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Eusebio Di Francesco e i suoi esultano per una vittoria pesantissima: +1 su Lecce ed Empoli, oggi i lagunari sarebbero salvi
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Dopo quasi otto mesi, il Venezia esce dalla zona-retrocessione e prende in mano il suo destino: basterà far meglio di Empoli e Lecce, distanti un punto, per restare in Serie A. Il Penzo esulta per la grande prestazione dei lagunari, che spezzano l'equilibrio e travolgono la Fiorentina con un letale uno-due: Candé (60') e Oristanio (68') colpiscono i viola, stanchi e privi di Kean. Vano il gol di Mandragora (76'): Europa a rischio, ora, per Palladino.
LA PARTITA
Il Venezia si riprende il quartultimo posto e spegne, forse definitivamente, i sogni europei della Fiorentina: 2-1 lagunare al Penzo, brutto ko per i viola. Palladino deve rinunciare a Kean, Gudmundsson e Cataldi: c'è Beltran unica punta, con Ndour alle sue spalle. I lagunari rispondono con un attacco leggero e il duo Oristanio-Yeboah, mostrandosi più pericolosi in avvio. Ritmo blando al Penzo e poca Fiorentina, che calcia in porta solo con Fagioli: Radu devia in corner al 29'. Ci prova anche Ndour, senza esito, mentre al 45' ecco il grande brivido: Yeboah salta mezza difesa, poi spreca clamorosamente. Giusto lo 0-0 al riposo, che resiste fino al 60' sotto il diluvio. La giocata decisiva è di Kike Perez, che arma Candé in area: stop di petto e tocco vincente a due passi dalla porta. Protestano i viola, ma non c'è il tocco di mano richiesto dalla squadra ospite e si prosegue, con Ranieri che sfiora il pari: palo e deviazione di Radu per evitare la rete. Passano trenta secondi e il Venezia raddoppia, con l'assist di Zerbin per il primo gol di Oristanio dall'8 dicembre: grande inserimento sul secondo palo e 2-0. La Fiorentina, tramortita, si risveglia coi cambi e accorcia con la zampata di Mandragora al 76', dando vita a un finale concitato. I lagunari si arroccano in difesa e resistono con un arcigno 5-4-1, perdendo Condé: fallo di Pablo Marì, neanche ammonito, e la mezzala va ko. I viola invece spingono, ma non vanno oltre una chance creata da Fagioli e rischiano due volte di subire il tris: decisivo de Gea su Nicolussi Caviglia. Esulta Di Francesco, perché il suo Venezia sale a 29 punti: ora è quartultimo e col suo destino in mano, a +1 su Empoli e Lecce. La Fiorentina, invece, si ferma a quota 59 punti e mette fortemente a rischio la qualificazione alle coppe europee.
LE PAGELLE
Zerbin 7 - Corre per ottantadue minuti incendiando quella corsia e dando opzioni offensive al Venezia, ma soprattutto rende inoffensivo un big come Robin Gosens. Geniale l'assist per il raddoppio.
Candé 6.5 - Qualche colpa sulla rete di Mandragora e su un body-check "morbido" col centrocampista, ma è sua la zampata che sblocca il risultato. Grande stop e grande freddezza davanti a de Gea.
Pablo Marì 5 - Per tutta la partita non riesce a risolvere il rompicapo rappresentato dall'attacco mobile del Venezia. Prevale la frustrazione e si concede un durissimo intervento su Condé: Marchetti lo grazia, era da ammonizione e forse anche da rosso.
Beltran 5 - Non è Moise Kean e non è neanche Gudmundsson. Si conferma l'impressione avuta sia ai tempi del River, che con Italiano: da prima punta fatica tantissimo a reggere la squadra. Mai pericoloso.
IL TABELLINO
VENEZIA-FIORENTINA 2-1
VENEZIA (3-5-2) - Radu 7; Schingtienne 6, Idzes 6.5, Candé 6.5; Zerbin 7 (37' st Zampano sv), Kike Perez 6.5 (32' st Doumbia 6), Nicolussi Caviglia 6.5, Busio 6, Ellertsson 6; Oristanio 6.5 (37' st Condé sv [46' st Haps sv]), Yeboah 6 (32' st Maric 6). A disposizione: Joronen, Grandi, Stankovic, Gytkjaer, Marcandalli, Fila, Bjarkason, Sverko, Ladisa, Carboni. All. Di Francesco.
FIORENTINA (3-5-1-1) - de Gea 6; Pongracic 5 (34' st Colpani 6), Pablo Marì 5, Ranieri 5; Dodò 5.5, Mandragora 6.5, Fagioli 5, Richardson 5 (18' st Adli 6.5), Gosens 5.5 (40' st Parisi sv); Ndour 5.5 (18' st Folorunsho 6); Beltran 5. A disposizione: Terracciano, Martinelli, Comuzzo, Moreno, Caprini, Rubino. All. Palladino.
Arbitro: Marchetti.
Marcatori: 15' st Candé (V), 23' st Oristanio (V), 31' st Mandragora (F).
Ammoniti: Busio (V), Folorunsho (F), Dodò (F), Beltran (F), Ranieri (F).
LE STATISTICHE
Il Venezia si trova fuori dalla zona retrocessione al termine di una giornata di Serie A per la prima volta dalla fine della seconda giornata di questo campionato.
Il Venezia è la squadra che ha raccolto in percentuale più punti in casa sul totale di classifica in questa Serie A: il 69% (20/29).
Dallo scorso febbraio, solo Scott McTominay (otto) ha preso parte a più gol di Rolando Mandragora tra i centrocampisti centrali in Serie A: sette, quattro reti e tre assist.
Tra i giocatori italiani che hanno preso parte a più di cinque gol in questo campionato solamente Fabio Miretti (sei – agosto 2003) è più giovane di Gaetano Oristanio: sei, tre reti e tre assist (settembre 2002).
Il Venezia ha ottenuto otto punti nelle ultime cinque partite di Serie A (2V, 2N, 1P), tanti quanti nelle precedenti 14 gare nel torneo (8N, 6P).
La Fiorentina ha perso cinque delle ultime otto partite di Serie A disputate dopo un impegno di Conference League (qualificazioni incluse – 2V, 1N), dopo che era rimasta imbattuta nelle precedenti sei sfide di questo tipo in campionato nella stagione in corso (4V, 2N).
Il Venezia ha vinto due delle ultime cinque partite di Serie A, tanti successi quanti nelle precedenti 26 gare nel torneo.
Rolando Mandragora ha realizzato quattro gol in questa Serie A, suo nuovo primato personale di reti in una singola edizione del torneo.
Kike Pérez ha partecipato ad una rete per due gare di fila per la prima volta nei cinque maggiori campionati europei.
Yacine Adli (sei) ha fornito più di cinque assist in una singola stagione nei cinque maggiori campionati europei per la seconda volta in carriera (sette nel 2021/22).
Primo gol di Fali Candé in Serie A, alla sua 15ª presenza nella massima serie.
Il Venezia ha segnato due gol in una gara casalinga di Serie A per la prima volta da dicembre 2024 (2-1 vs il Cagliari).