L'agente del giocatore ha criticato apertamente la scelta dei francesi: "Avevamo trovato un accordo al ribasso, poi hanno cambiato le carte in tavola..."
Enzo Raiola a ruota libera. L'agente del portiere ha commentato ai microfoni di Sky Sport la scelta del Psg di mettere alla porta Donnarumma: "Dalle parole di Gigio si capisce che il ragazzo è molto dispiaciuto. Siamo esterrefatti da questa decisione: quattro anni di rispetto e grandi risultati... Questi dieci giorni rischiano di cancellare la storia di Gigio con la maglia del Psg".
Poi, il procuratore italiano ha parlato di tutto lo sviluppo della trattativa per il prolungamento del contratto: "La situazione del rinnovo è andata per le lunghe soltanto perché il Psg ha formulato delle richieste diverse dal contratto standard di Gigio, che aveva anche accettato uno stipendio più basso e le condizioni imposte da loro", rivela Raiola. Che poi spiega come Donnarumma stesse così bene a Parigi e nel Psg da decurtarsi lo stipendino pur di rinnovare: "Era contento a Parigi e voleva continuare qui. Poi però son cambiate di nuovo le carte in tavola e ci eravamo promessi di parlarne dopo la finale di Champions. Prima della finale del Mondiale per Club mi hanno detto che le condizioni rimanevano le stesse. In quel momento abbiamo deciso di non rinnovare e l'abbiamo comunicato alla società".
Poi l'arrivo di Chevalier e il conseguente taglio di Gigio, una mossa che né Donnarumma né il suo procuratore si aspettavano: "Non ci aspettavamo quello che è successo negli ultimi 10 giorni: capisco la necessità di prendere un nuovo portiere, ma fare fuori così Gigio è una grandissima mancanza di rispetto. Nei prossimi giorni vedremo anche con i nostri legali questa loro posizione: a livello di immagine, per quello che Gigio ha fatto per questo club, pensiamo che anche noi dovremmo prendere la posizione giusta.
Poi Raiola entra nel merito delle parole di Luis Enrique che si è preso la responsabilità della rottura con Donnarumma a sua detta perché "voleva un portiere con caratteristiche diverse": "Scelta tecnica? Non ci hanno mai detto nulla di ciò. Se si parlava di rinnovo fino a Los Angeles vuol dire che Gigio andava bene pe il progetto. Non credo che l'allenatore cambi idea da un mese all'altro: Gigio doveva essere il portiere del futuro del Psg, poi all'improvviso non era più adatto..."
Consumato lo strappo, Donnarumma lascerà Parigi: ma chi c'è davvero sul capitano della nazionale italiana? "La scelta di non rinnovare il contratto l'abbiamo maturata durante il Mondiale per Club e il Psg ci ha chiesto di non comunicarla. Siamo rimasti in silenzio per rispetto del Psg. Adesso stiamo guardando il mercato che si muove. Sicuramente in Premier ci sono possibilità economiche che possono venire incontro al club. Perché da quello che sento il Psg ha delle richieste un po' esagerate per il cartellino di Gigio. Parlano di rispetto ma sto capendo che il rispetto è puramente economico. Nei prossimi giorni capiremo meglio cosa vogliono".
Sul giocatore è forte il pressing del City. A Manchester infatti ci sarebbero diversi estimatori di Gigio: da Guardiola fino a Haaland, che stima moltissimo il portiere della nazionale affrontato nel maxi girone di Champions nella scorsa stagione. Per poter sferrare l'assalto però, i Citizens dovranno liberarsi di Ederson (su cui è forte il Galatasaray). Anche perché in questa sessione di mercato gli inglesi hanno già investito su un portiere: 35 milioni per riportare James Trafford a casa dal Burnely. In più, il Psg, come rivelato da Raiola, al momento però spara alto sulla valutazione dell'estremo difensore azzurro: 50 milioni di euro. Una cifra che difficilmente qualcuno porterà, visto il contratto in scadenza 2026 e lo strappo ormai pubblico che si è consumato tra i parigini e Gigio. Entro venti giorni il giallo troverà soluzione: quello che è certo è che Donnarumma non vestirà più la maglia del Psg.