Tifoso interista morto, Gravina: "Sabato si gioca. Decisione sofferta, valutata l'ipotesi dello stop"

Le decisione dopo i colloqui con Governo e Ministeri competenti. Il presidente della Figc sui cori razzisti a Koulibaly: "Interverrà la Procura. E' molto brutto quello che è successo"

  • A
  • A
  • A

"Sabato si gioca. Abbiamo affrontato il tema, riflettuto sulla possibilità di sospendere l'ultima giornata del girone di andata. Alla fine si è deciso così, dopo le consultazioni col Governo e coi Ministeri competenti". Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è intervenuto sui gravi fatti avvenuti fuori da San Siro in occasione di Inter-Napoli, e poco dopo le 15 ha comunicato la decisione della Figc di far disputare regolarmente la giornata di campionato.

"Sabato in Serie A si gioca, ho parlato un po' con tutti per sentire il clima intorno a ciò che è successo ieri e all'unanimità, dai sottosegretari Giorgetti e Valente alla Lega di Serie A e al presidente del Coni, abbiamo deciso di andare avanti". Il presidente della Federcalcio Gravina ha annunciato che il massimo campionato non si fermerà dopo la morte del tifoso dell'Inter coinvolto negli incidenti di ieri sera a San Siro.
"La linea deve essere di grande fermezza, ma io mi devo occupare della parte sportiva. La cosa negativa di ieri sono stati i cori razzisti contro Koulibaly".
"Sulla base di quello che sarà accertato chiedo al Giudice sportivo provvedimenti esemplari nei confronti di soggetti che stanno infangando il calcio italiano".
Sulla possibile sospensione della partita, Gravina ha richiamato l'attuale articolo n. 62 delle norme federali: "La norma è chiara, l'arbitro in questo momento non può sospendere la gara. Chiederò al Ministro dell'Interno un incontro per rendere la norma più chiara perché al momento l'unico soggetto che può sospendere la gara è il responsabile di pubblica sicurezza all'interno dello stadio. Le regole ci sono, vanno applicate e migliorate ma vanno rispettate".
"I club non possono essere lasciati soli, ma devono anche essere parte attiva per debellare questo fenomeno".
"Tutti dobbiamo avere i toni più bassi, avere più fiducia nelle istituzioni perché questi attacchi continui non fanno bene a mantenere gli equilibri nel nostro mondo".
"L'arbitro ieri ha applicato perfettamente le regole del gioco, ma alcune dichiarazioni del giorno prima non hanno aiutato il clima", ha aggiunto con chiaro riferimento alle parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sull'arbitro Mazzoleni pochi giorni prima la partita.
"Non accetterò più dichiarazioni che tutelino un interesse di parte legato ad un proprio orticello", ha ribadito. "La mia riflessione è più profonda, dobbiamo imparare tutti a dire le cose giuste al momento giusto. Si sta innescando un meccanismo di dichiarazioni, che portano poi a reazioni strane", ha concluso Gravina.

In mattinata, Gravina aveva dichiarato.  "Sospendere il campionato? Non lo so, ancora la notizia è troppo fresca. E' una riflessione da fare. Ora dobbiamo parlare e coordinarci. Qui c'è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno".
Senza giri di parole: "Questo calcio non è il mio - dice al Messaggero -. Qui serve qualcosa di molto radicale perché in campo e fuori in questo weekend che doveva essere di festa ho visto e sentito cose inaccettabili per me, per il mio modo di essere e fare il presidente della Figc. E qui non parlo solo di politica sportiva, qui parlo di soluzione radicale. Io sono preoccupato per questo clima surreale. Non sono uno psicologo, ma che alcuni giocatori fossero supernervosi era di tutta evidenza a San Siro. Ora rifletto, perché quanto capitato fuori è troppo grave, sentiremo Ministero e Coni e poi decideremo".
Il numero 1 della Figc interviene anche sui cori razzisti a Koulibaly: "Tre richiami e niente stop. Stiamo verificando. Pare che il richiamo fosse stato fatto una sola volta, oggi interverrà la procura e dirà la sua. Ma è molto brutto quello che è successo. In campo ho visto gente troppo nervosa, l'arbitro scriverà quello che è, se ha commesso qualche errore anche lui sarà valutato. Le parole della vigilia di qualche presidente? Al mio mondo che spesso gioca con le parole dico di farla finita subito e basta veleni: quelli sparsi in giro prima di questo turno di campionato (il riferimento è alle dichiarazioni di De Laurentiis, ndr) non saranno più tollerati. E' il momento di incidere".

"Non è più accettabile che violenza e morte, anche se avvenuti a distanza dallo stadio, siano tutto quello che sarà ricordato di una giornata di festa sportiva". Il presidente della Lega di serie A, Gaetano Micciché, esprime così in una dichiarazione all'Ansa la condanna di tutta la Lega, in relazione agli episodi di violenza e razzismo di ieri, aggiungendo che "tutti dovremo contribuire a non esasperare il clima delle partite". "Tutto il movimento del calcio e i milioni di tifosi per bene sono stati danneggiati da quanto è successo - ha commentato Micciché - non possiamo stare a guardare e faremo quello che è in nostro potere per impedire il ripetersi di situazioni simili in futuro. Nel prossimo Consiglio Federale affronteremo il tema della sospensione delle partite in caso di manifestazioni discriminatorie: la battaglia contro il razzismo va continuata ad ogni livello senza abbassare mai la guardia perché non possiamo accettare cori come quelli sentiti ieri". "Tutti dovremo contribuire a creare condizioni positive - aggiunge il presidente della Lega di A - e a non esasperare il clima di avvicinamento alle partite. Per far crescere il nostro sistema, bisogna sviluppare il senso della cultura sportiva, dell'esaltazione della bellezza del gioco e dello stare insieme in armonia. Non è più accettabile che violenza e morte, anche se avvenuti a distanza dallo Stadio, siano tutto quello che sara' ricordato di una giornata di festa sportiva".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti