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La frenata del Napoli, fermato sul 2-2 al Maradona dal Genoa, infiamma gli ultimi 180 minuti in chiave scudetto. L’Inter rosicchia due punti e si porta a -1 ma il minimo vantaggio lascia comunque la squadra di Conte padrona del proprio destino: se vince a Parma e in casa con il Cagliari si cucirà sulle maglie il quarto scudetto della sua storia. Onore al merito comunque al Genoa che ha giocato bene e meritato il pareggio. Certo quella di ieri è stata una domenica particolare, che ci ha fatto capire – se ancora ce ne fosse bisogno – il gap del nostro calcio da quello, ad esempio, della Liga. Scanalare da Barcellona-Real Madrid a Torino-Inter è stata una bella botta: da una parte lo Spettacolo con la esse maiuscola, dall’altra le miserie della nostra Serie A… Consoliamoci pensando che a Monaco di Baviera, sabato 31 maggio, ci sarà una squadra italiana (l’Inter) e non il Barcellona delle giovani stelle… La 36esima giornata di campionato oltre a rimandare il verdetto scudetto lascia grande incertezza soprattutto in zona Europa e zona salvezza. Atalanta-Roma e Venezia-Fiorentina, i posticipi del lunedì, chiariranno il fixing delle favorite nelle rispettive contese.
COOPERATIVA – La vittoria nerazzurra a Torino saluta il 19esimo marcatore dell’Inter in campionato: Nicola Zalewski. Addirittura, comprese le coppe, siamo a quota 21 calciatori andati a segno in stagione. Una vera e propria cooperativa del gol quella di Simone Inzaghi che ci regala i seguenti numeri: Lautaro Martinez 22 reti, Thuram 18, Calhanoglu 11 e Dumfries 10. E poi a seguire Arnautovic e Frattesi 7, Dimarco 4, Asllani, Barella, Carlos Augusto, Darmian e Taremi 3, Bisseck, De Vrij e Zielinski 2, Acerbi, Bastoni, Correa, Mkhitaryan, Pavard e Zalewski 1. In pratica, della rosa della prima squadra hanno segnato tutti. Un bel record che certifica anche le azzeccate (anche se spesso criticate) turnazioni dell’allenatore nerazzurro.
TRADIZIONE – A proposito di marcatori, Lukaku e Raspadori hanno confermato la loro tradizione “golifera” contro il Grifone. Per l’attaccante belga si è trattato dell’ottavo gol segnato al Genoa (6 con l’Inter e uno con Roma e Napoli) la squadra da lui più perforata in Serie A. Così come Raspadori ha il suo record di realizzazioni di squadra proprio contro il Genoa (5 reti: 3 con la maglia del Sassuolo e 2 del Napoli).
TRANCE – La trance agonistica del dopo partita gioca ancora un brutto scherzo ad Antonio Conte, uno che raramente riconosce i meriti degli avversari. “Hanno fatto due tiri in tutta la partita e ci hanno fatto due gol”, ha detto riferito al Genoa. Dimenticando la traversa colpita di testa al 30’ da Pinamonti, la migliore occasione del match a parte i quattro gol…
TABU’ – Non è dato sapere se Igor Tudor rimarrà la prossima stagione alla guida della Juventus. I rumors tendono ad escluderlo. Il suo bilancio di 12 punti sui 21 disponibili (con tre vittorie, tre pareggi e una sconfitta) è di 1,71 punti a partita, leggermente inferiore a quello di Thiago Motta (52 punti in 29 gare, media di 1,79). La curiosità riguarda il digiuno di vittorie in trasferta dell’allenatore croato che da quando siede sulla panchina bianconera lontano dallo Stadium ha pareggiato 1-1 all’Olimpico contro la Roma, perso a Parma e pareggiato 1-1 a Bologna e all’Olimpico contro la Lazio. Un vero e proprio tabù che una Juve alla ricerca della qualificazione in Champions a questo punto proverà a infrangere a Venezia nell’ultimo turno di campionato.
ORGOGLIO – Da tempo retrocesso, il Monza cerca almeno di chiudere con dignità il suo campionato. Il successo a Udine dopo quasi quattro mesi di digiuno è lì a dimostrarlo. Caprari e Keita Balde firmano la terza vittoria stagionale, seconda fuori casa. Curioso che anche le precedenti siano state ottenute contro squadre di centro classifica: 3-0 a Verona il 21 ottobre 2024, 2-1 contro la Fiorentina il 13 gennaio. I tre punti mancavano a Nesta dal trionfo al Bentegodi di quasi sette mesi fa…