Il trasferimento più discusso

Top e flop sul caso-Lukaku

La telenovela del calciomercato 2023: vincitori e vinti

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Top e flop sul caso-Lukaku - foto 1
© Getty Images

Lo sbarco di Lukaku a Roma mette fine a due mesi di polemiche al calor bianco che hanno incendiato il calciomercato. Si è detto e si è scritto tutto e il contrario di tutto. Nella vicenda sono coinvolti almeno quattro top club europei: Chelsea, Inter, Juve, Milan e Roma ma anche i sauditi dell'Al Hilal. Ma andiamo con ordine e diamo i voti ai protagonisti in commedia.  

CHELSEA: VOTO 2. Due anni fa il grande colpo dei londinesi: Lukaku strappato all'Inter per la cifra shock di 115 milioni. Con i Blues le cose iniziano male e finiscono peggio. A Stamford Bridge gli allenatori non lo vogliono vedere: da Tuchel a Pochettino. Inizia la serie di prestiti in attesa di un compratore che non c'è. Se il club londinese non fosse una superpotenza finanziaria rischierebbe di fallire per colpa del belga. L'anno prossimo, finito il prestito alla Roma, il dilemma si riproporrà: che fare con il bomber più inaffidabile del mondo?

ROMA: VOTO 10. Dopo Mourinho e Dybala altro colpo grosso dei pur sempre criticati Friedkin. Lukaku può essere l'uomo giusto al posto giusto per Mou e il suo gioco tutto difesa e contropiede. A Roma i tifosi possono sognare lo scudetto. Dal punto di vista mediatico un successo straordinario, sul campo di vedrà. Le modalità di arrivo sono poi clamorose: fino a pochi giorni fa un trasferimento del belga a Roma sembrava fantamercato, ora è diventato realtà. Applausi a Tiago Pinto.

INTER: VOTO 4. Il club nerazzurro ne esce doppiamente male. In viale Liberazione avevano già avuto a che fare con le bizze del belga quando di punto in bianco andò a Londra nel 2021. Fidarsi ancora ciecamente di Lukaku è stato un gravissimo errore. Anche tenendo conto del livello dei dirigenti dell'Inter. I nerazzurri perdono un pezzo forte che avrebbe messo la squadra in pole position per lo scudetto e sono costretti a un mercato tutto il salita. Salvo solo l'onore quando il belga prova a tornare sui suoi passi e ricontattare Ausilio. Insulti e fine della storia.

JUVE: VOTO 4. Cinque mesi di trattative segrete tra i bianconeri e il belga (con e senza Giuntoli) per farsi beffare dalla Roma. Non solo. La volontà di Allegri di avere a tutti i costi il belga fa infuriare i tifosi e crea malumore nello spogliatoio, tutto schierato con Vlahovic. Un'operazione a perdere in tutti i sensi con una sola eccezione: aver messo in difficoltà sul mercato i rivali storici nerazzurri. Magra consolazione. La figuraccia resta.

MILAN: SENZA VOTO. Nella sua voglia tanto comprensibile quanto irrefrenabile di cambiare, Lukaku contatta anche i rossoneri. Il Milan ascolta, resta vigile, ma non affonda e fa bene così. Evita una trattativa complessa e incerta, si concentra su obiettivi più concreti che porta (quasi) tutti a casa.

AL HALIL: VOTO 5. Anche in questa vicenda di mercato non possono mancare i sauditi. Il club di Neymar e Milinkovic Savic va a Londra con i 40 milioni richiesti ma niente può contro l'irrazionalità di Lukaku. Poco male. Gli sceicchi ci riproveranno il prossimo anno con buone possibilità di successo perché è oggettivamente difficile pensare ad acquirenti europei per il belga. E non si può vivere sempre di prestiti. A carico del Chelsea.

LUKAKU: VOTO ZERO. Un disastro del genere non si era mai visto. Inspiegabile. Giura eterno amore all'Inter il giorno dopo la finale di Champions, ma trama da mesi con la Juventus, cerca il Milan, ricontatta poi l'Inter e alla fine rifiuta i petrodollari. Distrugge la sua immagine di professionista, rovina amicizie, si inimica i tifosi di mezza Europa. Non giocherà la Champions e ci rimette pure svariati milioni di stipendio. Un autogol incredibile. Buon per lui che trovi (quasi per caso) la Roma di Mou. I tifosi giallorossi lo ritempreranno  in attesa di un nuovo colpo di testa (fuori dal campo)

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