MOTOGP

I GP del mese di settembre affossano Rossi e Dovizioso: la sfida al vertice si restringe. Le chances di Morbidelli.

Dopo il GP di Catalunya, precipitano le chances iridate di Valentino Rossi e subiscono un brutto colpo anche quelle di Andrea Dovizioso.

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La classifica non lo condanna ancora, perchè resta tutto sommato corta. La logica invece sì e, al pari di essa, l'inerzia della stagione: Valentino Rossi è ad un passo dal dare l'addio alle sue residue chances nella corsa al titolo. Due cadute nei due ultimi GP affondano in  maniera più o meno definitiva le possibilità del "Dottore" di andare quest'anno in... doppia cifra iridata. Nonostante l'ottima stato di forma messo in mostra tra Misano e Barcellona.

Podio solo sfiorato nel GP di San Marino, caduta nella battute iniziali di gara-due a Misano e nel finale del GP di Catalunya. Il tris del Motomondiale su due delle sue piste-feticcio avrebbe potuto lanciare la candidatura di Valentino Rossi al titolo numero dieci ma il bottino è stato di soli tredici punti. Il più magro (relativamente alle ultime tre gare appunto) tra i piloti d'alta classifica e superiore solo ai nove punti raggranellati da Brad Binder che, proprio in Catalogna, lo ha agganciato al margine basso della top ten della generale a quota 58 punti. Tecnicamente Rossi è in realtà undicesimo, poichè il sudafricano ha al suo attivo la vittoria di Brno come miglior piazzamento mentre il campione della Yamaha (confermato sabato scorso in sella alla Yamaha Petronas per il 2021) può far valere il terzo posto di gara-due di Jerez (GP Andalusia) e da quella domenica di due mesi fa è ancora alla caccia del podio numero duecento.

Se Rossi ha incasellato solo tredici punti nelle due Misano ed a Barcelona, il suo allievo nonché prossimo compagno di squadra Franco Morbidelli ne ha incamerati ben 45 ed è probabilmente l'unico dei "nostri" ancora in grado di dire la sua nella caccia al titolo. Il "Morbido" infatti è quinto della generale con 77 punti (due in più di Jack Miller) e ne ha sette in meno di Andrea Dovizioso (84). La caduta in avvio di GP a Barcellona ha infatti "precipitato" il ducatista dalla vetta alla quarta piazza della generale.

Al contrario di Dovizioso, Morbidelli è in piena ascesa. La matematica però è una scienza esatta e se l'ondivago Maverick Vinales è a tiro, distante solo tredici punti (90), i primi due della generale sono più lontani: nel punteggio e sul piano delle chances iridate. Fabio Quartararo è tornato al successo due mesi dopo il clamoroso uno-due di inizio stagione a Jerez e "svetta" a 108 punti. Tre successi per il "Diablo" e nessuno dei suoi rivali quest'anno è andato oltre la vittoria singola...! Ma il vero osservato speciale è Joan Mir, attualmente secondo  con 100 punti tondi tondi  e un trend recente straordinario: 56 punti tra Misano e Barcellona, quattro volte sul podio negli ultimo cinque GP (tre secondi ed un terzo posto), quarto l'unica volta che ne è rimasto escluso ed una prima vittoria nel mirino, solo lì da cogliere come un frutto ormai maturo. Riuscisse a mettere le mani sul titolo, il maiorchino sarebbe il primo a riuscirci in sella alla Suzuki, vent'anni dopo Kenny Roberts Jr. che  (nel 2000, appunto) prevalse su... Valentino Rossi, allora nella sua stagione d'esordio in MotoGP (anzi nella Classe 500) con la Honda Nastro Azzurro.

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