FORMULA 1

"Lewis sta invecchiando, deve puntare sull'esperienza. Max è velocità pura": Irvine non la manda a dire

L'ex ferrarista esalta l'olandese e punzecchia il Re Nero ma fondamentalmente assegna ad entrambi identiche chances nella corsa al titolo.

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In una recente intervista a Betway, Eddie Irvine ha disegnato i contorni della sfida per il Mondiale tra Lewis Hamilton e Max Verstappen ed il ruolo-non-ruolo dei rispettivi compagni di squadra nella battaglia iridata tra i loro capitani. Lo ha fatto alla sua maniera, l'ex ferrarista, vale a dire senza usare mezzi termini: partendo dalla sua esperienza professionale e personale con Michael Schumacher alla fine degli anni Novanta  e mettendo a confronto Max e Lewis. 

"Max Verstappen si sta preparando a cogliere i risultati del lavoro degli ultimi sei anni. È sempre stato super-veloce ed è di gran lunga il miglior numero uno in squadra. Ha avuto diversi compagni e nessuno è mai riuscito ad essere alla sua altezza. Un po' come Michael Schumacher. Hamilton di tanto in tanto è stato battuto dai suoi compagno di squadra in qualifica ed in gara. Quindi direi che Max è il talento definitivo, mentre Lewis è un professionista consumato ed ha pochissimi punti deboli".

Non avranno fatto particolarmente piacere al Re Nero le parole dell'ex ferrarista il quale però ha i titoli per dire la sua: sul confronto Hamilton-Verstappen e sul ruolo dei rispettivi compagni di squadra. Alla fine degli anni Novanta infatti il nordirlandese si è trovato nella scomodissima posizione di "secondo" di Michael Schumacher, agli albori dell'epopea ferrarista che avrebbe poi portato il tedesco alla conquista di cinque titoli iridati consecutivi, sfiorandolo lui stesso ancora prima, nel 1999, dopo l'incidente del tedesco a Silverstone. Chance iridata che Eddie esclude a priori per Bottas e Perez, il cui recente successo a Baku (con Max ko causa posteriore sinistra esplosa mentre stava dominando) è evidentemente l'eccezione che conferma la regola.

"Il loro compito è quello di fare del loro meglio, punto e basta. Bottas ha già battuto Hamilton, anche se non di recente. Perez è all'inizio del confronto con Verstappen, però Max ha giù dimostrato che non c'è gara. Valtteri e Sergio sono due seconde guide a tutti gli effetti ma non credo che questo sia necessariamente negativo, visto il talento di Max e Lewis. Oggi come oggi nessuno può attualmente sfidarli e batterli con regolarità. Hamilton sta invecchiando ed il suo passo non è più quello di una volta ma, come detto, può compensare con l'esperienza perché, per il resto, nessuno può attualmente battere Verstappen sul piano della velocità pura".

L'ultimo giudizio "tranchant" Irvine (quattro GP vinti in carriera) lo esprime sul suo rapporto con Schumacher ed è come un messaggio per Bottas e Perez nei cui panni Eddie evidentemente, si ritrova...! 

"Imparare da Michael non era semplice, perchè lui era talento puro. Aveva una capacità incredibile di tirare fuori il massimo da una macchina da corsa. Punto. Con lui avevo un ottimo rapporto di lavoro, mai avuto problemi. Lui dava il massimo ogni weekend di gara, io pure. Se dovevo fare qualcosa per la squadra, la facevo e basta, molto semplicemente. Per me non ci sono mai state distinzioni tra sfera professionale e personale. Tutto è lecito in amore ed in guerra ed io ho sempre visto la Formula Uno come guerra, quindi non ho mai avuto problemi a criticare o a dire qualcosa che pensavo mi potesse favorire. Era per me e per la squadra, del resto me ne sono sempre fregato".   

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