Ferrari ha presentato a Maranello il nuovo piano industriale: venti modelli nei prossimi cinque anni, con la prima Ferrari elettrica attesa nel 2026
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Ferrari apre un nuovo capitolo della sua storia industriale. Dalla sala conferenze dell’E-Building, la casa di Maranello ha presentato il piano strategico per i prossimi cinque anni, un programma che proietta il Cavallino nel futuro dell’automotive globale senza rinnegare la propria identità meccanica. Il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna hanno delineato una roadmap che prevede 20 nuovi modelli da qui al 2030, un’evoluzione che si muove lungo tre direttrici tecnologiche — motore termico, ibrido ed elettrico — con l’obiettivo di mantenere l’esclusività tipica del marchio e, al tempo stesso, rispondere alle sfide della transizione energetica.
Una strategia di continuità e visione
Il nuovo piano industriale nasce nel segno della continuità. Ferrari, ha spiegato Vigna, ha già centrato con un anno di anticipo gli obiettivi del precedente piano triennale (2022-2025): risultati finanziari record, quattordici nuovi modelli presentati, il ritorno alla vittoria a Le Mans e l’inaugurazione dell’E-Building, simbolo della nuova era produttiva a basse emissioni.
Ora l’orizzonte si allunga fino al 2030, con quattro nuovi lanci l’anno e un mix di produzione che riflette la filosofia della casa: 40% motori a combustione, 40% ibridi e 20% elettrici. Proprio nel 2026 debutterà la prima Ferrari elettrica, una sportiva a quattro porte e quattro posti destinata a convivere con la Purosangue, ampliando la gamma verso un pubblico più trasversale.
Un piano industriale senza crescita dei volumi
Ferrari non punta ai grandi numeri. Lo ha chiarito Vigna: l’obiettivo è restare attorno alle 14.000 unità l’anno, mantenendo la scarsità come leva strategica. Oltre l’85% della produzione sarà dedicata ai modelli di gamma, il 10% alle serie speciali e meno del 5% alle hypercar come la F80 o le Icona.
Tecnologia, prestazioni e “Ferrari Forever”
Il piano non guarda solo al futuro, ma anche al passato. Con il programma Ferrari Forever, l’azienda si impegna a garantire manutenzione e ricambi originali per la quasi totalità delle circa 330.000 Ferrari prodotte nella storia — il 90% delle quali è ancora esistente. Un modo per preservare il valore e l’autenticità di ogni vettura, mantenendo vivo il legame tra tradizione e innovazione. Nel frattempo, la ricerca non si ferma. Maranello continua a investire su motori termici ad alte prestazioni, sistemi ibridi di nuova generazione ed elettrificazione avanzata, con particolare attenzione alla dinamica di guida e ai materiali.
Formazione e sviluppo del territorio
Accanto al cuore produttivo rappresentato dall’E-Building, Ferrari ha inaugurato nuove infrastrutture chiave. Tra queste, l’E-Vortex, un circuito di prova lungo 1.887 metri con curve sopraelevate e rettilinei da 600 metri, pensato per lo sviluppo e la validazione dei nuovi modelli. Entro il 2029 nascerà invece il centro di formazione M-Tech “Alfredo Ferrari”, dedicato al padre del fondatore. Un polo che unisce tecnologia e cultura tecnica e che, nei piani dell’azienda, diventerà un riferimento internazionale per la Motor Valley.