PAGELLE DA MONTECARLO

Verstappen confuso e felice, Leclerc una carezza e un pugno alla Ferrari ma Sainz è più "smart"

Il settimo appuntamento del Mondiale si chiude con un bilancio favorevole ai Tori, nel giorno della grande occasione mancata Ferrari.

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SERGIO PEREZ: VOTO 10 Il weekend perfetto: più veloce di Verstappen dal venerdì mattina al tardo pomeriggio della domenica, terzo nel Mondiale a sei punti da Leclerc. Il messicano apparecchia a Montecarlo una tre giorni da sogno che archivia le amarezze catalane e gli regala un sogno. A quando il risveglio? Sì perché il Principato è - più spesso che no - terra di fugaci illusioni. Lui intanto timbra il cartellino della vittoria stagionale, una sorta di libera uscita nel giorno - non dimentichiamolo - in cui a Capitan Max bastava tenersi dietro la Ferrari di Leclerc.

CHARLES LECLERC: VOTO 8,5

La pioggia, gli incidenti, il box, Montecarlo insomma mandano all'aria alla domenica pomeriggio un fine settimana che aveva rasentato la perfezione. Come sette giorni prima a Barcellona. Charles però si riveste a fine gara di spirito zenn, mixando nelle dosi corrette rabbia e lucidità, delusione e senso di appartenenza (alla Ferrari). Il fiato di Perez sul collo non gli toglierà di certo il sonno ma perde tre punti da Verstappen a termine di una domenica da potenziale controsorpasso in classifica.

LEWIS HAMILTON: VOTO 5

Cambia casco e umore un numero imprecisato di volte nella tre giorni del Principato e (nostalgia dei vecchi tempi?) passa mezzo GP a studiare da vicino il retrotreno della Alpine di Alonso. D'altra parte se non metti la freccia su Gasly ad Imola come puoi pensare di scavalcare Fernando tra i guardrails di Montecarlo?

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CARLOS SAINZ: VOTO 7,5

Difende ad oltranza le proprie ambizioni iridate e dal suo punto di vista fa bene. È parecchio "smart" e convincente, quando declina l'offerta di un nuovo treno di intermedie, pretendendo subito le slick. Egoista come si conviene ma molto meno uomo-squadra di Leclerc e con trentatré punti in meno di lui nel Mondiale, uno solo in più di Russell.

MAX VERSTAPPEN: VOTO 7

Tiene a bada i bollenti spiriti ed allunga in classifica su Leclerc in un raro - per non dire rarissimo - weekend di scarsa vena, rispetto allo standard abituale. Tanto basta per lasciare Montecarlo con un mezzo sorriso per lo... scampato pericolo: quello di Leclerc e quello del reclamo ferrarista di fine gara per il presunto "sfuoramento" delle due Red Bull a sinistra della linea gialla alla fine della corsia box.

LANDO NORRIS: VOTO 6,5

Firma il giro più veloce della gara e conferma con il sesto posto finale che quella del Principato è una delle sue "piste" preferite. Non basta per elevarsi alle vette del 2021 (terzo gradino del podio) ma Lando eclissa per l'ennesima volta DANIEL RICCIARDO (VOTO 4), ancora una volta autore di una prova incolore.

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MICK SCHUMACHER: VOTO 4,5

Se la cava senza un graffio dall'incidente alle Piscine, uscendo tutto intero da un incidente che spezza in due la sua Haas. Il tedesco sta affrontando il momento più complicato della sua ancor giovane carriera nel Mondiale. È come sospeso in una terra di mezzo, ancora a caccia dei suoi primi punti iridati ma soprattutto di una collocazione precisa nella massima formula. Subito dopo aver espresso sollievo per l'incolumità del suo pilota però Guenther Steiner ha sottolineato la sua contrarietà per il nuovo incidente di Mick, a questo punto sotto esame. Una lunga estate con pochi margini d'errore lo attende.

GEORGE RUSSELL: VOTO 8

Sette Gran Premi su sette nella top five della classifica valgono il quarto posto nel Mondiale ed al tempo stesso qualche recriminazione sulle ambizioni che il pilota inglese avrebbe potuto coltivare al volante di una Mercedes... d'altri tempi. A Montecarlo non mette una ruota fuori traiettoria per tutto il weekend, prova perfino ad agganciare il quartetto di testa, poi deve accontentarsi.  

FERNANDO ALONSO: VOTO 6,5

Combatte per mezzo GP con una monoposto-lumaca ma non molla un centimetro e la porta a casa in settima posizione, racimolando sei punti in sol colpo, vale a dire due più di quelli messi insieme tra Sakhir e Barcellona. Chi la dura la vince... si fa per dire. 

 

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