POKER D'ASSI

Serie A: lotta scudetto tra Milan, Inter e Juventus. Ma occhio alla Roma

Le prime quattro racchiuse in sette punti, Roma-Inter e Inter-Juve in dieci giorni. E i bianconeri devono recuperare una gara

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Il Milan che cade per la prima volta, l'Inter che esce sconfitta a Genova e il blitz della Juventus a San Siro hanno ulteriormente delineato la situazione di classifica nella volata scudetto: sembra delinearsi una poltrona rossobianconerazzurra per la Serie A 2020/21. Con i bianconeri che devono recuperare il match con il Napoli e Roma-Inter e Inter-Juventus dei prossimi due turni di campionato, tra una decina di giorni avremo le idee ancora più chiare.

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Getty Images

Le prime quattro - perché in questo discorso non va tralasciata la Roma, che anzi al momento è quella che sembra stare meglio - sono racchiuse in soli sette punti e ognuna ha validi argomenti per giustificare la corsa al trono. Con una variabile imprevedibile: la sessione di calciomercato che da qui all'uno febbraio potrà regalare colpi e sorprese che potranno influenzare giudizi e prospettive.

La prima sconfitta dopo 27 partite non deve trarre in inganno, i discorsi sul Milan restano gli stessi di quelli precedenti al match di San Siro: l'obiettivo della squadra di Pioli è entrare in Champions League, allo stesso tempo, pur con sette assenze, non ha per niente sfigurato contro la Juve, anzi. Ma ora c'è bisogno di un aiuto dal mercato: Maldini e Massara lo sapevano prima dei nuovi casi di Covid-19, ora a maggior ragione. L'organizzazione e la serenità dei rossoneri però fanno pensare che rimarranno aggrappati a lungo al treno scudetto.

Discorso simile per l'Inter, nonostante sia in una situazione decisamente diversa dai cugini: rosa più lunga (anche se Conte pensa sia disomogenea), fuori dall'Europa e "quasi obbligata" a trionfare in Italia. Il ko di Genova è arrivato in una giornata più che storta ma solo una vittoria contro la Roma cancellerà i dubbi che ancora aleggiano sui nerazzurri, dubbi legittimi dopo dieci anni senza trofei ma ingenerosi contando gli otto successi consecutivi da cui venivano.

La Juventus si è invece rilanciata a San Siro, confermando di avere le migliori individualità e di non fallire gli appuntamenti decisivi. Semmai Pirlo dovrà cercare maggiore continuità di prestazioni e risultati, più difficile considerando la quantità di contrattempi (tra infortunati e positivi) ma più facile dando uno sguardo alla panchina lunga. Restano ancora dubbi sui rischi del difendere molto bassi e su un giro palla a volte sin troppo insistito ma è impossibile non pensare che sarà lì fino alla fine.

E poi la Roma, che a fari spenti - ma non troppo - sta trovando una sua quadratura e le giuste soluzioni. Merito a Fonseca, che si sta guadagnando sul campo il diritto a chiedere rinforzi al nuovo ds Pinto, che sta facendo crescere nel giusto modo giocatori come Villar e Mayoral. I giallorossi devono stare attenti "solo" a loro stessi, come spesso ammesso dagli stessi protagonisti nella Capitale i momenti positivi diventano presto trionfi e le sconfitte incubi. Col giusto equilibrio potrà dire la sua.

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