TRATTATIVA CONGELATA

Milan, il rinnovo di Donnarumma si complica: Raiola vuole 10 milioni l'anno

Il contratto del portiere scadrà nel giugno del 2021, l'offerta del club non va oltre i 7 mln

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Blindato Ibra e preso Tonali, che indosserà la numero 8, il mercato del Milan vive una brusca frenata. Nel giorno in cui Tatarusanu fa le visite mediche con i rossoneri (Antonio Donnarumma verso la cessione?), sembrano infatti sempre più in salita le trattative che dovrebbero portare al ritorno di Bakayoko, c'è ancora distanza sulle cifre col Chelsea, e soprattutto al rinnovo di Gigio Donnarumma, il cui contratto è in scadenza a giugno 2021. Maldini tempo fa ha chiarito che per il club si tratta di una priorità, ma l'agente del portiere, Mino Raiola, spara altissimo con le richieste: vuole 10  milioni l'anno. 

I dirigenti rossoneri sono sì disposti a proporre a Donnaruma un aumento di stipendio rispetto ai 6 milioni di euro netti a stagione che prende attualmente (anche con l'inserimento di bonus legati agli obiettivi singoli e di squadra), ma di certo non vogliono spingersi fino a 10 milioni. Una richiesta che ha congelato la trattativa per il prolungamento e che ha spavenatato il Milan, che rischia di perdere il portiere a parametro zero: da gennaio infatti Donnarumma sarà libero di firmare con qualsiasi altro club per la stagione 2021/2022.

Uno scenario apocalittico per il club, che anche Gigio, molto legato ai colori rossoneri, vorrebbe evitare, ma al momento la situazione è bloccata o comunque prosegue in modo riservato. Il club di Elliott, che è pronto ad arrivare a 7 milioni, punta ad un rinnovo triennale convinto, grazie al mercato, di poter assecondare le ambizioni sportive di Donnarumma e del suo entourage, ma c'è anche la possibilità di un ‘mini-rinnovo’ fino al 2022, con opzione fino al 2023.

Donnarumma è tifoso del Milan ed è molto legato ai colori rossoneri, ma il suo agente gioca al rialzo con lo stipendio e nella trattativa un ruolo chiave potrà averlo l'eventuale inserimento di una clausola rescissoria. Maldini e Massara preferirebbero evitare l’opzione clausola, ma al tempo stesso non sembrano esserci chiusure definitive sull’argomento. Già nel 2017 il Milan ‘cinese’ avrebbe voluto fissarla a 60 milioni di euro, ma per Raiola non si poteva andare oltre i 30: l'argomento tornerà di attualità dal 5 ottobre in poi (quando chiuderà il calciomercato, ndr).

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