Sorpresa Cremonese, bene pure il Como. Roma sufficiente, Atalanta no e ci sono cinque bocciate. Il caso Lazio
di Enzo PalladiniAtalanta 5,5
Perdere il capocannoniere del campionato rappresenta sempre un depauperamento tecnico, anche perché il sostituto Krstovic deve ancora dimostrare le sue doti di goleador. Le altre operazioni sono state mirate al consolidamento della rosa, come l’ultima, sul filo di lana: l’arrivo di Musah.
Bologna 5,5
Ogni anno più o meno gli stessi ragionamenti: via giocatori di alto livello (Ndoye, Beukema), arrivano sostituti tutti da decifrare. Immobile e Bernardeschi, graditi ritorni nella nostra Serie A, per ora non hanno dato segnali chiari sulle loro possibilità di incidere davvero. Ma poi, magari, come al solito queste parole verranno smentite.
Cagliari 5,5
Se n’è andato Piccoli, che l’anno scorso è stato il vero artefice della salvezza sarda, ed è stato sostituito in extremis dal Gallo Belotti. La sua riserva sarà il giovane turco Semih Kiliçsoy, di cui tutti parlano molto bene. Finora la rivelazione è l’allenatore Pisacane, almeno per come organizza la fase difensiva. Bisogna capire se tutto questo è sufficiente.
Como 7
Il commento più facile è quello da uomo della strada: “Certo, con i soldi sono capaci tutti”. Però il Como ha vivacizzato non poco questo calciomercato, prendendo prospetti interessanti come Jacobo Ramon e Jesus Rodriguez, ma anche tenendosi quel gioiellino che risponde al nome di Nico Paz. Adesso tocca a Fabregas dare continuità al rendimento della squadra.
Cremonese 7
Senza follie e con un po’ di fantasia, la Cremonese – che si ritrova al primo posto a punteggio pieno dopo due giornate – ha messo insieme un gruppo che ha saputo sorprendere per la sua completezza e adesso spera di avere un contributo d’esperienza e di gol dalla stella Jamie Vardy, a dispetto della carta d’identità.
Fiorentina 6,5
L’adeguamento di contratto firmato da Kean è forse insieme all’arrivo del suo alter ego Piccoli la migliore operazione di mercato svolta dal club viola, che ha anche riscattato – non bisogna dimenticarlo – Gudmundsson dal Genoa. Sohm e Nicolussi Caviglia sono sicuramente due innesti che possono adattarsi bene al gioco di Stefano Pioli, Dzeko può dare un contributo di esperienza e saggezza, Viti e Fazzini possono essere buone alternative ai titolarissimi.
Genoa 5
Patrick Vieira non ha camuffato qualche dubbio sul lavoro fatto dalla società. È sicuramente consapevole di avere perso parecchio con le cessioni di De Winter e Pinamonti o con il rientro di Miretti alla casa madre Juventus. I 32 anni di Stanciu garantiscono un’esperienza che finora ha avuto il suo peso nell’economia del gioco, ma l’impressione è che il potenziale offensivo non sia esattamente quello che un allenatore sogna.
Inter 6,5
Il grosso del lavoro era già stato fatto prima del Mondiale per Club: molto bene nel caso di Sucic, bene per Bonny, ancora da decifrare se si parla di Luis Henrique. Diouf non ha ancora avuto la possibilità di dimostrare il suo valore, ma sicuramente gioca a favore dell’Inter la difesa a oltranza del gioiellino Pio Esposito, corteggiato da club italiani e stranieri con offerte che hanno toccato anche i 50 milioni. Mezzo voto in più per essere corsa ai ripari con Akanji.
Juventus 6,5
È stata un’estate sofferta per Igor Tudor e per tutto il club, tanti obiettivi sono sfumati quando sembravano ormai a un passo, altri non sono mai stati vicini. A un paio di giorni dalla chiusura del calciomercato, gli unici due nuovi arrivi erano David e Joao Mario. Il fallimento della lunga trattativa per Kolo Muani ha dato la scossa delle ultime ore, con la chiusura quasi contemporanea delle operazioni che hanno portato in bianconero i due attaccanti Openda e Zhegrova. E poi c’è il paradosso Vlahovic: doveva finanziare il mercato e invece sta finanziando la classifica presentandosi puntuale all’appuntamento con il gol.
Lazio senza voto
Era chiarissimo da qualche mese: zero acquisti per non aver rispettato l’indicatore di liquidità. In questo senso si spiega anche la scelta di Sarri come allenatore, grazie alla conoscenza comprovata dell’ambiente. Un asterisco a favore per avere resistito alle offerte per Castellanos.
Lecce 5
Bisogna fidarsi di Pantaleo Corvino, che generalmente azzecca nove giocatori su dieci di media. Se ci si dovesse limitare a leggere i nomi dei nuovi arrivati, la reazione sarebbe quella di un enorme punto interrogativo. Un dato è certo: non sarà facile sostituire il senso di appartenenza rappresentato da Baschirotto né la potenza atletica di un totem come Krstovic. Però magari tra qualche mese questa insufficienza diventerà promozione a pieni voti.
Milan 6,5
L’ultimo acquisto in ordine di tempo è anche il primo davvero timbrato da Max Allegri. Di Rabiot si fida in pieno pur conoscendone i lati oscuri del carattere. Sul valore tecnico e atletico del giocatore, nessun dubbio: bel colpo. Anche il valore assoluto di Nkunku è indiscutibile, adesso bisogna vederlo all’opera. Le prima uscite ufficiali parlano di un Modric strepitoso al di là della data di nascita, di un Ricci forse un po’ turbato dalla concorrenza prestigiosa, di altri nuovi acquisti ancora da capire in maniera approfondita. Ma l’idea di calcio vista a Lecce promette bene, se viene cavalcata.
Napoli 8
Antonio Conte voleva una doppia squadra e Aurelio De Laurentiis l’ha accontentato, correndo immediatamente ai ripari anche in corso d’opera per l’infortunio di Lukaku. Adesso la scelta per l’allenatore è davvero ricca. Forse è stato abbandonato troppo presto il possibile sostituto del capitano Di Lorenzo (Juanlu Sanchez) ma numericamente e qualitativamente questo gruppo sulla carta è il più forte di tutti, anche in considerazione del doppio obiettivo che si pone in stagione.
Parma 5,5
Leoni e Bonny hanno fatto tanto per salvare il Parma nella passata stagione, hanno portato parecchi soldi nelle casse del club, ma adesso si ricomincia da zero, con un allenatore giovanissimo e con dei giocatori nuovi che non hanno esperienza del campionato italiano, a parte Oristanio e Cutrone che possono diventare due punti di riferimento importanti per questa squadra.
Pisa 5,5
Il club è stato chiaro fin dal giorno della promozione in Serie A: nessuna follia sul mercato. Piaceva molto l’idea del romantico arrivo del Cholito Simeone nella città che aveva visto il padre esordire in Serie A, ma era fuori portata per i costi. Così si è deciso di ripiegare su Nzola. Alla fine dei conti, il gruppo che ha compiuto la cavalcata della Serie B è rimasto quasi tutto, con alcuni inserimenti di grande esperienza. Basterà? Tocca a Gilardino rispondere.
Roma 6
Sarebbe bello leggere nel pensiero di Gasperini per capire qual è il suo voto sincero a questo mercato della sua società. Durante l’estate non ha mai nascosto un senso di insoddisfazione nei confronti di quello che si vedeva succedere intorno. Poi alla fine qualche giocatore interessante è arrivato, magari in rosa è rimasto qualche doppione, però le prime due giornate di campionato hanno detto che la squadra funziona, soprattutto quando ha la possibilità di mettere in campo un Dybala (che per fortuna è rimasto) in buone condizioni.
Sassuolo 5
Operazioni di mantenimento, che non hanno variato di molto il valore del gruppo che ha riconquistato con autorevolezza il ritorno in Serie A. Le prime due giornate hanno detto che la squadra al momento non è pronta per affrontare l’impatto, ma la sosta potrebbe anche cambiare questa tendenza. Al momento il colpo più riuscito è la permanenza di Berardi.
Torino 6
L’investimento su una prima punta come Giovanni Simeone è qualcosa di insolito nel percorso del presidente Cairo, sempre molto attento alle spese. Asllani, Ngonge e Anjorin sono giocatori che in Serie A hanno dimostrato di saperci stare. Rispetto alle passate stagioni si vede qualche sforzo in più, anche se l’inizio del campionato non ha dato molte soddisfazioni.
Udinese 6
Le partenze (Bijol, Lucca e Thauvin) sono state pesanti, ma la continuità del lavoro di Runjaic sembra avere cancellato questo depauperamento tecnico. L’Udinese delle prime due giornate ha dimostrato di non avere subito contraccolpi particolari, anzi di avere scovato in giro per il mondo (e per l’Italia) alcuni giocatori che possono contribuire moltissimo alla causa bianconera.
Verona 5
La solita rivoluzione messa in atto dal club, con l’unico vero punto fermo dell’allenatore Paolo Zanetti che l’anno scorso ha resistito a tutte le bufere possibili. Certo non sarà facile sostituire difensori già convocati in Nazionale come Ghilardi e Coppola oppure elementi affidabili come Duda e Tchatchoua. Ma le sorprese da quelle parti sono sempre all’ordine del giorno.