Youth League: la Juve agli ottavi al 94', l'Atalanta si avvicina

Atletico Madrid battuto 2-1 con gol a tempo scaduto di Gozzi. Cortinovis e Gyabuaa firmano il 2-0 nerazzurro sulla Dinamo Zagabria

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Finisce 2-1 a Vinovo la sfida al vertice tra Juventus e Atletico Madrid, con i bianconeri che al 94' si guadagnano l'accesso diretto agli ottavi di Youth League. Primo tempo dominato dagli ospiti (con gol di Salido al 25'), nel secondo è grande rimonta: pari di Moreno al 78', poi Gozzi firma la vittoria. Passa anche l'Atalanta, che batte per 2-0 la Dinamo Zagabria: reti di Cortinovis (58') e Gyabuaa (61'), e almeno i sedicesimi sono garantiti.

JUVENTUS-ATLETICO MADRID 2-1

La Juve che batte l'Atletico Madrid a Vinovo e si regala una storica qualificazione agli ottavi di finale di Youth League: e chi lo avrebbe mai detto, anche solo dopo 45 minuti di estrema difficoltà contro i temutissimi avversari in vantaggio di un gol (ma più volte vicini al raddoppio). Eppure i ragazzi di Lamberto Zauli hanno la forza di riacciuffare la partita nella ripresa e soprattutto di credere nella vittoria anche a tempo ampiamente scaduto. Tanto che il gol decisivo arriva quando il cronometro segna 94.

Dopo il fischio d'inizio, però, i Colchoneros mostrano sin da subito di voler fare propria la partita: già dopo 2 minuti Salido sfiora il palo, al 10' è quindi Teguia a spaventare la Juve con un assolo personale che gli vale però solo il corner. I bianconeri dopo le difficoltà iniziali prendono le misure agli avversari, ma sono costretti a giocare perlopiù in difesa. Chi cerca la conclusione è però sempre l'Atletico, con Valera che si costruisce un'altra occasione al 23' sparando però il pallone alto sopra la traversa. E il gol, comunque ampiamente nell'aria, arriva al 25': è ancora una volta Valera a fare quello che vuole sulla corsia mancina, quindi supera agilmente Vlasenko e crossa al centro dove Salido non ha problemi a battere Siano e andare in rete. Il vantaggio però non placa gli ospiti, che continuano ad attaccare e sono padroni totali del campo in quel di Vinovo: su punizione di Teguia, Salido ci prova ancora di testa (stavolta Siano c'è), quindi arriva una pericolosa conclusione dalla distanza di Medrano. Il primo vero e proprio tiro della partita per la Juve si registra solo al 39' con Ranocchia da fuori area, ma non spaventa Saldana. Quindi è Riquelme a sfiorare due volte il raddoppio.

Sembra una sfida a senso unico, ma nel secondo tempo cambia tutto: la Juve cresce, e lo dimostra costruendo tre occasioni nel primo quarto d'ora. La prima è firmata da Sene, che ci prova da lontano ma non inquadra lo specchio, poi ci prova da fermo Fagioli: alto. Quindi è ancora Sene a disporre di un gran pallone su splendido servizio di Tongya, ma lo spara sopra la traversa. Anche dopo le sostituzioni continua il buon momento bianconero, tanto che Ranocchia va al tiro da distanza siderale e manca di pochissimo l'obiettivo. Dopo una fiammata di Riquelme (bravo a saltare Anzolin, meno nella coordinazione sul tiro di sinistro) c'è quindi finalmente il pareggio: lo trova Pablo Moreno, bravissimo a controllare il lancio profondo di Petrelli e a scaraventare il pallone nel sette con una conclusione da urlo. Finale apertissimo: Maroto impegna Siano con un insidioso colpo di testa, poi Portanova non sfrutta un pallone che danza pericolosamente a un metro dalla porta dell'Atletico. Sembra che possa terminare in parità, con i destini del gruppo D ancora tutti da definire in vista del prossimo turno (la prima va agli ottavi, la seconda deve passare attraverso i sedicesimi). E invece al 94' il colpo di testa di Gozzi in mischia risolve tutto, con la Juve che conclude in festa un pomeriggio iniziato tra mille preoccupazioni e perplessità.

CLASSIFICA GIRONE D: Juventus 12 punti, Atletico Madrid 9, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca 4.

ATALANTA-DINAMO ZAGABRIA 2-0
Missione compiuta per la Dea di Massimo Brambilla, che alla prima partecipazione alla Youth League ha già la certezza di aver superato il girone. Male che vada sarà infatti secondo posto, con i sedicesimi di finale contro una squadra proveniente dal percorso Campioni nazionali. C'è anche la concreta possibilità di aggiudicarsi il girone, dato che la vittoria sulla Dinamo Zagabria comporta il sorpasso in vetta e la leadership nel girone. Una vittoria peraltro meritata anche se sofferta, se è vero che nel primo tempo i tiri in porta sono tre per parte, ma i nerazzurri ci provano 11 volte, contro le tre degli avversari (molto più precisi). Come detto l'Atalanta parte con grande convinzione: imprendibile è in particolare Amad Traoré, che sulla destra semina tre volte il panico in appena un quarto d'ora. Nella quarta occasione invece serve il pallone a Gyabuaa che serve Piccoli, murato però a un metro dalla porta. Lo stesso Traoré sfrutta un rinvio sbagliato della Dinamo e punta la porta, ma tira sopra la traversa. L'Atalanta spreca l'impossibile (Cambiaghi spedisce a lato l'ennesimo pallone pericoloso partito dal piede di Traoré, poi è Cortinovis a mancare di un soffio la porta con un bel tiro di esterno), e rischia nel finale di tempo anche la beffa: Guth sbaglia tutto e permette a Marin di presentarsi davanti a Gelmi, che però è attentissimo e gli respinge le due conclusioni in rapida successione. Quindi è Piccoli ad avere una grande occasione di testa, con pallone però sopra la traversa. Dopo aver costruito 7-8 palle gol nel primo tempo senza riuscire a concretizzarle, l'Atalanta passa quindi all'incasso nella ripresa: subito Traoré costringe Josipovic alla parata a terra, quindi partendo sempre dalla fascia destra serve Cortinovis, che si gira (aiutato anche da Piccoli che gli porta via l'avversario) e al 58' porta in vantaggio i nerazzurri. Sbloccato il punteggio, l'Atalanta non si ferma più: è infatti una fiammata sull'altra fascia a dare il là al raddoppio appena tre minuti più tardi. Al 61' Cambiaghi sfonda sulla corsia mancina e crossa verso la porta, a rimorchio arriva Gyabuaa che trafigge l'incolpevole Josipovic. I croati si lamentano per un ipotetico braccio di Bergonzi in area che l'arbitro non vede, ma non riescono a reagire se non negli ultimi 5 minuti, quando si crea anche un pizzico di apprensione per l'uscita a valanga di Gelmi su Marin, con il portiere orobico che per qualche secondo rimane fermo a terra ma è poi in grado di terminare la partita. 

CLASSIFICA GRUPPO C: Atalanta 10 punti, Dinamo Zagabria 8, Manchester City 7, Shakhtar Donetsk 2

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