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MOTOGP

Arriva il Mugello: Bagnaia, ultima chiamata per la corsa al titolo

Il tre volte iridato del team Diucati Lenovo cerca un sempre più difficile rilancio sulla pista di casa

di Stefano Gatti
18 Giu 2025 - 17:19
 © Getty Images

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Tre vittorie in altrettante edizioni del Gran Premio d'Italia (significativamente le più recenti) fanno di Francesco Bagnaia il naturale favorito al gradino più alto del podio del Mugello, stazione di partenza della fase estica del calendario, ma solo... dimenticando per un istante il trend attuale di una stagione ampiamente  Marquez-centrica, con Marc leader assoluto dall'alto dei suoi 233 punti in otto gare e con il fratello minore Alex primo inseguitore con 32 lunghezze di ritardo. E Pecco? Il padrone del Mugello dal 2022 al 2024 "stacca" terzo, emblematicamente a...  noventatré punti di ritardo dal proprio ingombrante (molto più del previsto) compagno di squadra.

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Curiosamente, in Toscana Bagnaia ha vinto "solo" nella premier class (un anno fa in livrea speciale azzurra, aprendo una doppietta completata da Enea Bastianini), mentre i due spagnoli si sono imposti anche nelle due classi più piccole. O meglio, Alex ha vinto solo in Moto2 nel 2019), il suo fratello maggiore vanta invece una vittoria al Mugello per ciascuna delle tre classi: Moto3 nel 2010, Moto3 nel 2011 e MotoGP nel 2014. Poi più nulla... Paragonato ad altri teatri d'operazioni insomma, quello adagiato tra le colline toscane per il (più che mai) Cannibale non è esattamente uno dei circuiti-feticcio ma questo non basta a tranquillizzare i suoi avversari, ad iniziare dalla stesso Bagnaia che - lo ricordiamo - ha vinto anche le Sprint del Mugello nel 2023 e nel 2024. Alla vigilia del nono appuntamento di un calendario che ne conta ventidue, la corsa al titolo è largamente segnata e concede forse qualche chance solo ad Alex M. Stiamo parlando però solo della forza dei singoli episodi, perché il trend generale è ben tracciato. La pista sembra spianata per un duello giallorosso (nel senso della Spagna) dall'esito piuttosto scontato. E allora?

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Allora resta in capo a Bagnaia il compito di provare a rimettere almeno in parte in equilibrio i due piatti della bilancia. Anche perché stagioni così nette nei loro verdetti (anche solo di tappa) apparecchiano inevitabilmente la tavola ad evoluzioni a medio termine possibilmente shock in termini di scacchiere iridato. Il weekend del Gran Premio d'Italia da questo punto di vista potrebbe aprire scenari nuovi.

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Nell'attesa, oltre che per Bagnaia il primo dei due passaggi del Mondiale in Italia rappresenta una bella occasione per lustrare ulteriormente la classifica di altri tre piloti italiani che stazionano comodamente nella top ten iridata. Stiamo parlando naturalmente di Franco Morbidelli e di Fabio Di Giannantonio che attualmente chiudono la top five del ranking con 115 e 99 punti. Alle spalle dei due piloti del team Ducati VR46 è il francese Johann Zarco ad occupare la sesta casella (con due soli punti in meno di "Diggia") e a fare da capofila alla risalita Honda, Casa che anche al Mugello dovrà fare a meno (nel team ufficiale) di Luca Marini (rientrato dal Giappone ma ancora indisponibile), al cui posto verrò schierato il giapponese Takaaki Nakagami.

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Il vincitore di Le Mans precede quello del successivo Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone: stiamo naturalmente parlando di Marco Bezzecchi, ormai "rassegnato" a prendersi sulle spalle le residue ambizioni di Aprilia in questa stagione, in attesa di sviluppi (casomai clamorosi) del caso-Martin. Facile e augurabile immaginare che il tifo del pubblico di casa possa dare una marcia in più ad un pilota veloce ma anche molto sensibile come Marco, attualmente settimo in classifica con 79 punti.

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La parte bassa della top ten è di nuovo terra di conquista dei piloti spagnoli. Pedro Acosta (76 punti, vincitore al Mugello in Moto2 nel 2022 e 2023) e il rookie Fermin Aldeguer (73) precedono in ottava e nona posizione con KTM Red Bull e Ducati Gresini il sempre più combattivo Fabio Quartararo, secondo pilota francese nella parte nobile della classifica (decimo) con 59 punti in carniere, nonché ultimo pilota capace (nel 2021, l'anno del suo titolo nella premier class) di spezzare un'egemonia Ducati che durava dal 2017 e che - dopo il successo del "Diablo" - sarebbe stata ripresa in carico da Bagnaia. 

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