La Juve fra Pogba e la tentazione di Zidane. Che fare?

Zizou vuole il francese a Madrid, così come il Real volle Zidane nel 2001. Le altre storie e un suggerimento

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Che a Madrid sognino Pogba con tutte le loro forze è più che naturale perché Florentino Perez, fedele a quelle regola secondo la quale le ballerine debbano essere cambiate di tanto in tanto per rendere sempre e comunque accattivante lo spettacolo, è sempre alla ricerca di nuovi “galacticos”. Ma accostare il “Polpo” al Real e quindi immaginarlo lontano dalla Juve, per la affatto modica somma di 120 milioni di euro, significa anche tirare in ballo le differenti filosofie e strategie che storicamente contraddistinguono i due club.

Perché la “casa blanca” punta sempre ad avere gli oggetti più preziosi della gioielleria, come dimostrano nel tempo gli acquisti dei vari Zidane, Kaka, Cristiano Ronaldo fino ad arrivare nel 2013 a Gareth Bale pagato 100 milioni tondi tondi. Mentre la Juventus - molto più attenta ai bilanci- si è spesso privata dei suoi giocatori più forti per poi rifarsi il look attraverso quanto incassato dalle loro cessioni, come quando nel '96 dopo la vittoriosa Champions di Roma contro l'Ajax, dirottò verso la Premier Vialli e Ravanelli, rispettivamente al Chelsea e al Middlesbourgh, che avrebbe sostituito con attaccanti niente male come Alan Boksic e Christian Vieri.
Ma il colpo indimenticabile rimane quello di Zinedine Zidane, passato nel 2001 proprio al Real Madrid, per l'allora colossale cifra di 150 miliardi di lire, che consentì alla società bianconera di cambiare pelle, divenendo una autentica e vincente macchina da guerra, con gli acquisti, tutti in un colpo solo, di Buffon, Nedved e Thuram.

Da ciò si evince che si può rinunciare ai campioni senza rimetterci dal punto di vista tecnico e dei risultati. Come accaduto anche al Milan che due stagioni dopo aver lasciato partire nel 2009 Kakà -con destinazione il solito Real Madrid- per 64,5 milioni di euro (l'aveva pagato solo 8,5) avrebbe centrato il 18mo scudetto.
Per non parlare dell'Inter che sempre nel 2009, con la cessione di Ibrahimovic al Barcellona, 46 milioni più il cartellino di Eto'o, avrebbe portato alla Pinetina i vari Milito, Thiago Motta, Sneijder e Lucio (oltre al camerunense) e sarebbe stato triplete.
E rovistando nell'album dei ricordi c'è pure il precedente del Cagliari di Gigi Riva che nel 1970 vinse lo scudetto grazie all'apporto di Domenghini, Poli e Gori, appena arrivati nell'isola dall'Inter in cambio di Bobo Boninsegna ritornato all'ovile nerazzurro.

La storia qualcosa deve aver pur insegnato. Ma meglio guardare avanti. Se la Juve vuole ambire a primeggiare in Europa lasci Pogba nei sogni, ma solo nei sogni del Real Madrid.

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