FORMULA 1

Verstappen sfiora la perfezione e manda in confusione la Mercedes, Gasly sente aria di Monza

Il pilota olandese fa il pieno di tifo e di punti iridati nel GP di casa che lo riporta sul tetto del Mondiale alla vigilia del GP d'Italia.

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MAX VERSTAPPEN: VOTO 10 Punteggio massimo per SuperMax, come lo chiamano i suoi adepti, ed inerzia del Mondiale che si sposta di nuovo sull'idolo di casa, letteralmente spinto dalla marea (orange fino... alla noia) sia in qualifica che in gara. Non sarà sempre così ma intanto lo stato di grazia della pinta unica Red Bull è fuori discussione. A proposito: VOTO 4 a SERGIO PEREZ: il weekend del GP dura tre giorni, non solo uno...

LEWIS HAMILTON: VOTO 9

Sarà l'ultimo ad arrendersi, nel caso. Intanto continua a dimostrare una cattiveria agonistica  straordinaria, apparentemente non più sostenuta come necessario da altrettanta lucidità e visione di gara da parte della cabina di regia Mercedes, che prima lo rimanda in pista nel traffico dopo il pit stop e poi lo costringe agli straordinari: giro veloce al giro 72 di 72.

CHARLES LECLERC: VOTO 7

Una scelta tecnica errata in qualifica gli impedisce di schierarsi davanti a Gasly, di fatto regalando al francese il quarto posto. Parte dalla quinta casella e lì chiude appunto, il monegasco, nonostante l'impegno: la Ferrari lo manda all'attacco ma il GP d'Olanda ferrarista è palesemente una gara in difesa, come lo sarà Monza... 

PIERRE GASLY: VOTO 9

Facendo le dovute proporzioni, un weekend "alla Verstappen" per il pilota Alpha Tauri che (ancora una volta) eclissa il "raccomandatissimo" compagno di squadra Tsunoda e si ferma solo alle soglie del podio. Ed ora arriva Monza, la pista del suo primo e fino ad ora unico successo nel Mondiale.  Meriterebbe una nuova chance in un top team: un bel rischio comunque ma... lui ed i suoi diciannove colleghi ne hanno fatto una professione. 

FERNANDO ALONSO: VOTO 7,5

Primo giro all'arrembaggio, poi tutta la corsa con il coltello tra i denti, senza la minima sbavatura. Ha la fama del duro: non è usurpata. Il sorpasso finale a Sainz per il sesto posto è il giusto premio di giornata per il due volte iridato. VOTO 5,5 invece allo stesso CARLOS SAINZ: tutto il weekend un gradino sotto a Leclerc, per sua stessa ammissione "lento, confuso e... infelice". Oltretutto a muro senza spiegazioni sabato nel mini-catino di Hugenholtz (curva 3).

VALTTERI BOTTAS: VOTO 6

Raggiunge il podio al termine della solita prova costellata di punti interrogativi: si arrende senza fare troppa resistenza a Verstappen, chiede via radio perché gli abbiano cambiato gli pneumatici nel finale, poi mette a segno il giro veloce più privo di senso della storia del Mondiale (prima che Hamilton ci metta una pezza). Ma è più nel pallone lui oppure la Mercedes? Il "caso" lo ha certamente creato Stoccarda, destabilizzandolo. Certo, Valtteri ci mette del suo ogni maledetta domenica.

ANTONIO GIOVINAZZI: VOTO 5,5

Compromette (anzi, vanifica) la performance delle qualifiche con un primo giro da incubo (anzi, un primo chilometro). Poi è anche sfortunato, causa foratura. Non ci voleva, viste le premesse del sabato appunto e la... fila di candidati a prendere il suo posto in Alfa Romeo. Non ne fa parte ROBERT KUBICA (VOTO 6,5) che si fa trovare pronto e porta diligentemente al traguardo la C41 lasciata libera una tantum da Kimi Raikkonen: non gli si poteva chiedere di più.

  

 

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