Giro d'orizzonte del Team Principal delle Rosse alla vigilia della ripresa del Mondiale dopo il break di mezza estate
di Stefano Gatti© Getty Images
Poco disposto a perdersi nelle manchevolezze rosse della prima parte del Mondiale, proiettato sulla prossima stagione (anzi sulle prossime) ma con le migliori intenzioni di spremere il massimo da quella in corso, convinto che le basi della Ferrari che verrà facciano già parte dell'attuale organico di Maranello, casomai da integrare con forze fresche. Questa, beninteso in estrema sintesi, la visione di Frederic Vasseur in avvicinamento al Gran Premio d'Olanda che segna in buona sostanza l'inizio del girone di ritorno del Mondiale. A quasi otto mesi dal suo ingresso a Maranello, il Team Principal e General Manager delle Rosse scommette già sul 2024 ma fissa davanti alla stampa italiana e internazionale una missione titolo verosimilmente a medio-lungo termine.
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Intanto però il tempo scorre veloce e il cronometro... ancora di più. L'appuntamento-chiave del Gran Premio d'Italia bussa alle porte e non ammette una performance meno che eccellente davanti al pubblico di casa, che attende il primo contatto 2023 con l'oggetto del proprio desiderio sportivo dopo la cancellazione della tappa imolese del Mondiale la scorsa primavera. Più prosaicamente, ci sono anche altre questioni da chiudere in tempi ragionevolmente brevi: come ad esempio i recenti "mal di pancia" di Carlos Sainz che - da pilota giustamente ambizioso - è comprensibilmente attratto dalle sirene" Audi. Iniziamo proprio da qui.
"Siamo completamente allineati con Carlos e il suo management. Riceviamo sempre le stesse domande e diamo sempre le stesse risposte! Abbiamo molto tempo a disposizione per confrontarci, abbiamo davanti altri diciotto mesi di contratto davanti a noi. Da entrambe le parti vogliamo iniziare il prossimo campionato con una situazione definita e questo significa che dovremo prendere delle decisioni prima della fine della stagione”.
"I risultati fin qui ottenuti non sono stati all'altezza delle nostre aspettative. Ci sono stati troppi alti e bassi nella prima parte del campionato. La parte più difficile del nostro lavoro è sempre quella di capire cosa è andato bene e identificare i motivi che ci hanno portato a non ottenere i risultati sperati. Stiamo cercando di trovare quegli ultimi due decimi che oggi ci mancano e abbiamo avviato una campagna di nove assunzioni, anzi abbiamo già apportato diversi cambiamenti alla struttura interna. È un processo molto lungo: Qualcuno entrerà in azienda nel giro di un paio di mesi, altri a partire dal primo gennaio 2024 e altri ancora la prossima estate. Qualcuno addirittura all'inizio del 2025. Stiamo quindi parlando di uno scenario che porterà risultati tra molto tempo. Ma è anche vero che bisogna pur cominciare, viceversa non arriverai mai al tuo obiettivo. Per vedere i risultati di queste scelte bisognerà inevitabilmente attendere due o tre anni, ma non ho mai detto che dobbiamo attendere l'arrivo di queste nuove persone per vedere un miglioramento: ho molta fiducia in coloro che oggi operano all’interno della squadra. Dobbiamo migliorare, lo sappiamo bene, ma credo sia possibile fare dei passi avanti anche con lo staff attuale e anzi continueremo a mantenere lo stesso approccio, lo stesso desiderio di crescere e di reclutare nuovo personale”.
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"Siamo nel gruppo che insegue la Red Bull. A volte in qualifica ce la siamo giocata anche con loro, ma in gara non è mai stato possibile fino ad ora. Noi, Mercedes, Aston Martin, McLaren, a volte anche Alpine, possiamo contenderci la prima fila. Nella situazione attuale sarebbe sbagliato fare troppe previsioni, a partire da Zandvoort e Monza. Non si tratta solo del layout delle piste, ma anche della gestione dei weekend, della preparazione, del setup e del contributo dei piloti: sono tutti aspetti che fanno una grande differenza. Al momento c’è un grande gap con Mercedes in termini di punti (per la precisione 56, ma in mezzo c'è pure Aston Martin, ndr). Nella prima parte del Mondiale abbiamo lasciato per strada diverse opportunità. Così ora ci serve uno scenario favorevole per poter progettare la rimonta sulla Mercedes”.
“Per vedere i risultati di queste scelte bisognerà inevitabilmente attendere due o tre anni, ma non ho mai detto che dobbiamo attendere l'arrivo di queste nuove persone per vedere un miglioramento. Credo sia possibile fare dei passi avanti anche con lo staff attuale, e più in generale il reclutamento è un processo che non ha mai fine, non si esaurisce dopo aver ingaggiato cinque o dieci persone. Nella vita di ogni squadra si cerca costantemente di migliorare in ogni area, e anche dopo che queste nuove persone si uniranno alla squadra, continueremo a mantenere lo stesso approccio, lo stesso desiderio di crescere e di reclutare nuovo personale”.