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Inter, Ausilio: "Impossibile prendere Messi, mai iniziata una trattativa per Tonali"

Il ds nerazzurro a tutto campo sul mercato: "Vidal ci piace, Kolarov vicino, Lautaro non si muove"

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Piero Ausilio parla del mercato dell'Inter e lo fa sottolineando come, al di là delle suggestioni, quella nerazzurra non potrà essere una campagna acquisti all'insegna dei grandi colpi: "Messi? Non c'è niente, non so neanche da dove vengano certe idee - ha detto il ds ai microfoni di Sky Sport - Noi sappiamo cosa dobbiamo fare e prima di tutto dobbiamo concentrarci sulle uscite. Tramite queste finanzieremo le entrate. Le opportunità sono poche e quelle che possiamo cogliere non sono così onerose". Anche Tonali, secondo Ausilio, non è mai stato davvero vicino all'Inter: "Non si può dire di avere in mano un giocatore quando non si è iniziata una trattativa. Ci piaceva, ma le cose stanno come ho detto. Non siamo in grado di fare un investimento di quel tipo. Non era una priorità, le possibilità non ci consentono di investire".

In entrata, dunque, solo affari low cost: "Vidal? Ci piace, questo è sicuro. Al momento però è un giocatore del Barcellona. Se lo lasceranno andare alle giuste condizioni, allora potremmo pensare di prenderlo. Posso confermare anche che stiamo parlando di Kolarov con la Roma, ci sono buone possibilità che arrivi".

Da valutare c'è ancora il futuro di Nainggolan, al quale comunque non chiude le porte: "È un asset dell'Inter e ha ancora due anni di contratto. Oggi si è presentato in ritiro e si è messo a disposizione dell'allenatore e noi lo valuteremo attentamente. Non escludo che possa restare. Ha grandi qualità, è un ottimo giocatore e credo possa migliorare nel rispetto delle regole di comportamento. Avrà delle chance e dovrà essere brave a coglierle".

Dopo aver messo tra gli incedibili Lukaku, poi, Ausilio chiude definitivamente anche il discorso di un possibile addio di Lautaro Martinez: "Il giorno dopo la scadenza della clausola per noi era fuori dal mercato. La questione è chiusa".

Infine una battuta sul rapporto con Conte e sul tanto chiacchierato 'patto' tra il tecnico e la società: "Più che un patto penso che sia venuta fuori un'idea comune sul lavoro. È stato un incontro molto proficuo. È venuta fuori un'idea e una strategia, da parte dell'allenatore, che è stata condivisa dalla dirigenza, ma soprattutto dalla proprietà, che ci ha dato una linea guida importante. Tutto ciò che facciamo è in linea con quanto stabilito".

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