Marco Baroni: opzione per la Fiorentina, lui che è nato a Firenze. Ma anche per il Torino del dopo Vanoli © IPA
Marco Baroni ha presentato così, in conferenza stampa, la sfida tra il suo Torino e il Parma: "Tutte le tappe sono fondamentali, in A non esistono gare facili - le parole dell'allenatore granata -. Il Parma merita più punti di quelli che ha, è un campo difficile e ci stiamo preparando bene. Modulo? Non sono uno che ama cambiare o variare. Ci sono momenti, durante le costruzioni di una squadra, in cui è fondamentale trovare equilibrio e compattezza. Non torno indietro parlando del ritiro, di chi c'era e di chi è andato via, anche perché non voglio ripetermi. Abbiamo cambiato per affrontare alcune squadre, cerchiamo un'identità forte di squadra, che porti pressione, che vada forte sull'uomo. Non è un sistema di gioco, ma dobbiamo trovare l'energia. Nella prima parte di ritiro giocavamo 4-2-3-1 con Cacciamani, Gabellini e Sanabria. Quando sei in costruzione, il tutto e subito lo vogliamo solo noi...Sono contento di questi ragazzi, dobbiamo cercare la miglior condizione psico-fisica di tutti. Nkounkou è appena arrivato in Italia, non è che queste cose si migliorano in una settimana. Stiamo facendo un percorso, noi siamo dentro con il lavoro".
Sull'entusiasmo per la vittoria di giovedì in Coppa Italia contro il Pisa: "Mi nutro di energia e di entusiasmo, ogni giorno. Se dovessi arrivare in spogliatoio e non li sentissi, dovrei fare un'altra cosa. Ogni squadra deve avere entusiasmo, è la parte più importante, specialmente quando vuoi crescere. Dobbiamo avere una linea che salga, a volte ci sono delle cadute ma non deve intervenire nel processo. A volte alcune situazioni ti rafforzano: la vita ci mette di fronte difficoltà, che devono tramutarsi in opportunità. Credo che sia fondamentale prendere la vittoria, così come con lo stesso equilibrio che dobbiamo avere durante la settimana".
Sul clima di contestazione: "Mi sento in debito con i tifosi, dobbiamo soltanto portare prestazioni di grande energia e voglia. La soluzione è nell'aspetto tecnico per me come allenatore, è su questo che sto lavorando".
Infine su Anjorin, Gineitis, Casadei e Vlasic: "Anjorin ha una brutta fascite plantare, ha fatto una risonanza e dovremo valutarlo. Gineitis è tornato dalla Nazionale ed è stato fermo qualche giorno, lo considero un giocatore affidabile che può ricoprire più ruoli: mi piace perché ha energia. Casadei? Il futuro è suo, è alla 19esima gara in A. Non sente il peso delle pressioni, ha resettato il passato e solo il presente può portarlo al futuro. Ha voglia di lavorare e dedizione. Vlasic dietro due punte? È una soluzione, giochiamo con i due attaccanti anche ora perché per me Ngonge è un attaccante così come Aboukhlal e Adams. Vlasic è un trequartista, prediligo che stia dentro il campo".