LA TRATTATIVA

Ibra, l'accordo con il Milan non c'è ancora: domani non sarà al raduno

Le parti non hanno ancora trovato un punto d'incontro anche se non sono lontanissime

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L'accordo dell'ultima ora, quello che avrebbe permesso a Ibra di presentarsi al raduno del Milan, non c'è stato. Il campione svedese, dunque, domani non sarà a Milanello. La trattativa ha bisogno di ancora un po' di tempo per essere chiusa, anche se le parti non sono lontane, con Ibrahimovic che parte dalla richiesta di 7 milioni netti e il Milan che è arrivato, con i bonus, a una cifra introno ai 6. Il fatto che la differenza non sia elevata induce comunque all'ottimismo l'ambiente rossonero. 

In giornata ha parlato a Sky anche l'agente dello svedese Mino Raiola: "Domani non sarà al raduno, per il momento. La trattativa sta andando avanti, stiamo parlando, non è solo una questione di soldi, c'entrano anche le convinzioni e lo stile. I matrimoni si fanno in due e io sono ottimista, se si continua a parlare è per trovare delle soluzioni".

Raiola, poi, non ha voluto parlare di Donnarumma; "Non dico niente di Gigio perché so che è una questione sensibile, soprattutto per quanto riguarda i tifosi. Non è il momento di parlarne. Con Bonaventura stiamo valutando da vicino un paio di proposte e credo che in pochi giorni si arriverà a una definizione del suo nuovo club".

Su Pirlo nuovo allenatore della Juve ha aggiunto: "E' una bella sorpresa, anche se sarà difficile visto quanto si viene criticati quando si guida la Juventus. Se allena come giocava non ce ne sarà per nessuno, nemmeno per Guardiola. Bernardeschi? Stiamo parlando, ci stiamo conoscendo, è un ragazzo molto consapevole. Ha capito che da adesso parte una nuova carriera, visto che cambia l'allenatore e il sistema di gioco. Se lui e la Juve valuteranno che è il caso di continuare insieme, ben venga, altrimenti guarderemo da altre parti. De Ligt? Ragazzo e giocatore straordinario. Ora è fermo per l'infortunio ma i bianconeri hanno in mano un tesoro".

Non poteva mancare il capitolo Balotelli: "Era iniziato tutto bene, poi ci sono state queste incomprensioni con Cellino. Mi metto in mezzo anch'io, non mi tiro indietro. Abbiamo scelto la strada del silenzio, il mondo intero ha già una sua opinione su Mario. Va cambiata coi fatti, il Covid certo non ci ha aiutato. Però adesso stiamo parlando con varie squadre per ripartire. Di certo lui non è finito e di attaccanti come lui il calcio ha bisogno come l’acqua. Anche in Italia può avere mercato, stiamo parlando con un paio di squadre».

 

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