VERONA-NAPOLI 3-1

Serie A, Verona-Napoli 3-1: Juric mette nei guai Gattuso 

Vantaggio-lampo di Lozano, poi la squadra di Gattuso incappa in un pomeriggio disastroso e perde completamente il controllo della gara

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Secondo tremendo colpo in quattro giorni per il Napoli. Dopo la sconfitta in Supercoppa, ecco la disfatta di Verona. In vantaggio dopo pochi secondi con Lozano, gli azzurri sono poi crollati clamorosamente, raggiunti prima dal gol di Dimarco e schiantati sul piano fisico e anche su quello tattico dai padroni di casa, a segno con l'onnipresente Barak e poi con Zaccagni, fino a quel momento quasi assente dal gioco. 

LA PARTITA

Tra sbagliare tutto e azzeccare tutto solo aparemtemente può esserci una differenza di pochi secondi, 10 in questo caso. Gattuso aveva un dubbio: mantenere lo schema delle ultime gare oppure cambiare assetto rispetto al solito 4-2-3-1. Ha scelto la prima soluzione. Juric sull'altra panchina era indeciso tra lasciare Dimarco nella sua tradizionale posizione da esterno oppure adattarlo da centrale. Ha scelto il piano B. Peggio per lui perché la prima azione della partita ha dato il vantaggio al Napoli: lancio lungo di Demme, svirgolata presuntuosa di Dimarco, palla a Lozano per una conclusione facile facile e partita indirizzata subito. Botta tremenda per i padroni di casa, che impiegano almeno dieci minuti per uscire da un assoluto torpore mentale, quei dieci minuti che separano il gol azzurro dalla prima timida iniziativa veronese, assist di Barak per Kalinic e chiusura puntuale di Maksimovic, a sua volta appena ripresosi da una botta in testa. 

La squadra di calcio, come l'essere umano, si adatta facilmente alle comodità. Al Napoli non sembra vero essere avanti con questa facilità. Così si comporta esattamente al contrario da come vorrebbe Gattuso. Sbaglia un'occasione per un miracolo di Silvestri su botta ravvicinata di Demme, poi inizia a lasciare spazio agli avversari. In mezzo al campo Ilic e Tameze iniziano a far valere la loro fisicità aiutati da Barak che sembra tornato quello che stupiva tutti con la maglia dell'Udinese. Crescono tanto i padroni di casa, prendono possesso della metà campo azzurra, non approfittano di un regalo di Maksimovic (Zaccagni gli ruba palla ma poi serve un assist per nessuno) ma poi pareggiano. Un gol tutto firmato Dimarco, schiumante rabbia per l'errore sul gol di Lozano. In questa circostanza fa quello che sa fare: parte in progressione, cambia gioco e va in area a raccogliere il cross di Faraoni battendo Meret con un tiro al volo. Partita raddrizzata, quantitativamente e qualitativamente. E per legittimare il vantaggio, gli uomini di Juric vanno anche vicini al vantaggio con Lazovic che tira al volo addosso a Meret. La botta del pareggio fa male al Napoli che fatica a riorganizzarsi, ma che punzecchia il Verona tutte le volte che pratica nel modo giusto l'arte del pressing. Peccato solo che la linea difensiva commetta leggerezze in serie. Prima della fine del primo tempo c'è anche un'occasione per Lozano, tiro alto su lancio lunghissimo di Koulibaly. Un po' poco per tentare di riaffermare la superiorità della squadra azzurra, almeno tecnica. 

Sembrava aver azzeccato tutto Gattuso all'inizio della partita. Ma poi lo svolgimento del tema ha ampiamente smentito questa impressione. E il secondo tempo parte nel peggiore dei modi per gli azzurri, che si esibiscono in un quarto d'ora di sterile tikitaka che li tiene solamente lontani dalla porta avversaria. Juric e Silvestri ringraziano, il Verona riparte e fa male. Gattuso prova a dare una scossa alla squadra con un cambio coraggioso: toglie Insigne, spento e sempre lontano dalla porta avversaria, mette dentro Mertens ma giusto in tempo per vedere il Verona passare in vantaggio. Zaccagni, fino a questo momento non pervenuto, regala un assist al bacio per Barak, altrettanto al bacio l'inserimento del centrocampista e la conclusione in fondo alla rete. Botta terrificante dalla quale Gattuso prova a riprendersi mettendo dentro Politano e Osimhen per Petagna e Demme. Tutti all'attacco, con l'interdizione tutta sulle spalle di Bakayoko. 

Dopo quell'inizio così promettente, le cose hanno iniziato ad andare peggio e poi sono ulteriormente precipitate. Non servono a niente i cambi, non ci sono reazioni, Osimhen non sembra ancora pronto, Mertens ha sulla coscienza poi il gol del 3-1 del Verona: passaggio sbagliato a centrocampo, ripartenza di Zaccagni che poi va a chiudere di testa l'azione per il gol che scrive la parola fine sula partita e su una parte delle ambizioni napoletane. Un disastro su tutta la linea, una disfatta dalla quale si salva parzialmente Lozano e nella quale la proverbiale attenzione dalla fase difensiva di Gattuso sembra una leggenda metropolitana. 

 

LE PAGELLE

Lozano 6,5 - da tempo è chiaro che con Gattuso è rinato totalmente, l'attenzione e il senso di appartenenza adesso sono quelli di un grande giocatore quale il messicano è da sempre. Il gol dopo una manciata di secondi è un segnale chiaro. 

Dimarco 6 - Non è del tutto colpa sua se quello di centrale difensivo non è il suo mestiere. Quasi irrefrenabile quando galoppa sulla fascia, subito incerto e improvvido nella linea arretrata. Non a caso si riabilita dopo l'errore con un gol straordinario, inizia e finisce l'azione come se fosse quasi un trequartista. Tra un errore da 4 e un gol da 8 strappa una sufficienza. 

Insigne 5 - Il 4-2-3-1 lo responsabilizza, forse troppo, perché tende ad allontanarsi molto dalla porta avversaria. Parte con molta voglia, ma poi non riesce mai a decollare. Forse è ancora sotto shock per il rigore sbagliato contro la Juve. 

Demme 6,5 - Non ha la stessa imponenza fisica di Bakayoko, ma la sua efficacia va molto al di là del lancio che porta al gol del vantaggio dopo dieci secondi. E' sempre nel posto giusto, ovviamente al momento giusto, anche quando deve spendere un'ammonizione utile. Il suo difetto è che cala alla distanza 

Silvestri 6,5 - Portiere in grande crescita sotto tutti i punti di vista, ma anche portiere "vecchia scuola" che fa di uno straordinario istinto la sua dote migliore, l'arma con cui riesce a neutralizzare quasi tutto. 

Meret 6 - Lasciato abbastanza solo dai suoi compagni di reparto, trova il modo di guadagnarsi la pagnotta e salvare la baracca. 

Di Lorenzo 5,5 - Non solo è molto meno incisivo del solito nelle sue proiezioni offensive, ma nonostante le recenti esperienze da difensore centrale commette degli errori nelle diagonali che rischiano di costare cari. 

Maksimovic 5 - Partita stranissima la sua, che inizia con una botta in testa e che prosegue con alcuni errori condizionanti per tutto il reparto. 

Koulibaly 5,5 - Fa praticamente il regista, perché dai suoi lanci lunghi nascono alcune iniziative molto pericolose per la difesa avversaria, ma non è altrettanto concreto nelle chiusure difensive che a volte affronta con sufficienza. 

Hysaj 5 - Abbastanza evidente il motivo per cui Gattuso lo utilizza poco, la sintonia tra il terzino e il modo di pensare calcio del'allenatore è qualcosa che sembra proprio non quadrare. 

Barak 7 - Scorazza per il campo con un dinamismo che incanta, come ai tempi del suo arrivo in Italia quando sorprese tutti con la maglia dell'Udinese. 

Ilic 7 - Giocatore in continua crescita che a 20 anni ancora non compiuti tiene la parte centrale del campo con presenza fisica e senso della posizione, praticamente già pronto per una grande squadra. 

Kalinic 5 - Non la becca quasi mai, nonostante la giornata non proprio esaltante della difesa avversaria. 

Zaccagni 6,5 - Galleggia per un'ora quasi intimidito, forse conscio dell'interesse che il Napoli nutre nei suoi confronti. Poi si ricorda di quanto è bravo, costruisce l'assist per il gol di Barak e segna in proprio il gol del 3-1. 

 

IL TABELLINO

VERONA-NAPOLI 3-1

Verona (3-4-2-1): Silvestri 6,5; Dawidowicz 6,5, Gunter 6 (31' st Lovato 6,5), Dimarco 6 (11' st Magnani 6); Faraoni 6, Ilic 7, Tameze 6,5, Lazovic 6,5; Barak 7, Zaccagni 6,5 (38' st Bessa sv); Kalinic 5 (11' st Di Carmine ). All.: Juric 7. A disp.: Berardi, Cetin, Amione, Ruegg, Danzi, Salcedo, Colley, Favilli.

Napoli (4-2-3-1): Meret 6; Di Lorenzo 5,5, Maksimovic 5, Koulibaly 5,5, Hysaj 5; Demme 6,5 (20' st Politano 5,5), Bakayoko 6 (38' st Lobotka sv); Lozano 6,5, Zielinski 5 (38' st Elmas sv), Insigne 5 (15' st Mertens 5); Petagna 5,5 (20' st Osimhen ). All.: Gattuso 5. A disp.: Ospina, Contini, Manolas, Rrahmani, Mario Rui, Ghoulam, Llorente.

Arbitro: Fabbri

Marcatori: 1' pt Lozano (N), 34' st Dimarco (V), 16' st Barak (V), 34' st Zaccagni (V)

Ammoniti: Magnani, Zaccagni, Juric (V), Demme, Di Lorenzo, Koulibaly (N)

Espulsi: -

LE STATISTICHE
Soltanto 3 giocatori vantano almeno 5 gol segnati e 5 assist vincenti in questa Serie A: Henrikh Mkhitaryan (classe 1989), Andrea Belotti (classe 1993), Mattia Zaccagni (classe 1995).
Solo due centrocampisti italiani vantano almeno 5 assist in questo campionato: Barella e Zaccagni. Tra i centrocampisti in generale con almeno 5 passaggi vincenti sono anche i due piú giovani.
Mattia Zaccagni ha preso parte a 5 delle ultime 7 reti del Verona in campionato (2 gol e 3 assist).
Questo é il secondo miglior girone d’andata per il Verona in un campionato di Serie A a 20 squadre nell’era dei 3 punti a vittoria: oggi 30 punti, meglio solo con 32 nel 2013/14.
Il Napoli ha perso 6 partite in questo campionato (18 giocate), le stesse della scorsa stagione a questo punto del torneo.
Era da marzo 2015 che il Verona non batteva il Napoli in un match di Serie A (sei successi degli azzurri negli ultimi sei incroci).
Nelle ultime 38 partite di Serie A solo 3 volte il Napoli ha subito almeno 3 gol nello stesso match: oggi contro il Verona, contro il Milan a novembre e a febbraio 2020 contro il Lecce.
Quattro gol per Barak in questo campionato, il doppio di quelli messi a segno (2) in tutto lo scorso campionato.
Solo 4 difensori hanno almeno 2 gol e 2 assist all'attivo in questa Serie A: Hakimi, Gosens, Hernandez e Dimarco.
Dimarco secondo difensore piú giovane dei top-5 campionati ad aver preso parte ad almeno 5 gol, più anziano solo di Hakimi.
Nessun difensore conta piú assist all'attivo di Faraoni (4) in questa Serie A (sono in 6 a 4).
00:08:95: quello di Lozano é il terzo gol piú veloce nella storia della Serie A (il piú veloce della storia partenopea), dopo quello di Leao contro il Sassuolo a dicembre e quello di Poggi nel 2001 contro la Fiorentina.
Escludendo i gol su calcio di rigore, solamente Ronaldo (11) e Muriel (10) hanno segnato piú reti di Lozano (9) in questa Serie A.
Il Verona é l'unica squadra di questo campionato ad aver subito almeno 2 gol nel primo minuto di gioco (l'altro di Kurtic contro il Parma a ottobre).
L'ultimo giocatore del Napoli a segnare un gol in Serie A nel primo minuto di gioco era stato Cavani nell'ottobre 2011 contro il Catania.

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