FORMULA UNO IN ALLARME

McLaren taglia il personale, pandemia e budget cap minacciano la Formula Uno

Le conseguenze della pandemia sull'economia mondiale e il Budget Cap 2021-2025 minacciano la Formula Uno

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McLaren ha annunciato un piano di ristrutturazione aziendale che comprende il taglio di milleduecento posizioni lavorative, oltre un quarto del totale, con effetti significativi sul team di Formula Uno, che potrebbe perdere un settantina circa dei propri ottocento dopendenti. E se il piano della McLaren è già (dolorosa) realtà, a breve potrebbe esserci conseguenze anche su altre squadre che prendono parte al Mondiale. 

"Siamo estremamente dispiaciuti per l'impatto che il nostro piano di ristrutturazione avrà sul nostro personale, che sarà significativo anche sulle dimensioni della nostra squadra di Formula Uno. Abbiamo in ogni modo provato ad evitare questi provvedimenti, con azioni di riduzione dei costi operativi in tutti i rami della nostra attività, ma alla fine non ci è rimasta altra scelta all'infuori del ridimensionamento della forza-lavoro".

Sono le parole con le quali Paul Walsh, presidente di McLaren Group, ha svelato alcuni dettagli del piano di ristrutturazione varato dall'azienda che costruisce le supercar targate McLaren appunto e si occupa di ricerca tecnologica, e della quale fa parte anche la storica scuderia di Formula Uno che quest'anno schiera Lando Norris ed il ferrarista prossimo venturo Carlos Sainz Jr. Due le ragioni che hanno portato a misure di contenimento dei costi destinate ad interessare anche altre squadre iscritte al Mondiale: la crisi legata alla pandemia ed alle sue conseguenze sull'economia globale e, relativamente alla Formula Uno, l'introduzione del Budget Cap, il tetto di spesa per il quinquennio 2021-2025 che comporterà un abbassamento del budget da 175 a 145 milioni di dollari per l'anno prossimo, a 140 per il 2022, a 135 per i tre anni successivi, fino al 2025. Nei giorni scorsi proprio Zak Brown, AD di McLaren Racing, si era espresso per una riduzione del budget annuale fino a 100 milioni di euro.

La strada aperta da McLaren rischia ora concretamente di essere seguita da altre Case e da altre scuderie, ma le soluzioni scelte non saranno necessariamente le stesse. Il quadro generale d ella crisi era stato tracciato la scorsa settimana anche da Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, che aveva espresso la propria preocupazione riguardo alle conseguenze che il Budget Cap avrebbe avuto su investimenti già pianificati, chiamando in causa la responsabilità della Ferrari stessa sia nei confronti dei propri dipendenti a rischio esubero, sia riguardo al mantenimento del dna sportivo di Maranello. Considerazioni che porterebbero alla possibilità di allargare gli orizzonti ad altre specialità ed a nuovi progetti, ad iniziare dalla 500 Miglia di Indianapolis

Segnali di  forte preoccupazione vengono anche dalla Renault, con l'eventualità di un taglio di ottomila posti di lavoro e la chiusura di alcune fabbriche. inevitabile che a risentirne sia l'impegno sportivo e quello nel Mondiale di Formula Uno in particolare. A salvare la squadra che prende parte al Mondiale con Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon potrebbero essere i capitali russi di Dmitry Mazepin, che che già in passato aveva tentato un'operazione simile con la Force India (oggi Racing Point, dal 2021 Aston Martin), perdendo poi quella "battaglia" con il magnate canadese Lawrence Stroll. Automatico penare che, a quel punto, cosiccomeavvenuto per Lance Stroll nel cas della Force India/Racing Point, allo stesso modo Mazepin potrebbe lanciare nel Mondiale suo figlio Nikita, attualmente impegnato in Formula 2, con risultati non esattamente memorabili.,

  

 

 

 

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