Formula 1, 307 chilometri e mezzo di gara decisi da 400 metri

Quella falla nel regolamento che ha permesso a Vettel di vincere in Australia

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307 chilometri e mezzo di gara decisi da 400 metri. I 200 (circa) che portano all'ingresso della corsia dei box e i 200 (circa) che dai box riportano in pista. Due tratti, delimitati da linee bianche, che sono misteriosamente avulsi dalle regole della pista, da alcune regole: su tutte quella che impone una velocità limitata in regime di virtual safety car. È qui che si è giocato il Gran Premio, nella capacità di Vettel di sfruttare queste due pieghe del regolamento per buttare giù il gas e guadagnare alcuni decimi di secondo.

Quelli che il software Mercedes - gnucco come tutti i software - non ha potuto calcolare nella previsione su quello che sarebbe successo dopo il pit di Vettel. Ecco allora il "Ma dov'è l'errore? Ho sbagliato io in qualcosa??" di Hamilton appena si vede la Ferrari sbucargli davanti dopo il cambio gomme. Il muretto Mercedes era sereno perché dalle previsioni, appunto, Vettel sarebbe entrato dietro a Lewis e riuscito dietro a Lewis.

Peccato che il muretto - e molti nel paddock - ignorasse la regola dell'assenza di regola... Ignorasse che accelerando prima di piazzare la macchina con il limitatore dei 60 orari per il box (e tornando ad accelerare dopo averlo disinserito) Seb avesse una possibilità, l'unica possibilità di guadagnare spiccioli, insieme a quelli portati a casa tagliando maniacalmente le traiettorie. Bravi, quindi.

Tornano alla mente altri colpi di regolamento, come quello del taglio del traguardo dalla corsia box di Schumacher nel '98 a Silverstone.

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