MANOVRE BIANCONERE

Da Kulusevski ad Arthur: la Juve adesso deve cedere

L'acquisto di Vlahovic obbliga i bianconeri ad alleggerire il monte ingaggi: almeno tre i possibili sacrifici, ma il tempo stringe

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Dentro Vlahovic, d'accordo, ma adesso chi esce? L'acquisto molto oneroso del fenomenale attaccante serbo obbliga la Juve a cercare soluzioni immediate per alleggerire il monte ingaggi in modo da non appesantire troppo un bilancio già più volte risanato dall'intervento della proprietà. Immediatamente è il punto cruciale, perché in realtà il maggior problema dei bianconeri è proprio il tempo. I giocatori sulla lista di partenza sono più o meno i soliti: da Ramsey, che però continua a rifiutare qualunque destinazione e finirà con ogni probabilità per restare dov'è, fino ad Arthur, lui sì pronto a trasferirsi in Premier all'Arsenal (prestito 18 mesi, accordo fatto tra giocatore e Gunners), per cui però servirebbe un sostituto per non sguarnire troppo la mediana di Allegri. 

In realtà il nome in cima ai sacrificabili è quello di Dejan Kulusevski, per cui è stato fatto un importante investimento due anni fa ma che in realtà non convince affatto il tecnico juventino e, tutto sommato, nemmeno il resto della dirigenza. Kulu ha mercato, perché è giovane e senza ombra di dubbio di prospettiva, ma anche qui il tempo non aiuta la Signora. La sua uscita non è un'operazione semplice, a meno che non si voglia - e non è il caso della Juve - lasciarlo partire a costo di saldo. Tanto più che l'esterno svedese pretende un top club. E' stato offerto al Milan ma è un'ipotesi di difficile realizzazione. 

Ci sarebbe anche Bentancur, altro giocatore non esattamente tra i preferiti di Allegri, ma per lui il discorso è ancora più complicato. Vale in parte lo stesso fatto per Arthur - servirebbe un sostituto numerico -, ma in più non ci sono fin qui società che si siano fatte avanti, anche solo in termini di sondaggio, per lui. Per non parlare di Alvaro Morata, che il Barcellona prenderebbe volentieri accollandosi il prestito bianconero, ma che ancora è bloccato da Dembelé, che non ne vuole sapere di lasciare la Catalogna. 

Fatto sta che, con il mercato che si avvia alla chiusura, l'impresa della Juve ha tutta l'aria di essere molto complicata. In più, e il dettaglio non è irrilevante, a Torino devono e dovranno fare i conti anche con la questione Dybala, tra un rinnovo che sembra sempre più difficile e il numero delle potenziali acquirenti che aumenta di giorno in giorno. Tra l'Inter di Marotta, pronta ad approfittare di una sua uscita a parametro zero, fino a City e Liverpool. Insomma, portato a casa il miglior centravanti possibile - con tanto di commissione da 10 milioni all'agente del serbo -, servirebbe ora una sforbiciata significativa. Perché i conti vanno comunque tenuti in ordine e la Champions è ancora tutta da conquistare.

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