la caccia di Maverick alla prima vittoria da poco meno di due anni a questa parte sono i suoi conti in sospeso con il Red Bull Ring austriaco.

 

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Due anni fa il salto al volo giù dalla sua Yamaha lanciatissima (ma senza freni!) in fondo al rettifilo del traguardo nel corso del GP della Stiria, dodici mesi fa il licenziamento da parte della Casa giapponese per aver volutamente danneggiato il motore della M1 rientrando ai box durante il GP d'Austria: Spielberg amara e problematica per Vinales in tempi recenti. Eppure è proprio sui saliscendi dello storico tracciato austriaco che il 27enne pilota di Figueres può provare a levarsi più di una soddisfazione nel wekend in arrivo: quello del tredicesimo appuntamento iridato. A Spielberg infatti Maverick può definitivamente "svoltare", dopo una prima parte di Mondiale parecchio in salita, specialmente nel confronto diretto con il compagno di squadra Aleix Espargarò, tuttora il più diretto inseguitore del leader Fabio Quartararo nella classifica generale. Degli 82 punti che lo posizionano attualmente alla nona casella del ranking, ben 36 Vinales li ha collezionati negli ultimi due appuntamenti, ad Assen e Silverstone: curiosamente, molti di più di quelli dello stesso compagno di squadra, che si è fermato a quota venti. Certo, il divario tra i due è molto ampio: 158 punti per Aleix, 82 appunto per Maverick. Praticamente la metà, oppure il doppio: dipende dai punti di vista!

Espargarò è indiscutibilmente il candidato Aprilia per la caccia al Diablo. Se confermerà la crescita di performance delle ultime uscite Maverick potrebbe però  contribuire in modo anche sostanzioso alla missione-rimonta del connazionale. A patto naturalmente che il suo ottimo momento di forma venga indirizzato dalla cabina di regia Aprilia nel migliore e - a questo punto della stagione - nel più logico dei modi. D'altra parte Maverick è approdato a Noale solo poco più di un anno fa (ma aveva firmato già a metà giugno...), dopo la sospensione da parte della Yamaha per il GP d'Inghilterra e la successiva separazione, a fronte di una militanza del più grande dei fratelli Espargarò che risale addirittura al 2017, quando Aleix approdò in Italia dopo aver diviso l'anno prima il box Suzuki... proprio con Vinales!

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In attesa di poter puntare al bersaglio grosso nel 2023, lo spagnolo ha a disposizione ben otto chances (da qui a fine anno) per provare a togliersi una soddisfazione di portata storica. Vincendo in sella all'Aprilia, Maverick entrerebbe a far parte di un club molto esclusivo: quello dei piloti capaci - nella storia della premier class - di vincere un GP in sella a moto di tre Case diverse. Nel suo caso Suzuki (prima vittoria assoluta in MotoGP a Silverstone), poi Yamaha (otto successi tra il 2017 e il 2021) e ovviamente Aprilia.

Prima di Vinales, l'exploit è riuscito al leggendario Mike Hailwood negli anni Sessanta (Norton, MV Agusta e Honda), negli anni Ottanta a Randy Mamola (Suzuki, Honda e Yamaha), a Eddie Lawson (Yamaha, Honda e Cagiva) nel decennio 1983-1992 ed infine - è il caso più "recente" - a Loris Capirossi con Yamaha, Honda e Ducati tra il 1996 ed il 2003. Una mission assolutamente di livello assoluto, quella che Maverick ha verosimilmente ottime possibilità di portare a termine. Qualcosa che - tanto per dire ma senza mancare loro di rispetto - manca nel palmarés di gente come Agostini, Rossi, Lorenzo,  Stoner e Marquez!

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Record a parte, per ora Vinales si accontenterebbe di continuare la sua progressione sul podio. "Veniamo da due podi di fila, il nostro morale è sicuramente positivo. A Silverstone, in gara, ho imparato molto e utilizzerò le informazioni raccolte per continuare a migliorare. Quella di Spielberg è una pista che mi piace e potrebbe essere l'occasione giusta per mostrare i progressi che abbiamo compiuto negli ultimi dodici mesi", ha detto. Gli avversari sono avvertiti.

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