I biancocelesti vincono 2-0 in un Olimpico ammutolito: proteste contro Lotito e sciopero del tifo. Ma Sarri perde due big
di Redazione© IPA
La 12a giornata della Serie A vede subito ripartire la Lazio, dopo quella sconfitta contro l'Inter. La formazione biancoceleste domina nel primo tempo, chiude in apnea e sconfigge 2-0 il Lecce, dimostrandosi più forte delle assenze. L'uomo-copertina è Guendouzi, che sfrutta l'assist di Basic per sbloccarla: Falcone evita un passivo maggiore, ma capitola al 95' sul gol di Noslin. Sarri sale così a 18 punti, ma trema: Cataldi e Gila ko per infortunio.
LA PARTITA
Dopo lo stop contro l'Inter, riparte subito la marcia della Lazio: 2-0 sul Lecce e Sarri si consolida nella top-10. In un clima surreale, con l'Olimpico ammutolito dallo sciopero del tifo e dalle proteste contro il presidente Lotito, i biancocelesti rischiano in avvio. Il Lecce si vede infatti annullare il vantaggio, firmato da Sottil, per un fallo dell'ex viola su Isak. Da qui in poi però i salentini non si propongono più in avanti, non tirando mai in porta, mentre la Lazio risale e domina. I biancocelesti alzano i giri del motore con le ali, impegnano Falcone con lo scatenato Dia e passano alla mezz'ora. La sblocca Mattéo Guendouzi, che sfrutta l'assist di Basic: spaccata vincente e 1-0. I biancocelesti controllano, i giallorossi non pungono e Di Francesco cambia: dentro Stulic e Banda, fuori Camarda e Berisha per passare al poker offensivo. La mossa rischia di rivelarsi controproducente al 50', quando Tiago Gabriel manda in porta Dia: tutto però è inutile, c'è un fallo dell'ex Salernitana sul difensore e Arena annulla dopo il consulto col Var. La Lazio impegna nuovamente Falcone, che si supera con un doppio miracolo confermandosi come Mvp del match, poi è sfortunata: doppio palo per Guendouzi e Zaccagni. Dia si allarga costantemente, Isaksen non trova la porta e i biancocelesti calano nel finale, quando il Lecce alza la pressione. I salentini si rendono pericolosi con Pierotti e Tiago Gabriel, poi il match si innervosisce e si incattivisce. Questa situazione favorisce la Lazio, che controlla alla perfezione il match nei sette minuti di recupero e porta a casa tre punti d'oro, trovando anche il raddoppio. Merito di Provedel, che pesca Noslin in profondità: l'ex Verona è fresco e buca Falcone per il 2-0, dopo l'iniziale parata dell'estremo difensore. I biancocelesti salgono a quota 18 punti, a -2 dalla Juventus, ma Sarri non sorride: Cataldi e Gila vanno ko per infortunio. Si ferma a quota 10 il Lecce, che resta a +10 sulla terzultima.
LE PAGELLE
Guendouzi 7 - Domina a centrocampo, con quel giallo nel finale come unica sbavatura. Meritatissima la rete, crede a quel pallone filtrante di Basic e si tuffa in spaccata. Un gol che vale tre punti.
Basic 7 - La sua trasformazione in leader della mediana della Lazio è completa. Non sbaglia un pallone, serve l'assist per il gol-vittoria e strappa applausi a scena aperta. E pensare che qualche mese fa era fuori rosa...
Falcone 7.5 - Il Lecce esce sconfitto, ma il portiere chiude da Mvp. Uno scenario che si ripete spesso con quello che, per rendimento, è uno dei migliori estremi difensori della Serie A. Salva i suoi nel primo tempo, tiene aperta la gara con due miracoli nella ripresa. Meriterebbe una big.
Tete Morente 5.5 - Sulla corsia non punge e allora Di Francesco cambia tutto, accentrandolo al fianco di Stulic in un 4-2-3-1 che si tramuta offensivamente in un 4-2-4. Continua ad allargarsi e non supporta la punta, il tecnico si infuria e lo cambia.
Camarda 5 - Proprio non ci siamo. Il Lecce combina poco o nulla nel primo tempo, ma l'ex milanista non lo aiuta coi suoi movimenti. Corre spesso a vuoto e fatica terribilmente a trovare la posizione, inevitabile il cambio.
IL TABELLINO
LAZIO-LECCE 2-0
LAZIO (4-3-3) - Provedel 6; Marusic 6, Gila 6.5 (42' st Patric sv), Romagnoli 6.5, Pellegrini 6 (29' st Lazzari 6); Guendouzi 7, Cataldi 6 (1' st Vecino 6), Basic 7; Isaksen 6.5 (37' st Pedro sv), Dia 6 (42' st Noslin 6.5), Zaccagni 6.
A disposizione: Mandas, Furlanetto, Nuno Tavares, Belahyane, Hysaj, Provstgaard. All. Sarri.
LECCE (4-2-3-1) - Falcone 7.5; Danilo Veiga 6, Gaspar 5.5, Tiago Gabriel 5.5, Gallo 5.5; Coulibaly 6 (30' st Kaba 6), Ramadani 5.5; Tete Morente 5.5 (30' st N'Dri 5.5), Berisha 5.5 (1' st Banda 5.5), Sottil 5.5 (19' st Pierotti 6.5); Camarda 5 (1' st Stulic 6).
A disposizione: Früchtl, Samooja, Ndaba, Siebert, Alex Sala, Pérez, Helgason, Kouassi, Kovac, Maleh. All. Di Francesco.
Arbitro: Arena.
Marcatori: 29' Guendouzi (Laz), 50' st Noslin (Laz).
Ammoniti: Guendouzi (Laz), N'Dri (Lec)
LE STATISTICHE
- La Lazio ha mantenuto la porta inviolata in tre match casalinghi di fila nel torneo per la prima volta dall'ottobre-dicembre 2023, mentre l'ultima volta che aveva ottenuto almeno tre successi interni di fila con annesso clean sheet risaliva al periodo tra settembre e ottobre 2015.
- La Lazio è la squadra che più volte ha mantenuto la porta inviolata in questo campionato (sette); inoltre i biancocelesti hanno collezionato almeno sette clean sheet nelle prime 12 gare stagionali di Serie A per la sesta volta nella loro storia, la più recente nel 2022/23.
- Mattéo Guendouzi ha segnato un gol contro il Lecce e fornito un assist nella precedente gara casalinga di Serie A, prendendo parte ad almeno una rete in due partite in casa di fila in Serie A per la prima volta.
- Mattéo Guendouzi ha già trovato due gol in questo campionato e non ha mai fatto meglio in una singola stagione di Serie A.
- Per la prima volta in questo campionato Wladimiro Falcone ha effettuato almeno sei parate in una singola partita, la precedente era stata a maggio proprio contro la Lazio.
- Il Lecce non ha segnato in quattro delle ultime sei partite di Serie A, tante volte quante nelle precedenti 14.
- Tijjani Noslin è tornato a segnare in Serie A a più di un anno di distanza dall’ultimo gol, del 27/10/2024 contro il Genoa.
- Era da febbraio scorso contro il Monza che la Lazio non riusciva a effettuare almeno 10 conclusioni senza concederne nemmeno una in un primo tempo di Serie A.
- Boulaye Dia ha raggiunto oggi le 200 presenze nei cinque maggiori campionati europei.