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Il pilota inglese della Mercedes al comando della classifica al termine della mattinata dell'ultimo giorno di test di Barcellona.
di Stefano Gatti© Getty Images
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Miglior tempo per George Russell nelle prime quattro ore di attIvità della giornata conclusiva dei test al Circuit de Catalunya. Il pilota della Merceds ha chiuso la mattinata con il tempo di un minuto, 19 secondi e 233 millesimi, precedendo il campione del mondo Max Verstappen (+0.523). Terzo tempo per Sebastian Vettel con la Aston Martin (+0.591) e quarto per Charles Leclerc (+0.598 millesimi). La sessione è stata interrotta per ben cinque volte dalla bandiera rossa: prima per un problema alla power unit della Alpine di Alonso, poi per le uscite di pista di Gasly (Alpha Tauri) e di Zhou (Alfa Romeo Sauber), quindi per problemi tecnici sulla monoposto italoelevetica guidata dal rookie cinese e per la Aston Martin di Vettel.
Con la... complicità delle bandiere rosse, che hanno condizionato la qualità e la continuità del lavoro della mattinata, Russell porta la sua W13 in cima alla classifica dei tempi prima che - appunto - l'ultima ora di test della mattinata sia largamente compromessa dalle ultime tre interruzioni con bandiera rossa. Il pilota inglese (66 giri al suo attivo) rifila quindi oltre mezzo secondo alla Red Bull del campione in carica (58 giri) e distacchi al limite dei sei decimi al quattro volte iridato Vettel (48) ed al pilota monegasco della Ferrari (44 giri completati). Nicholas Latifi ha portato la promettente Williams FW44 alla quinta casella della classifica, anche se con un ritardo che sfiora il secondo e mezzo dal miglior tempo di Russell. Mattinata interlocutoria anche per la McLaren, che non è andata con Lando Norris oltre il sesto tempo (52 giri).
Come previsto dal programma originale, durante la pausa pranzo la pista verrà bagnata artificialmente con un gran numero di autobotti per permettere alle dieci squadre (ed al fornitore Pirelli) di provare per la prima volta gli pneumatici da bagnato sulle ruote da diciotto pollici. L'obiettivo quello di fare esperienza sul comportamento delle nuove monoposto con gli pneumatici full wet ma soprattutto - con nove macchine in pista (dopo il problema del mattino Alpine ha chiuso i propri test) e la creazione di una racing line progressivamente più asciutta - verificare il crossover tra copertura da bagnato, intermedio e poi asciutto.