Stamattina Marco Belinelli insieme una selezione di giocatori NBA (Sterling Brown, Kyle Korver, Jonathan Isaac e Anthony Tolliver) e ai rappresentanti di NBPA Michele Roberts - NBPA Executive Director, Sherrie Deans - Executive Director of the NBPA Foundation and NBPA Chief Operating Officer e Matteo Zuretti - Chief of International Relations sono stati ricevuti in udienza privata da Papa Francesco in Vaticano. Il tema dell’incontro è stata la giustizia sociale e il grande impegno di NBPA nel supportare i giocatori soprattutto dalla morte di George Floyd. Emozione per Belinelli: “Io e mia moglie Martina abbiamo avuto l’onore stamattina di incontrare Papa Francesco. E’ stato un momento emozionante e carico di valori. Mi sono presentato al Papa e ho spiegato che ero lì per supportare i miei colleghi nel loro quotidiano impegno negli Stati Uniti ma non solo. Ero lì anche per dimostrare che gli atleti hanno la responsabilità di vivere nella società e cercare di cambiare le cose che non funzionano. Abbiamo un potere mediatico molto forte e dobbiamo usarlo in modo positivo per arrivare anche dove le istutizioni mancano. Il Papa ci ha detto parole importanti: dobbiamo continuare ad essere uniti, ad agire come fratelli e ad essere di esempio per le generazioni più giovani. Non mi scorderò mai di questa esperienza”.
Belinelli, udienza dal Papa in Vaticano
Stamattina Marco Belinelli insieme una selezione di giocatori NBA (Sterling Brown, Kyle Korver, Jonathan Isaac e Anthony Tolliver) e ai rappresentanti di NBPA Michele Roberts - NBPA Executive Director, Sherrie Deans - Executive Director of the NBPA Foundation and NBPA Chief Operating Officer e Matteo Zuretti - Chief of International Relations sono stati ricevuti in udienza privata da Papa Francesco in Vaticano. Il tema dell’incontro è stata la giustizia sociale e il grande impegno di NBPA nel supportare i giocatori soprattutto dalla morte di George Floyd. Emozione per Belinelli: “Io e mia moglie Martina abbiamo avuto l’onore stamattina di incontrare Papa Francesco. E’ stato un momento emozionante e carico di valori. Mi sono presentato al Papa e ho spiegato che ero lì per supportare i miei colleghi nel loro quotidiano impegno negli Stati Uniti ma non solo. Ero lì anche per dimostrare che gli atleti hanno la responsabilità di vivere nella società e cercare di cambiare le cose che non funzionano. Abbiamo un potere mediatico molto forte e dobbiamo usarlo in modo positivo per arrivare anche dove le istutizioni mancano. Il Papa ci ha detto parole importanti: dobbiamo continuare ad essere uniti, ad agire come fratelli e ad essere di esempio per le generazioni più giovani. Non mi scorderò mai di questa esperienza”.