Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

GRAN PREMIO ABU DHABI F.1

L'ultimo acuto è di Verstappen: Mercedes surclassate ma Bottas è vicecampione

Max Verstappen chiude il Mondiale conquistando ad Abu Dhabi il suo secondo successo stagionale davanti alla coppia Mercedes Bottas-Hamilton.

di Stefano Gatti
13 Dic 2020 - 19:01

Non c'è storia ad Abu Dhabi. Dopo aver negato alla Mercedes l'en-plein stagionale delle pole position, Max Verstappen domina indisturbato dal semaforo rosso alla bandiera a scacchi l'ultimo GP stagionale. Alle spalle del pilota olandese un... irriconoscibile Lewis Hamilton "scorta" fino al traguardo Valtteri Bottas ed il finlandese chiude così il Mondiale da vicecampione. Alexander Albon quarto davanti a Norris e Sainz: McLaren supera Racing Point per il terzo posto tra i Costruttori. Ferrari impalpabile: Leclerc e Vettel chiudono tredicesimo e quattordicesimo.

Il Gran Premio più lineare, scontato e... noioso dell'intero anno regala a Max Verstappen il secondo successo venti-venti davanti a Valtteri Bottas che però ad Abu Dhabi salva il secondo posto nella classifica generale (223 a 214) sull'olandese grazie anche alla non-belligeranza di Lewis Hamilton. Al rientro dalla quarantena post-Covid e (come da lui stesso dichiarato a fine gara) ancora lontano dalla forma ideale, il Re Nero non va di là di un terzo posto che sarebbe da festeggiare con i fuochi artificiali per tutti ma non per lui, al capitolo finale di una stagione che gli ha portato il settimo titolo iridato. Impeccabile fin dal via in pole position, Verstappen ha anticipato al decimo dei 55 giri in programma - come i suoi diretti inseguitori - l'unica sosta ai box prevista, in regime di Virtual Safety Car (poi diventata neutralizzazione a tutti gli effetti) per spostare la Racing Point di Sergio Perez. Scelta inspiegabilmente scartata dalla Ferrari che chiude l'ultimo GP grossomodo dove l'aveva iniziato: vale a dire fuori dalla top ten, però con... l'aggravante del doppiaggio delle due SF1000 da parte dei leaders. Nulla tra l'altro sta ad indicare che una strategia allineata a quella di chi avrebbe poi chiuso in zona punti avrebbe portato grandi differenze nella classifica di Charles Leclerc e di Sebastian Vettel. Il tedesco  svolge da professionista quale lui è l'ultimo compitino con il grembiule rosso addosso. Conduce insomma in porto con una prestazione in linea con il resto del 2020 (appena addolcita dalla circostanza malinconica) una militanza rossa della durata di sei anni, impreziosita da 14 vittorie (su 115 GP) e contraddistinta da due secondi posti consecutivi nel Mondiale Piloti (2017 e 2018) che possono essere letti al tempo stesso come grandi risultati ed altrettanto grandi rimpianti.

La sosta ai box a nemmeno un quarto di gara provoca un po'di sofferenza-pneumatici nel finale, ma generalizzata e quindi largamente ininfluente sulla distribuzione finale dei pani e dei pesci. (leggi: punti iridati). Solo Hamilton, alle prese appunto con la performance più sofferta dell'intero 2020, deve allungare qualche occhiata più del solito negli specchietti della sua W11 per controllare il ritorno di Alexander Albon che deve però accontentarsi della quarta piazza finale, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima apparizione sulla Red Bull al fianco di Verstappen. Ad Abu Dhabi l'olandese mette a segno il secondo successo stagionale dopo quello nel GP del 70esimo anniversario lo scorso 9 agosto a Silverstone (due come quelli di Bottas, vincitore del GP d'Austria che ha aperto il Mondiale "pandemico" e poi di quello di Russia, uno degli appuntamenti prediletti del finnico). Verstappen va così in doppia cifra ed il decimo successo gli permette di agganciare nella classifica all-time nientemeno che James Hunt, Ronnie Peterson, Jody Scheckter e Gerhard Berger, lasciando la compagnia di Mark Webber e dello stesso Bottas!

L'uscita di scena prematura di Perez - "Checo" sarà l'unico pilota non classificato del GP - impedisce alla Racing Point (Aston Martin dal 2021) di difendere efficacemente il proprio terzo posto tra i Costruttori dall'attacco nella McLaren. Una prova solida e priva di errori da parte di Lando Norris e Carlos Sainz permette agli "orange" di strappare appunto alle cosiddette "Mercedes rosa" il terzo gradino del podio: 202 punti a 195. E questo "grazie" anche alla giornata di scarsa vena di Lance Stroll che, non va oltre il punticino del decimo posto, oltretutto dopo aver ceduto all'ultimo giro la nona piazza a Esteban Ocon con la Renault che dal prossimo GP d'Australia diventerà Alpine F1 Team. Da parte sua Daniel Ricciardo ritarda più di tutti il pit stop e chiude il GP di Abu Dhabi al settimo posto al volante dell'altra RS20 francese, piazzamento che (nemmeno con il punto in più del giro veloce in gara) consente però all'australiano di strappare a Perez il quarto posto finale: 125 punti per il messicano, 119 per Daniel. Riesce invece a Carlos Sainz l'operazione sorpasso nei confronti del suo prossimo compagno di squadra Leclerc e con lui "salta" il monegasco anche Alexander Albon: 105 punti ex-aequo per lo spagnolo ed il britannico, 98 per Leclerc il quale - causa performance più incolore dell'anno - non riesce appunto a muovere la classifica ed a sfondare "quota 100", perdendo così due posizioni in un colpo solo e chiudendo ottavo, un solo punto davanti a Norris. 

Kimi Rakkonen e Giovinazzi portano al traguardo in dodicesima e sedicesima posizione le rispettive Alfa Romeo Sauber. Quindicesimo, Alle spalle delle due Ferrari, chiude a Yas Marina George Russell, rientrato nei ranghi (e nella parte meno nobile della classifica) dopo il weekend dolceamaro di Sakhir al volante della Mercedes. Kevin Magnussen saluta la Formula Uno con un diciottesimo posto non esattamente da ricordare al volante della "meglio" piazzata delle due Haas-Ferrari, visto che l'altra VF-20 è diciannovesima ed ultima nelle mani di Pietro Fittipaldi, che nei due ultimi appuntamenti ha preso il posto di Romain Grosjean. Il francese, scampato al rogo del GP del Bahrain, lo stesso Magnussen, Daniil Kvyat (in procinto di essere sostituito da Yuki Tsunoda sull'Alpha Tauri) e Sergio Perez sono - mai dire mai, comunque - i quattro piloti che abbandonano la scena dei Gran Premi iridati. Poi c'è Lewis Hamilton, che ancora deve siglare il rinnovo con Mercedes ma questa è... tutta un'altra storia!

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri