FORMULA 1

Da Melbourne ad Abu Dhabi: giro del mondo in 23 tappe per il Mondiale, pandemia permettendo...

Ratificato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile il calendario del Mondiale di Formula Uno 2021 che dovrebbe segnare il ritorno alla normalità.

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Nella sua tradizionale seduta di fine anno il Consiglio Mondiale della FIA ha approvato la bozza di calendario presentata poco più di un mese fa. Ventitrè i Gran Premi in programma: da quello d'Australia di  domenica 21 marzo a quello di Abu Dhabi in programma domenica 5 dicembre. Il Campionato del Mondo più lungo di sempre farà tappa in Italia il 12 settembre, a Monza naturalmente ma non tutto è "perduto" per Imola, il Mugello per la portoghese Portimao .

Il primo semaforo rosso si spegnerà all'Albert Park di Melbourne... all'accensione della primavera, proprio il primo giorno di primavera! Un esordio molto beneaugurante, di rinascita, almeno nelle intenzioni. Perché, più degli asterischi che ancora segnalano lo stato di stand-by di alcune date, a regnare sovrana è l'incertezza su quella che sarà (e su come evolverà) la situazione relativa alla pandemia nel corso dei primi mesi del nuovo anno. Tanto è vero che - lasciando per un attimo le monoposto da GP - dobbiamo registrare la cancellazione del primo evento internazionale (anzi iridato) del 2021 a causa dell'emergenza sanitaria: il Rally di Svezia.

Fatta questa premessa necessaria, entriamo nei dettagli.

Il Mondiale più lungo della storia (una sfida nella sfida...) prevede al suo interno due "tripleheader", vale a dire due "blocchi" da tre GP consecutivi, tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno: sei Gran Premi nell'arco di sette domeniche! Spa-Francorchamps, Zandvoort e Monza in sequenza l'ultima domenica di agosto (il 29) e poi le prime due di settembre. Previsto quest'anno in primavera, il GP d'Olanda (ultima edizione nel 1985) ritrova di fatto quella che è stata  lungo la sua naturale collocazione. Pausa per rifiatare (la settimana che culmina domenica 19 settembre) o meglio prendere la rotta verso Oriente. Una sorta di "Via della Seta" a ruote scoperte che prevede il GP di Russia il 26 settembre e poi quelli di Singapore e del Giappone le prime due domeniche di ottobre.

Cosa resta della forzata ma "positiva" (nel senso buono del termine, visto i tempi che corrono)  sperimentazione che Formula One Group ha svolto - e condotto in porto - in questo 2020? Al momento la possibilità di rivedere le monoposto in azione al Nuerburgring e ad Istanbul non è contemplata. Maggiori chances le hanno Imola, il Mugello e Portimao. Nel caso di nuove defezioni e - più concretamente - nello slot del 25 aprile, lasciato libero dalla cancellazione del GP del Vietnam, praticamente "morto in culla" a causa delle visissitudini giudiziare del suo organizzatore. Romagna, Toscana oppure Algarve per la "prima" europea del Mondiale 2021?

Asterischi poco più che formali affiancano la casella del GP di Spagna (il rinnovo del contratto è alle porte) e quella del GP dell'Arabi Saudita a Jeddah (tracciato soggetto ad omologazione). Novità assoluta, la tappa saudita, del calendario al pari di... Zandvoort, il cui layout peraltro non è più quello classico,  che ormai non esiste più. Cancelato invece (il famigerato asterisco, non la corsa!) il Gran Premio del Brasile: si continuerà a correre (fino al 2025) a San Paolo. Il fantomatico progetto di un nuovo impianto a Rio de Janeiro è rimasto sulla carta. 

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