Seb contro le barriere di protezione in mattinata a causa di un cedimento strutturale, nel pomeriggio solo mezzo giro per Leclerc
Paura per Sebastian Vettel nella seconda giornata di test a Montmelò. Il tedesco, in pista nel mattino, ha perso il controllo della sua Ferrari finendo contro le barriere per un cedimento strutturale. A causa dei danni alla vettura, Charles Leclerc nel pomeriggio completa solo un installation lap. Vettel chiude comunque con il terzo tempo assoluto. Primo Carlos Sainz su McLaren, prove di passo per Mercedes e Red Bull, più indietro in classifica.
Arrivano i primi grattacapi per la Ferrari e il primo brivido della stagione per Sebastian Vettel nella seconda giornata di test sul circuito di Montmelò, a pochi passi da Barcellona. A metà mattinata, dopo circa due ore dall'accensione dei semafori verdi, il tedesco finisce sulla ghiaia in uscita dalla curva 3 a causa di un cedimento strutturale alla sua SF90, andando a sbattere violentemente contro le barriere di protezione. Bandiera rossa (la quarta di una mattinata particolarmente tribolata) e monoposto caricata sul carro attrezzi con ingenti danni subiti, soprattutto all'ala anteriore e alla sospensione sinistra dell'avantreno. Per fortuna, nessun problema fisico per il ferrarista, uscito da solo dall'abitacolo e portato al centro medico, come da procedura, per un controllo di routine.
L'incidente condiziona pesantemente la giornata di lavoro per la Ferrari. Charles Leclerc, che secondo programmi deve prendere il posto di Vettel nel pomeriggio, rimane a lungo appiedato a causa dei lunghi interventi dei tecnici per ricostruire la SF90 (l'unica a disposizione del team di Maranello). Resta anche da definire in maniera certa la causa del guasto, come confermato dallo stesso Vettel. Leclerc riesce quindi a salire in macchina a soli dieci minuti dal termine della giornata e scende in pista potendo solo completare un installation lap, senza quindi nessun tempo cronometrato.
Prima dell'incidente rovinoso, tuttavia, la mattinata si era rivelata comunque positiva per la Rossa di Maranello, che aveva chiuso la prima parte del Day-2 di Barcellona con il secondo tempo (1:18.195), alle spalle di uno scatenato Carlos Sainz su McLaren, più rapido di oltre un secondo rispetto a tutta la concorrenza (1:17.144). La SF90, che monta rastrelli aerodinamici, resta in pista 40 giri prima dell'incidente e inanella una serie di tempi con gomma C3, che confermano come il passo del tedesco sia notevole e costante. Nel pomeriggio, poi, non viene abbassato il miglior tempo e solo Sergio Perez su Racing Point riesce a piazzarsi tra la McLaren e la Ferrari. Gli altri team si concentrano infatti sul passo gara, a partire dalla Red Bull (con Max Verstappen che chiude 6°) e una Mercedes in ripresa rispetto a ieri, con Valtteri Bottas 8° e Lewis Hamilton 9°. Il campione del mondo si ferma ad appena due millesimi dal compagno di box, superando però quota 100 giri disputati nel solo pomeriggio.
Importanti conferme poi per l'Alfa Romeo, ottima quarta con Kimi Raikkonen, e anche per la rediviva Williams di Robert Kubica. L'attesissimo pilota polacco si piazza solo all'11° posto, ma con ben 130 giri all'attivo. E considerando il travagliatissimo addio di stagione del suo team, questa dimostrazione di affidabilità non può che portare sorrisi e sollievo in quel di Grove.
CLASSIFICA DEI TEMPI:
1. Carlos Sainz (McLaren) 1:17.144 (130 giri)
2. Sergio Perez (Racing Point) 1:17.842 (88 giri)
3. Sebastian Vettel (Ferrari) 1:18.195 (40 giri)
4. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) 1:18.209 (113 giri)
5. Romain Grosjean (Haas) 1:18.330 (120 giri)
6. Max Verstappen (Red Bull) 1:18.395 (128 giri)
7. Daniil Kvyat (Toro Rosso) 1:18.682 (101 giri)
8. Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.941 (74 giri)
9. Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.943 (102 giri)
10. Nico Hulkenberg (Renault) 1:19.056 (58 giri)
11. Robert Kubica (Williams) 1:19.367 (130 giri)
12. Daniel Ricciardo (Renault) 1:22.597 (72 giri)
13. Charles Leclerc (Ferrari) senza tempo (1 giro)