FORMULA 1

Ricciardo, l'"orange" che non ti aspetti. Hamilton e Verstappen si annullano, Ferrari da "vorrei ma non posso"

Il quattordicesimo appuntamento del Mondiale rilancia le azioni del vincitore australiano  rimanda  Sochi Hamilton, Vertappen e la Ferari.  

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MAX VERSTAPPEN: VOTO 4 Lascia Monza con due punti in più di Hamilton ma avrebbero potuto essere ancora di più al termine di un weekend che sulla carta sorrideva alla Mercedes. La Direzione di gara gli attribuisce la responsabilità della resa dei conti della Prima Variante. Evitando (in mondovisione) di sincerarsi delle condizioni del rivale non si attira troppe simpatie e parlando di "pari e patta" con analogo atteggiamento del rivale a Silverstone ci si pone sullo stesso piano. Quindi no. Vettel che accosta e aspetta il "thumbs up" di Norris a Spa era un esempio da seguire.

DANIEL RICCIARDO: VOTO 10

Tredici Gran Premi a patire Norris, poi arriva Monza ed il "nostro" si incarica di piazzare il primo colpo vincente McLaren da nove anni a questa parte. In alto i calici, Daniel, anzi lo stivaletto! Come sempre, il difficile sarà confermarsi. Intanto il "nostro" porta a casa la coppa e mette qualche puntino sulle "i anche in chiave futuro e mercato piloti.

LEWIS HAMILTON: VOTO 4

Compromette il suo weekend monzese sbagliando la partenza del GP Sprint, poi tende la trappola al rivale nella corsa al titolo alla Prima Variante ma per una volta fa male i suoi calcoli. Cambia poco o nulla in vista del rush finale ma Monza resta un'occasione persa e - si sa - quest'anno ogni lasciata è persa. Se sarà titolo numero otto, sarà vinto con il fiatone. 

CHARLES LECLERC: VOTO 8

Dentro il weekend ferrarista dichiaratamente da "vorrei ma non posso" di Monza il monegasco lucida l'argenteria con il piglio del campione ma le armi spuntate, appunto Resta agganciato al gruppo che conta ma è proprio la bagarre da DRS aperto a penalizzare la sua performance, comunque impeccabile. Scava un piccolo solco con il compagno di squadra ma è ben magra consolazione. Insomma, le contraddizioni rosse di questo Mondiale non finiscono mai.

 LANDO NORRIS: VOTO 7

Vale il discorso inverso a quello fatto per Ricciardo. Sembrava lui il predestinato a rilanciare alla grande la McLaren ma, guardando tra le pieghe della stagione in corso, non sono poche le zone d'ombra di questo diamante ancor un po' grezzo. Intanto però quarto nel Mondiale a nove soli punti da Bottas.

VALTTERI BOTTAS: VOTO 7

Salva a modo suo il weekend della Mercedes portando il suo contributo di punti alla causa tedesca nel Mondiale Costruttori. Per il resto, Monza conferma che, anche quando si presenta la rara occasione di correre libero e brillare, l'unico superpotere di Valtteri è l'invisibilità. Nel finale del GP avrebbe dovuto provare ad essere più incisivo ed a "sporcare" la domenica magica della McLaren. E non vale il dicorso della scarsa motivazione per i colori sociali ormai sbiaditi. Dietrologia.

ANTONIO GIOVINAZZI: VOTO 5

Come il weekend prima a Zandvoort, fa tutto bene al sabato e tutto male alla domenica ed ancora una volta nelle primissime battute del GP. Come dire lucidità e freddezza da registrare. Inutile parlare di picchi di competitività e di errori domenicali legati all'ansia da futuro (Alfa) incerto. La partita si gioca su ben altri fronti, da questo punto di vista. Un bene o un male?

CARLOS SAINZ: VOTO 5 

"Stecca" in buona sostanza la sua prima Monza rossa - terzo incidente del sabato negli ultimi quattro GP di un'estate piuttosto "fallosa" - e resta tutto il weekend un gradino sotto a Leclerc, con il quale mantiene il contatto nella classifica generale. Il monegasco però gode tuttora di uno smalto diverso, a nostro parere destinato a fare la differenza se e quando lui e Carlos avranno a disposizione una Ferrari da podio alto. Nel frattempo - parlando terra terra - urge darsi una mossa.

 

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