Lo spagnolo concorda con Verstappen sul contributo Mercedes ai successi di Hamilton ma avverte entrambi: "Nel 2021 obiettivo vittoria".
di Stefano Gatti
"Con la Mercedes il novanta per cento di noi sarebbe in grado di vincere": il dibattito sul peso della Freccia d'Argento (Nera, quest'anno) nei successi di Lewis Hamilton lo ha aperto nelle scorse settimane Max Verstappen. In un'intervista al quotidiano spagnolo Marca Fernando Alonso concorda con il pilota olandese ma lo fa in modo più soft: da campione del mondo a campione del mondo.
Fernando Alonso Vs. Lewis Hamilton: i loro precedenti non sono dei migliori ma si tratta di tanti anni fa, ormai. McLaren 2007, quando l'asturiano approdò da bicampione del mondo in carica (2005 e 2006 con Renault) in un team che il "primo" Hamilton aveva già in qualche modo stregato e sul quale già puntava più o meno tutto. Il futuro eptacampione ne era consapevole ed il "cortocircuito" interno (complice la spy story) finì per produrre danni gravissimi, consegnando a Kimi Raikkonen l'ultimo titolo iridato messo a segno da un pilota della Ferrari. Ma sono appunto trascorsi tredici anni, è tutto diverso: oggi Hamilton ed Alonso si "annusano" da campioni. È quindi la classica "carezza in un pugno" (per dirla con Adriano Celentano) quella che l'ex ferrarista riserva al campione from Stevenage.
"Okay, Hamilton guida una macchina superiore, ma sta comunque davanti al suo compagno di squadra. Devi sempre dimostrartene all'altezza. non puoi permetterti di sbagliare un Gran Premio, essere sempre al massimo della forma. Anch'io penso che molti di noi vincerebbero un GP con la Mercedes ed anche il titolo. Questo nulla toglie a Lewis: lui è comunque un passo avanti".
"Quanto è importante la macchina? Cosa significa trovarsi al posto giusto nel momento giusto? È molto importante. Questa è la Formula Uno ed è sempre stato così. Però, quando ti trovi nel posto giusto al momento giusto, sei obbligato a vincere e Lewis lo fa meglio di chiunque altro".
Miglior tempo nello... Young Drivers Test che ha seguito il Gp di Abu Dhabi, di fatto chiudendo le operazioni in pista del 2020, Alonso ha le idee chiare sugli obiettivi suoi e della Renault (anzi, Alpine F1 Team) per la prossima stagione.
"Speriamo di poter lottare presto con Hamilton. Non l'anno prossimo, ma presto. Da parte mia, non ho preoccupazioni particolari riguardo il mio ritorno. Credo di non essere mai stato così maturo. I test fisici dicono che sono preparato come dieci anni fa. Ho analizzato il modo in cui guidavo in passato per correggerne i difetti. La velocità è rimasta intatta e l'esperienza che ho accumulato partecipando alla 500 Miglia di Indianapolis ed alla 24 Ore di Le Mans mi tornerà utilissima nei Gran Premi".
"Cosa mi può far paura? Beh, forse il calendario da ventitrè gare. Sarà pesante, vuol dire avere sì e no una ventina di giorni liberi all'anno"
"La Renault è salita tre volte sul podio quest'anno (due volte con Ricciardo, una con Ocon, ndr). Vorrei migliorare questa cifra. Anzi l'anno prossimo vorrei qualcosa di più".
Insomma, la missione di Alonso per il 2021 è... dire trentatrè, visto che il suo ultimo successo in una prova del Mondiale (il 32esimo, appunto) risale al GP di Spagna del 12 maggio 2013: sette anni e sette mesi fa, al volante della Ferrari. Per il 2022 - è la naturale conseguenza dei pensieri di Fernando - l'obiettivo sembra proprio essere lottare per il titolo. E, se su Hamilton lo spagnolo e Verstappen possono anche essere d'accordo, sul ruolo di anti-Lewis le opinioni (aggiungiamoci quelle di Charles Leclerc) divergono parecchio...!