Il leader della generale firma la pole a Spielberg dopo la bandiera rossa per gli incidenti Mercedes e la penalizzazione del compagno di squadra
di Stefano Gatti© Getty Images
Con un colpo di reni all'ultimo secondo delle qualifiche, Max Verstappen mette a segno una straordinaria pole position per la Sprint Race del GP d'Austria, bruciando le Ferrari di Charles Leclerc (+0.029) e Carlos Sainz (+0.082). Subito dietro allo spagnolo nella classifica finale Sergio Perez ma in serata al messicano - ammesso alla fase finale delle qualifiche dopo aver oltrepassato i limiti della pista nel Q2 - sono stati cancellati tutti tempi segnati nel Q3, oltre a quello incriminato nel Q2. Sergio prenderà quindi il via dalla settima fila. La fase decisiva delle prove ufficiali è stata interrotta due volte a causa degli incidenti che hanno coinvolto a pochi minuti di distanza Lewis Hamilton e George Russell (entrambi incolumi).
I due piloti Mercedes (Lewis contro le barriere alla curva otto, George alla dieci) scatteranno dalla rispettivamente dalla quinta e dalla seconda fila nella Sprint Race in programma al Red Bull Ring alle sedici e trenta di sabato pomeriggio, alla vigilia del GP vero e proprio. Il sette volte iridato troverà al suo fianco Pierre Gasly (Alpha Tautri), vale a dire il pilota che avrebbe dovuto accedere al Q3 se Perez fosse stato penalizzato rapidamente), il suo giovane compagno di squadra al fianco della Ferrari numero 55 di Sainz, dopo essersela cavata con una reprimenda da parte della Direzione Gara per aver attraversato la pista - dopo il suo incidente - senza autorizzazione dei Commissari di pista ed in regime di bandiera rossa.
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Nella resa dei conti finale delle qualifiche, i ferraristi erano riusciti ad issarsi al primo ed al secondo posto della classifica (con Leclerc in pole) ma la prima fila tutta rossa ha avuto vita brevissima: una manciata di secondi, perché Verstappen (che non si era migliorato nei primi due settori) ha fatto una magia nel tratto finale di Spielberg, riprendendosi (definitivamente) il vertice della classifica. Verstappen e Leclerc quindi in prima fila, Sainz e Russell in seconda.
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Dalla terza fila dello schieramento prenderanno il via Esteban Ocon (Alpine) e Kevin Magnussen (Haas), seguiti in quarta dai rispettivi compagni di squadra, ma ad ordine invertito: Mick Schumacher sul lato interno, Fernando Alonso su quello esterno.
Ad aprire la seconda metà dello schieramento di partenza è Alexander Albon, autore di una grande performance con una Williams aggiornata e molto migliorata nella performance (a Silverstone era stato Nicholas Latifi a brillare in qualifica), oltretutto a soli cinque giorni - il pilota inglese di origini thailandesi - dal suo passaggio all'ospedale di Coventry subito dopo l'incidente multiplo al primo via del GP d'Inghilterra. Al suo fianco in sesta fila Valtteri Bottas con l'Alfa Romeo. Settima fila per il retrocesso Perez e per il giapponese Yuki Tsunoda (Alpha Tauri).
Non altrettanto brillante l'altro protagonista sfortunato del GP d'Inghilterra di domenica scorsa Guanyu Zhou, che sarà al via dalla Sprint Race austriaca dalla nona fila in compagnia di Lance Stroll con la migliore (il che è tutto dire) delle Aston Martin, visto che Sebastian Vettel chiude la classifica. Al quattro volte iridato viene tolto (per track limits, al solito) il suo miglior tempo nel Q1, anche se non avrebbe fatto una gran differenza per lui e per il team che da un paio di GP ha messo in pista una AMR22 migliorata in versione gara ma ancora... ai blocchi di partenza in configurazione qualifica.
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Qualifiche senza infamia ma soprattutto senza lode per McLaren: quindicesimo e sedicesimo tempo per Lando Norris e Daniel Ricciardo. A differenza dell'australiano, il suo compagno di squadra inglese accede al Q2 ma alla fine la sostanza non cambia. L'orange che corre (e che accende di tifo e fumogeni le tribune di Spielberg) è sempre e solo quello del popolo di Max Verstappen!
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