TEST F1

Formula 1, test Montmeló: Vettel primo, ma la Ferrari non incanta. Hamilton fuori per un problema al motore

Il tedesco precede di 0"225 Gasly su AlphaTauri, ma il suo tempo arriva con le soft. La Mercedes dell'inglese si ferma dopo 14 giri

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La Ferrari di Sebastian Vettel si piazza davanti a tutti nella seconda giornata dei test di Formula 1 a Montmeló. Ma sono segnali confortanti fino a un certo punto. Il tedesco gira infatti in 1'16"841 utilizzando gomme a mescola morbida, precedendo di 0"225 la sorpresa di giornata Pierre Gasly su AlphaTauri. Problema al motore per Lewis Hamilton costretto a interrompere la simulazione di gara dopo 14 giri nel pomeriggio.

Nella seconda giornata dell’ultima settimana di test prima dell’inizio del Mondiale di Formula 1 arriva davanti a tutti la Ferrari di Sebastian Vettel con il tempo di 1:16.841, 144 giri completati per l’unico pilota della Rossa sceso in pista oggi. Al mattino il tedesco sfreccia sul circuito di Montmeló con le gomme a mescola morbida in una giornata in cui i team hanno giocato a nascondersi e a provare il ritmo gara più che a superarsi a colpi di giri veloci. La prestazione del tedesco è stata insidiata nel pomeriggio soltanto dalla sorprendente AlphaTauri di Pierre Gasly, secondo con un distacco di 0.225. La promettente Racing Point di Lance Stroll è lontana solo 277 millesimi, oltretutto con due mescole di svantaggio rispetto alla SF1000 (e cioè con le gomme medie C3, contro le C5 di Vettel e Gasly).

Rimane un velo di indecifrabilità sugli esperimenti in casa di Ferrari anche se gli stint di simulazione gara svolti nelle ultime ore si sono dimostrati incoraggianti. Dopo più di due ore dall’inizio della sessione pomeridiana scatta la bandiera rossa per la Mercedes del sei volte campione del mondo Lewis Hamilton (gomme medie C3) che dopo 14 giri deve interrompere la sua simulazione di gara ed è costretto a parcheggiarsi fuori dalla Curva 4 del tracciato per un problema al motore, un’anomalia alla pressione dell’olio. Le Frecce d’Argento chiudono il box e non ritornano più in pista, segnale che non fa stare tranquilli i tifosi Mercedes per quanto concerne l’affidabilità della monoposto. Pomeriggio di test condizionato dal forte vento, la scelta delle scuderie è quella di provare le simulazioni di gara senza cercare il tempo a ogni costo. Tutti si studiano, nessuno si sbilancia e il gioco a nascondino prima dell’esordio in Australia continua.

In mattinata Red Bull e Mercedes avevano ignorato la caccia della velocità (lo dimostrano Max Verstappen, sesto a +0.897 addirittura con gomma dura, e Valtteri Bottas, settimo a +1.144 ma autore di un long run di 47 giri). Non sono mancati nelle prime ore gli errori dei piloti: il primo è Antonio Giovinazzi, relegato sul fondo a causa di un errore che lo fa andare a muro con la sua Alfa Romeo (fortunatamente senza conseguenze). Si registrano diversi testacoda, in particolare in curva 5: pagano dazio tutti i big, da Bottas a Verstappen (ammetterà di non aver visto una pozzanghera) passando per Vettel. Si torna in pista il 28 febbraio in attesa di possibili decisioni collegate al coronavirus sull’inizio del Mondiale, previsto a Melbourne il 15 marzo.

I TEMPI DELLA SECONDA GIORNATA
1. Sebastian Vettel (Ferrari), 1:16.841 (C5, 144 giri)
2. Pierre Gasly (AlphaTauri), +0.225 (C5, 138 giri)
3. Lance Stroll (Racing Point), +0.277 (C3, 130 giri)
4. Nicholas Latifi (Williams), +0.472 (C5, 159 giri)
5. Lando Norris (McLaren), +0.732 (C3, 112 giri)
6. Max Verstappen (Red Bull), +0.897 (C2, 31 giri)
7. Valtteri Bottas (Mercedes), +1.144 (C3, 47 giri)
8. Esteban Ocon (Renault), +1.172 (C4, 37 giri)
9. Kevin Magnussen (Haas), +1.384 (C3, 109 giri)
10. Alexander Albon (Red Bull), +1.552 (C2, 60 giri)
11. Daniel Ricciardo (Renault), +1.554 (C2, 59 giri)
12. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), +2.829 (C3, 91 giri)
13. Lewis Hamilton (Mercedes), +5.584 (C3, 14 giri)

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