GP GIAPPONE F.1

La FIA smentisce se stessa: "Un errore non penalizzare Verstappen a Singapore"

Fa ancora discutere la mano leggera della Federazione Internazionale con il campione in carica nel quindicesimo appumtamento del Mondiale

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La FIA smentisce se stessa: "Un errore non penalizzare Verstappen a Singapore" - foto 1
© Getty Images

Aveva suscitato diverse perplessità - lo scorso fine settimana a Singapore - la triplice grazia ricevuta da Max Verstappen per altrettante infrazioni commesse nelle prove di Marina Bay. A margine della conferenza stampa dei Team Principal in Giappone Matteo Perini (uno dei cinque steward del collegio del GP di Singapore e di nuovo in servizio a Suzuka) ha ammesso che almeno una delle reprimende per "impeding" con le quali il campione del mondo se l'è cavata nella città stato orientale avrebbe dovuto essere piuttosto una penalità sullo schieramento di partenza della quindicesima tappa del Mondiale. Il commissario italiano ha confermato che i verdetti del GP di Singapore riguardanti Verstappen non faranno giurisprudenza (anche se è scontato ritenere che - in nuovi casi di questo genere - le squadre vi si appelleranno come precedente...) e che l'assenza un avvertimento via radio al proprio pilota nel caso di presenza in pista di vetture più veloci (come nell'impeding del campione del mondo su Tsunoda) non sarà più considerata un'attenuante e non metterà il pilota al riparo da sanzioni a livello di posizioni di penalità sulla griglia di partenza.  

La FIA smentisce se stessa: "Un errore non penalizzare Verstappen a Singapore" - foto 2
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Per quanto riguarda invece la prolungata sosta di Verstappen in foindo alla corsia box per avere pista libera davanti, i commissari dello scorso GP non cambiano idea sulla semplice reprimenda appioppata a Max, in quanto la manovra non è espressamente vietata dal regolamento, ammettendo però che la FIA dovrebbe legiferare nello specifico per il futuro. 

Sempre sulla scorta di quanto avvenuto in qualifica sabato 16 settembre, il Direttore di Gara Niels Wittich ha comunicato alle squadre che, allo scopo di impedire ai piloti di mantenere una velocità troppo basso nel giro di lancio, a Suzuka torna in vigore in qualifica, dopo la stessa e nei giri di formazione della gara la direttiva introdotta a Monza (ma poi sospesa) secondo la quale i piloti stessi devo rispettare un delta-time (un minuto e 54 secondi in questo caso) tra le due linee di Safety Car , come evidenziato sulla mappa della corsia box.

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