Il neopilota dell'Alfa Romeo è il "campione" dei GP da qualifica (e su distanza ridotta) sperimentati nel corso della stagione
di Stefano Gatti
Parafrasando molto liberamente il titolo di un fim del 1997 con Kevin Costner nel ruolo di protagonista, Valtteri Bottas è... "l'uomo del giorno prima" del Mondiale chiuso lo scorso 12 dicembre ad Abu Dhabi. Il finlandese infatti ha vinto due delle tre Sprint Qualifying Races sperimentali e - applicando ai miniGP andati in scena alla vigilia di duelli "veri" di Silverstone, Monza e San Paolo il sistema di punteggio della domenica - il buon Valtteri sarebbe in testa alla classifica generale di un ipotetico Mondiale in formato mignon, davanti ai due mattatori del Mondiale Verstappen e ad Hamilton!
Eh già, chi lo avrebbe mai detto? Il pilota con più "sprint" del 2021 non è stato il neocampione Verstappen e nemmeno il suo più acerrimo rivale Hamilton ma il compagno di squadra finlandese. Stiamo parlando di quanto si evince dalla classifica particolare delle tre Sprint Qualifying Races che hanno determinato la griglia di partenza dei GP di Inghilterra, Italia e Brasile e che hanno assegnato una razione ridotta ma comunque importante di punti iridati: tre al primo classificato di miniGP sulla distanza di un terzo circa delle gare domenicali, due al secondo, uno al terzo. Tanto per dire, Verstappen ne ha conquistati sette, Hamilton soltanto due ed a fine anno la differenza l'hanno fatta. Eccome, se l'hanno fatta! Qui però non vogliamo tornare per l'ennesima volta sui risvolti delle supersfida del 2021. Vogliamo invece proporvi un divertissement, un gioco leggero e natalizio, fine a se stesso e mirato a... dare a Bottas quel che è di Bottas.
Terzo in quello inaugurale di Silverstone alle spalle di Max e Lewis, Valtteri si è... ribellato al suo destino di eterno secondo (anzi in questo caso terzo), spalla oppur ancora vittima designata di "quei due là...", aggiudicandosi i GP "Mickey Mouse" (per citare le brevi e spettacolari PS nei parchi inglesi del RAC Rally del tempo che fu) di Monza e San Paolo. Anche se poi - per tornare... alla normalità - il "77" non ha raccolto alla domenica quanto seminato il sabato. Alla fine comunque Valtteri ha totalizato sette "mini-punti": gli stessi di Verstappen (che però ha vinto solo una volta) e cinque in più di Hamilton. Le briciole (un punto a testa) se le sono spartite Daniel Ricciardo (terzo a Monza) e Carlos Sainz (terzo a San Paolo). Per l'australiano, in particolare, un exploit che ha fatto da trampolino di lancio per vincere ventiquattr'ore dopo il Gran Premio d'Italia!
Cosa succede però se - ecco il nostro gioco - alle Sprint Qualifying Races applichiamo appunto il punteggio ufficiale (quello della domenica), incluso il punto-bonus per il giro veloce in gara? Beh, succede l'impensabile... O meglio, l'impossibile diventa possibile. Tradotto: Bottas campione del mini-Mondiale da tre gare sprint con 65 punti, due in più di Verstappen che raggiunge quota 63 ma solo grazie ai giri veloci di Monza e San Paolo ed Hamilton solo terzo a quota 39 (con punto-bonus nella sua Silverstone). Lando Norris e Charles Leclerc - quarto e quinto a quota 30 e 26 - completano il quintetto di piloti a punti in tutti e tre gli episodi. Due sole volte vanno invece a punti Daniel Ricciardo e Carlos Sainz: 23 punti per il pilota della McLaren, 21 per il ferrarista, che precede Sergio Perez. Da notare che - a livello Costruttori, Mercedes si conferma campione con 104 punti contro gli 81 della Red Bull mentre al terzo posto c'è il sorpasso McLaren ai danni della Ferrari: 53 punti a 47. A titolo di curiosità finale, l'exploit negativo di Pierre Gasly: unico pilota (nell'arco dei tre esperimenti) ad essere costretto all'abbandono: al primo giro della tappa monzese, contro le barriere alla Curva Grande a causa dell'ala anteriore danneggiata allo scatto al semaforo da un contatto con la MCL35M di Ricciardo.
Per chiudere, se nella pellicola citata all'inizio ("L'uomo del giorno dopo") Kevin Costner interpretava il ruolo di postino nella sceneggiatura di un ipotetico e fosco futuro post-disastro globale, nel Mondialino Sprint di Formula Uno Valtteri Bottas - pur brillando al sabato - non è poi riuscito a "recapitare" grandi performances domenicali. Storia vecchia, verrebbe da dire. Chissà però che il finlandese non trovi nei prossimi giorni o nelle prossime settimane una ghiotta sorpresa con tanto di "timbro" Mercedes... nel caso l'orgoglio ferito spinga davvero Lewis Hamilton a mettere clamorosamente fine alla sua carriera nel Mondiale. Ma qui usciamo dalla sfera del gioco, perché la faccenda si farebbe maledettamente seria!