FORMULA 1

Alpine contro Piastri: "Al 90% andremo in tribunale per un risarcimento"

Non accenna a placarsi la polemica tra il team francese e il campione in carica della Formula 2 

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La querelle tra la scuderia Alpine e il pilota Oscar Piastri rischia di finire in tribunale. Se il 21enne australiano non correrà la prossima stagione con il team francese, quest’ultimo è intenzionato a chiedere un risarcimento economico. Il direttore dell'Alpine, Otmar Szafnauer, ha infatti dichiarato: "Siamo sicuri al 90% di ricorrere all'Alta Corte". Tutto è iniziato con l'annuncio di Fernando Alonso che il prossimo anno correrà per l'Aston Martin, prendendo il posto di Sebastian Vettel, prossimo al ritiro a fine Mondiale. La scuderia francese ha così annunciato Piastri come compagno di squadra di Esteban Ocon per la prossima stagione. Il pilota australiano ha però negato l'esistenza di tale accordo, assicurando che non correrà per Alpine. Da qui il braccio di ferro.

Vedi anche F1, l'Alpine annuncia Piastri a partire dal 2023. Ma lui smentisce! Formula 1 F1, l'Alpine annuncia Piastri a partire dal 2023. Ma lui smentisce! L'Alpine si sente sicura del contratto sottoscritto con il campione in carica della Formula 2 - il 16 novembre 2021 Piastri è diventato terzo pilota della scuderia - e si attendeva maggior collaborazione da parte dell'australiano, accompagnato in tutte le fasi di avvicinamento all'esordio in Formula 1. Il team francese ha investito molto per preparare Piastri alla massima categoria con migliaia di chilometri percorsi in prove e soldi spesi per i suoi allenamenti che ora potrebbero essergli rimborsati.

Secondo Szafnauer infatti: "Il contratto dice che dovremmo sostenerlo nella sua carriera. L’anno scorso gli abbiamo fornito un’auto con cui ha percorso 3500 chilometri. Abbiamo fatto 7 test indipendenti con essa e questo non è economico. Il solo motore costa 1,7 milioni di euro. Abbiamo speso un sacco di soldi per Piastri per prepararlo al futuro. E, se quel futuro non è con noi, è logico ed equo chiedere un risarcimento. Se l'Ufficio Riconoscimento Contratti ci dà ragione, e lui vuole stare fermo un anno, allora bisogna rivolgersi all'Alta Corte per avere un risarcimento".

"Abbiamo parlato con i nostri avvocati e ci hanno detto che questo è un contratto vincolante, e ci consente di mettere Oscar in una delle nostre auto nel 2023. - ha concluso Szafnauer - C’è anche un’opzione per il 2024 e la possibilità per noi di prestare il pilota a un’altra squadra. Mi aspettavo più lealtà verso la squadra che lo ha preparato alla Formula 1. Mi aspettavo più lealtà da Oscar di quella che sta dimostrando". 

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